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ABC (notazione musicale)

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Il protocollo informatico ABC è un linguaggio per la scrittura musicale in formato ASCII, inventato da Chris Walshaw. Un brano musicale scritto in ABC può essere riprodotto dagli appositi programmi direttamente dalla partitura che ne risulta.

Struttura del file ABC di un brano musicale

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La scrittura in abc di un brano musicale possiede sempre due sezioni: l’Intestazione (header) ed il Corpo (body).

L’Intestazione (header) contiene i dati principali informativi: i Campi, il cui valore condiziona l'intera scrittura e quindi l'esecuzione del brano musicale, sino all'eventuale cambio di valore posto all'interno della scrittura medesima.

Il Corpo (body) contiene, invece, i dati attinenti agli elementi musicali (note, accidenti, stanghette, e gli altri simboli) particolari scritti in una partitura.

Il Valore di default di nota - il Campo L

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Il formato abc consente, innanzitutto, di impostare il “valore di default di nota” di ciascun brano. Questo valore iniziale (espresso con una frazione) è indicato nella parte di Intestazione del brano (tune header) con il simbolo L: .

Il “valore di default di nota” stabilisce per l'intero file il valore di base della durata di tutte le note scritte nel file medesimo.

Così, se per esempio un brano musicale ha un valore di default di nota pari a 1/8 (Croma), il Campo L: sarà scritto così: L:1/8 , e tutte le note scritte nel testo abc - senza alcuna diversa indicazione mediante simboli aggiuntivi - avranno un valore pari ad 1/8. Esse, pertanto, in tale esempio, saranno tutte delle Crome.

Il Campo L: può essere posto all'interno di brano per indicare un eventuale cambio di valore di default di nota.

Indicazione della chiave di tonalità, del modo e delle scale modali (campo K)

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L'indicazione di chiave è specificata dal Campo K: .

Immediatamente dopo i due punti, successivi al Campo K , deve porsi la lettera corrispondente alla tonalità. Esempio: K:G

Così, ad esempio, la scala di SOL maggiore può essere scritta in abc:

K:G

GABcdefg (o sol la si do re mi fa )

e la scala di SOL minore in questo modo:

K:Gm

GABcdefg

Le chiavi della modalità maggiore sono presunte; ma possono essere espresse attraverso il simbolo maj . Esempio: K:Gmaj .

Le chiavi in minore sono sempre espresse attraverso il simbolo m o min . Esempio: K:Gm oppure K:Gmin .

Nell'indicazione di chiave il diesis è scritto con il carattere # e il bemolle con la lettera b . Esempio:

Scala di SI bemolle: K:Bb

Scala di DO diesis: K:C#

Ulteriori indicazioni di chiave possono inoltre essere espresse da accidenti globali, come ad esempio: K:A =C . In questo caso si avrà una partitura in chiave di La maggiore con il DO all'interno della partitura sempre naturale, o - detto in altro modo - in chiave di FA# maggiore con il SOL sempre diesis.

Il Campo K: può essere posto all'interno di brano per indicare un eventuale cambio di chiave.

Riepilogo esemplificativo:

Una scala di SOL maggiore con valore di default di nota pari ad 1/8 (croma) sarà scritta:

L:1/8

K:G

GABcdefgfedcBAG

Le scale modali (Lidia, Ionica, Misolidia, Dorica, Eolica, Frigia e Locria) possono essere specificate attraverso l'indicazione dell'intero nome oppure delle prime tre lettere del Modo. Lo spazio ed il maiuscolo sono opzionali:

K: G mix

K:Gmix

K: G mixolydian

K:Gmixolydian

e

K: G miXoLYdiAn

sono tutti corretti.

Il tempo di suddivisione della misura ed il ritmo (campi M e R)

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L'indicazione del Tempo di suddivisione della misura, o metro, come il valore di default di nota, è rappresentato con le frazioni nel simbolo M:, esempio: M:6/8, M:3/4, ecc.

Il Tempo comune in 4/4 è indicato con una C , ed il tempo tagliato con C| .

