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Alan Smithee

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Un anagramma del suddetto nome a cui n'è stata spesso e volentieri ricondotta l'origine

Alan Smithee (od anche Allen Smithee, Alan Smythee e Adam Smithee) è uno pseudonimo che, grossomodo dal 1968 al 2000, venne adoperato da diversi registi per firmarsi in tutte quelle produzioni cinematografiche hollywoodiane di cui, per svariati motivi, giunsero a disconoscere la paternità.

Il primo film a riportare lo pseudonimo di Smithee nei crediti per la regia fu Ultima notte a Cottonwood (1969). Durante le riprese, infatti, sorsero dei pesanti disaccordi tra il protagonista Richard Widmark ed il regista Robert Totten, tanto che il primo riuscì a far sostituire il secondo in corso d'opera con Don Siegel. Quando il film fu terminato, però, entrambi rifiutarono di farsi accreditare, così la Directors Guild of America si trovò a dover dirimere la questione e pervenne alla conclusione che il film non rappresentava pienamente la visione di nessuno dei due registi. Allora si decise che la pellicola sarebbe stata attribuita al fittizio Al Smith, tuttavia, siccome risultava già un cineasta accreditato con questo nome, si giunse al nome Allen Smithee[1].

Da allora lo pseudonimo venne ampiamente usato in televisione e al cinema. Smithee fu accreditato come regista anche dell'episodio pilota della serie MacGyver, mentre Jud Taylor usò due volte il nome di Smithee, per i film tv Le rose che non colsi (1968) con Burt Reynolds e City in Fear (1980) con David Janssen.

Lo pseudonimo venne anche utilizzato per accreditare la regia del rimontaggio del film Dune (1984), di David Lynch: questa versione, che consta di diverse scene tagliate e d'un finale alternativo, disconosciuta appunto dallo stesso Lynch, divenne ufficialmente nota come versione di Allen Smithee.

A Smithee furono accreditati anche dei videoclip musicali, come quello di I Will Always Love You di Whitney Houston, tratto dalla colonna sonora del film Guardia del corpo e quello di Lose My Breath delle Destiny's Child; addirittura nel 2004, Smithee risultò anche come chitarrista nel cd Happy Summer from William Hung di William Hung.

Lo pseudonimo continuò ad essere usato anche al cinema, come nell'horror Student Bodies (1981) in cui il nome di Smithee sostituiva quello del produttore Michael Ritchie, che preferì non essere accreditato. Il regista Mickey Rose, invece, scelse di farsi accreditare piuttosto che utilizzare uno pseudonimo.

Anche dei fumetti di Daredevil, pubblicati dalla Marvel furono accreditati a Smithee. Successe quando lo sceneggiatore della serie, DG Chichester decise di abbandonarla; essendo obbligato per contratto a fornire cinque ulteriori sceneggiature chiese al redattore capo della casa che le stesse venissero accreditate a Smithee.

Nel 1997, venne girato un film-satira sullo pseudonimo di Smithee con il titolo Hollywood brucia. Tra gli attori figurano i nomi di Sylvester Stallone, Whoopi Goldberg, Jackie Chan e lo sfortunato regista, appunto Alan Smithee (interpretato da Eric Idle), alle prese con il suo disastrato film. Curiosamente il regista di Hollywood brucia, Arthur Hiller, decise di non farsi accreditare e di mettere, invece del suo nome, proprio lo pseudonimo Alan Smithee.

Nel 2016 il regista e sceneggiatore Bepi Vigna, dopo vari contrasti con la produzione, ha utilizzato lo pseudonimo Alan Smethee per firmare il cortometraggio Gli amici di Freddy[2].

Uso dello pseudonimo al cinema

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  1. ^ (EN) Name of Director Smithee Isn't What It Used to Be, su articles.latimes.com, Los Angeles Times. URL consultato il 7 maggio 2014.
  2. ^ Droga, inganni e malavita: a Cagliari anteprima del film 'Gli amici di Freddy' - Sardiniapost.it, su sardiniapost.it, 30 giugno 2016. URL consultato il 3 luglio 2016.
  3. ^ Alan Smithee - IMDb
  4. ^ IMDb - Movies, TV and Celebrities, su IMDb. URL consultato il 5 giugno 2016.

Collegamenti esterni

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