Automotrici Ad 01-10
Ad 01 ÷ 10 | |
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Automotrice | |
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Anni di costruzione | 1939-1952 |
Anni di esercizio | 1939-1996 |
Quantità prodotta | 6 + 4 |
Costruttore | MAN/OMS MAN/Reggiane |
Lunghezza | 21.750 mm |
Larghezza | 2.850 mm |
Altezza | 3.370 mm |
Capacità | 16 posti a sedere in I classe, 60 posti a sedere in II classe, 44 posti in piedi |
Scartamento | 1435 mm |
Interperno | 14.930 mm |
Passo dei carrelli | 3.200 mm |
Massa vuoto | 31.000 kg |
Rodiggio | B'2' |
Tipo di trasmissione | Meccanica |
Potenza oraria | 165 kW |
Potenza continuativa | 155 kW |
Velocità massima omologata | 88 |
Alimentazione | Gasolio |
Tipo di motore | Diesel MAN W6 17,5/22 |
Numero di cilindri | 6 |
Dati tratti da:
Marra, op.cit., p. 247 |
Le automotrici del gruppo Ad 01 ÷ 10 (chiamate comunemente automotrici MAN) sono una serie di rotabili automotori per trasporto di viaggiatori a motore termico, a scartamento normale, costruiti per le Ferrovie del Sud Est e per la Ferrovia della Valle Caudina dalle Officine Meccaniche della Stanga tra 1939 e 1940.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le automotrici, costruite dalla Stanga sulla base di un collaudatissimo progetto della tedesca MAN Maschinenfabrik vennero ordinate intorno al 1938 dalle Ferrovie del Sud Est e dalla Ferrovia della Valle Caudina per l'ammodernamento del proprio servizio ferroviario. Tra 1939 e 1940 ne vennero consegnate 6 unità alle FSE che assegnò loro la numerazione Ad 01-06 e poco tempo dopo 4 unità alla FBN; queste ultime tuttavia non fecero molto servizio in quanto a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale vennero seriamente danneggiate. Nel 1946 i 4 relitti vennero acquisiti dalle FSE che ne affidarono la ricostruzione alla Officine Meccaniche Reggiane e alla Stanga che le consegnarono perfettamente ricostruite tra 1952 e 1953; vennero immatricolate come FSE Ad 07-10[1].
Le automotrici, presentate ufficialmente presso la stazione di Martina Franca il 29 aprile 1940[2], prestarono inizialmente servizio sulla linea Bari-Martina-Taranto effettuando treni classificati "celeri" (equivalenti ai "rapidi" delle FS, con tanto di supplemento)[3]. Con il passare del tempo le automotrici furono adibite ai servizi sulle linee del Salento: l'ultima automotrice in servizio, la Ad 06, svolse i suoi ultimi viaggi nel 1996[4].
Delle dieci automotrici MAN ne sono conservate al 2014 due: la Ad 04, preservata per la conservazione, e la Ad 06, ceduta nel 1999 ad un'associazione di Lecce; le altre automotrici sono state demolite nel 2008[5] ad eccezione delle automotrici Ad 08 e Ad 10 (distrutte da due incendi rispettivamente nel 1981 e nel 1992)[6].
Caratteristiche tecniche
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La struttura della cassa è in acciaio saldata elettricamente. Il motore è un diesel a 6 cilindri a 4 tempi a iniezione diretta; la sua cilindrata è di 31.750 cm³ in grado di fornire una potenza massima di 165 kW a 1000 giri/min. La trasmissione è meccanica con due alberi a giunti cardanici tra cambio e assi di un carrello. Il cambio è a 4 marce del tipo sempre in presa ad azionamento pneumatico. Il sistema frenante è quello a ceppi, ad aria compressa, sistema Westinghouse. La velocità massima raggiunta è di 88 km/h. La capacità di posti a sedere è di 16 posti in 1ª classe e di 70 in 2ª classe[7][8].
Successivamente al loro ingresso in servizio, su tre unità fu montato un compressore Brown Boveri, per permettere il traino di una carrozza; tale dispositivo fu eliminato negli anni settanta[9].
Nel 1980 le automotrici furono soggette a revamping: fu sostituito il motore originale con un Breda tipo ID36N6W da 160 kW, fu variato il rapporto al ponte, spostato il serbatoio del gasolio e sostituita la dinamo con un alternatore. Anche la cassa e gli interni furono rinnovati: cambiarono i sedili, l'impianto di illuminazione, i fanali e i finestrini. Fu inoltre cambiata la livrea, adottandone una analoga a quella delle recenti automotrici Ad 31 ÷ 45[10].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Claudio Cerioli,Viaggiare in MAN: quarant'anni di esperienze, in Ferrovie Italmodel 228/1979, pp.26-35.
- ^ Marra, op. cit., pp. 78-79.
- ^ Marra, op. cit., p. 77.
- ^ Marra, op. cit., pp. 246-247.
- ^ Marra, op. cit., p. 241.
- ^ Marra, op. cit., p. 246.
- ^ Claudio Cerioli,Viaggiare in MAN: quarant'anni di esperienze, in Ferrovie Italmodel 228/1979, p.32.
- ^ Marra, op. cit., p. 247, riporta una capacità di 60 posti in seconda classe.
- ^ Marra, op. cit., p. 242.
- ^ Marra, op. cit., pp. 245-246.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Marra, Rotaie a Sud Est. Ferrovie da Bari al Capo di Leuca. Da Bastogi, ai Bombrini, ai nostri giorni., PGM, Bagnacavallo (RA), 2014, ISBN 978-88-909824-0-8.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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