Il protocollo abc inoltre prevede un Campo per il ritmo, rappresentato con il simbolo R: . Esso viene usato per catalogare e classificare le collezioni di brani in formato abc. Il testo che segue il Campo R: è libero (sebbene ci siano inserimenti ‘standard’, per esempio R:walz, R:jig, R:schottische).

Il Campo M: può essere posto anche all'interno di un brano per indicare un eventuale cambio di suddivisione della misura (metro).

Pertanto, un testo in abc di un brano in scala di SOL maggiore, tempo 6/8, ritmo "jig" e con valore di default di nota pari a 1/8 (croma), sarà così scritto:

M:6/8

L:1/8

R:jig

K:G

G A B c d e f g f e d c B A G

Il Tempo metronomico (campo Q)

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Il Tempo metronomico viene espresso con il Campo Q: ; ed indica la velocità di esecuzione del brano. Esempio: Q:120 .

In questo caso il Campo Q: indica che il tempo di esecuzione è pari a 120 note di valore di default di nota per minuto.

Si può anche usare l'indicazione Q:1/8 = 120 per specificare che il brano procede con una velocità di 120 di nota da 1/8 per minuto, senza voler considerare il valore di default di nota.

Il Campo Q: può essere posto all'interno di brano per indicare un eventuale cambio di velocità.

Cambio dei valori di alcuni Campi all'interno di un brano

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Come già visto, i Campi 'cambio di tonalità in SOL minore si porrà ‘sotto’:

K:G

GABcdefg

K:Gm

gfedcBAG

Ad ogni modo la maggior parte dei programmi consentono di utilizzare le parentesi quadre [ ] all'interno delle quali va posto il cambio di Campi.

Esempio:

K:G

GABcdefg [K:Gm] gfedcBAG .

Se si desidera cambiare due Campi alla volta, si può scrivere entrambi uno sotto l'altro, così:

K:G

GABcdefg |

M:6/8

K:Gm

gfe dcB | AGB FED |

oppure scrivere entrambi sulla medesima riga, in questo modo:

K:G

GABcdefg |

M:6/8 K:Gm

gfe dcB | AGB FED |

oppure ancora porre ambedue all'interno delle parentesi quadre nel mezzo della linea, così:

K:G

GABcdefg | [M:6/8 K:Gm] gfe dcB | AGB FED |

Indicazione del titolo e dell'indice (campi T e X)

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Il Titolo di un brano è indicato dal Campo T: .

Esempio:

T:Polca fiorata

Un brano può avere più di un titolo. In questo caso basta aggiungere un secondo, un terzo, ecc. Campo T: (ciascuno con una nuova linea di dati) ed inserirvi il titolo o i titoli alternativi.

Un altro Campo da considerare è quello dell'Indice: X: .

Molti programmi fanno uso del Campo X: per indicare l'inizio e la fine di un brano. Così se c'è un brano in un file, e una linea vuota, seguita da un Campo X: , esso delimita un brano dal successivo. È perciò opportuno includere sempre il Campo X: nell'Intestazione della scrittura abc.

Il Campo X: è posto sulla prima linea della notazione abc, ed è espresso così:

X:<numero>

È opportuno (sebbene non assolutamente essenziale) che il numero del Campo X: sia progressivo. Così, per esempio, il primo brano in un file avrà il Campo X: pari ad 1 ( X:1 ), il secondo sarà X:2, ecc.

Altri campi (opzionali): compositore, provenienza, origine, annotazioni, etc.

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Il compositore di un brano è indicato nel Campo C: , esempio: C:Mario Rossi .

La provenienza di un brano è indicata nel Campo S: , esempio: S:Ugo Bianchi, al Festival rock - febbraio 2006 .

L'origine geografica è indicata nel Campo O: , esempio: O:Appennino .

Le annotazioni di testo su un brano sono inserite nel Campo N: , esempio: N:Questo brano presenta la particolarità... .

Il Campo N: può essere ripartito attraverso diverse linee usando molteplici Campi N: .

L'identità del trascrittore o i dati della trascrizione sono presenti nel Campo Z: , esempio: Z:Franco Verdi 7/12/2008

Altri Campi utilizzati sono:

W: per le parole del canto del brano musicale

B: per la bibliografia, etc.).

Parole del canto (campo W)

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Il Campo W: nell'intestazione può essere usato più volte a seconda delle necessità per indicare tutte le parole di una canzone come un blocco di testo. Esempio:

W:Come vorrei che tu fossi qui.

W:Torna da me per sempre.

W:Tu sei come il sole per me.

(ecc. etc.)

Le singole parole del canto saranno mostrate nella partitura al di sotto delle note del brano, se il programma che si utilizza riproduce la notazione classica occidentale.

Ulteriori considerazioni sui campi

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Come si è detto all'inizio, l'intestazione (header) contiene i vari campi informativi principali (indice, titolo, ritmo, chiave di tonalità, metro, ecc.).

Da ricordare che:

Il primo Campo è sempre quello X: .

Ogni Campo nell’intestazione è scritto su una propria linea a sé stante.

L’ultimo Campo nell’intestazione, immediatamente prima della notazione della melodia, è sempre quello K: .

I Campi dell'indice X: , del titolo T: , del metro M: , del valore di default di nota L: , e della chiave di tonalità K: sono obbligatori; tutti gli altri sono opzionali.

I Campi di solito sono scritti nel seguente ordine:

X:

T:

M:

L:

[quindi si scrivono i Campi opzionali che si intendono inserire]

[ed in ultimo:]

K:

Come già detto in precedenza, immediatamente dopo il Campo K: sulla successiva linea cominciano i dati relativi al corpo (body) del testo abc, ossia l'indicazione delle note e degli altri elementi della notazione musicale che appartengono al brano.

Se nel file formato abc sono rappresentati più brani musicali, essi saranno separati fra loro da una linea vuota, posta immediatamente dopo la fine di ciascun brano. In tal caso l'inizio del successivo brano è indicato ovviamente dal relativo nuovo Campo X: .

Non devono essere presenti linee vuote all'interno della scrittura di un brano.

Le note vengono scritte con la notazione anglosassone. Il DO immediatamente al di sotto del pentagramma (Do centrale) è rappresentato con la lettera C - il RE immediatamente sopra il DO centrale con la lettera D - il MI al di sopra con la lettera E e così via sino al termine della scala musicale.

Iniziando, dunque, dal DO centrale le note nell'ottava sono espresse con le seguenti lettere: C D E F G A B.

Le note successive alla predetta scala sono indicate in minuscolo, esempio: c . Pertanto, le note delle due ottave dal DO centrale sino al SI della successiva ottava (al di sopra del pentagramma con un taglio in gola), saranno scritte così: C D E F G A B c d e f g a b .

L'ulteriore ottava superiore viene rappresentata da un apostrofo posto immediatamente dopo il nome della nota; esempio: c’ .

Volendo rappresentare, così, le tre scale, si avrà: C D E F G A B c d e f g a b c' d' e' f' g' a' b’.

Diversamente, le note dell'ottava inferiore al DO centrale sono indicate ponendo una virgola subito dopo il nome della nota. Così, per esempio, il SI immediatamente al di sotto del DO centrale: B, .

Le quattro ottave indicate nelle precedenti spiegazioni verranno in abc così scritte:

C, D, E, F, G, A, B, C D E F G A B c d e f g a b c' d' è f' g' a' b'

Ovviamente, la gamma delle scale può essere estesa ulteriormente aggiungendo più virgole o apostrofi (a seconda se si scende o se si sale). Esempio: C,, c" ecc.

Durata delle note diversa da quella di default

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Se la nota che si sta scrivendo è metà della durata del valore di default di nota, essa viene indicata con il simbolo di slash in avanti posto immediatamente dopo essa: C/.

Questa può essere scritta anche in quest'altro modo: C/2 .

Se la nota è, invece, pari ad un quarto del valore di default di nota, viene rappresentata così: C/4 .

Se essa è pari ad un ottavo del valore di default di nota, è scritta in quest'altro modo: C/8 .

Altre frazioni (/3, /5, /7, /16 etc.) sono ugualmente consentite.

Se la nota, che si sta scrivendo, è doppia rispetto al valore di default di nota, sarà scritta così: C2 .

Se la nota è, invece, quadrupla rispetto al valore di default di nota, si scriverà così: C4 .

Altri valori multipli (3, 5, 7, 8 etc.) sono ugualmente consentiti.

ATTENZIONE: il valore della durata di ogni singola nota deve essere sempre calcolata sulla base del "valore di default di nota" impostato nell'intestazione del brano per mezzo del Campo L: .

Per ottenere la rappresentazione di una nota puntata si usano i caratteri > e < .

Il segno > viene posto immediatamente dopo la nota puntata. Esso produce l'effetto di “puntare” la nota che lo precede, e quindi di allungarla della metà del proprio valore; e contemporaneamente di accorciare la nota, che segue immediatamente la nota puntata, della metà del proprio valore.

Il segno < viene posto immediatamente prima della nota puntata. Esso produce l'effetto di “puntare” la nota che lo segue, e quindi allungarla della metà del proprio valore, e contemporaneamente di accorciare la nota, che precede immediatamente la nota puntata, della metà del proprio valore.

Esempio:

L:1/8

D>EF<G

Le Pause sono indicate con la sola lettera z minuscola. La lunghezza delle pause si ottiene esattamente come per la lunghezza delle note; ad esempio: z4, ecc.

Alterazioni delle note: diesis, bemolle e bequadro

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Per alterare una nota di un semitono sopra (diesis), si fa precedere la stessa con il simbolo ^ . Esempio: ^c .

Per abbassare una nota di mezzotono (bemolle), la si fa precedere con un trattino in basso _ . Esempio: _B .

Il doppio diesis è reso con ^^ ed il doppio bemolle con due trattini in basso: __ .

Per ottenere la nota naturale (bequadro), la si fa precedere con il segno = . Esempio: =c .

La scala, ad esempio, di SOL maggiore sarà così scritta:

G A B c d e^ f g

e la scala di SOL minore sarà così scritta:

G A_ B c d_ e f g

Stanghette e spazi

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Le stanghette che definiscono una misura da un'altra sono indicate con il simbolo di lineetta | .

Esempio:

L:1/4

GABc|defg

Una doppia barra è scritta così || , ed anche usando una lineetta ed una parentesi quadra |] ed anche [| .

Per rendere la notazione sempre molto leggibile, si possono inserire degli spazi per separare gruppi di note:

Esempio:

L:1/8

GAB cde|fgf edc|BAG

Gli spazi sono anche utilizzati all'interno della melodia, e da vari programmi che convertono il formato Abc nella notazione classica, al fine di raggruppare le note. La spaziatura della notazione in Abc tende a rispecchiare i raggruppamenti di note che saranno utilizzati nella notazione classica. Gli spazi possono anche essere inseriti all'inizio e/o alla fine delle stanghette per rendere la scrittura in Abc più leggibile.

Le Ripetizioni sono specificate con il simbolo dei due punti : . L'inizio di una sezione ripetuta del brano è scritta con |: e la fine di una sezione ripetuta con :| .

Dove la fine di una sezione ripetuta e l'inizio di una successiva sezione ripetuta coincidono, si usa: :||: . Per questo caso è tecnicamente corretto anche usare i due simboli senza lineetta verticale in mezzo: ::

Ripetizioni numerate ed alternate sono indicate con [1 e [2 (etc.). Dove l'inizio di una sezione coincide con una stanghetta, il simbolo [ può essere anche omesso.

Esempio:

DE FF |[1 GA Bc:|[2 GA BG ||

può essere anche scritto così

DE FF |1 GA Bc:|2 GA BG ||

Tenere conto che non può esserci uno spazio vuoto tra il carattere di lineetta o di parentesi quadra ed il numero. Ad esempio: [1 e |1 sono accettabili, mentre [ 1 e | 1 non lo sono.

Esempio riepilogativo

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Di seguito un esempio di una scrittura in abc di un brano musicale con le istruzioni sino ad ora spiegate:

X:1

T:Brano di esempio riepilogativo

M:4/4

L:1/8

N:Ultima versione

Z:Mario Rossi 3/8/2001

K:G

GABc dedB | dedB dedB | c2ec B2dB | A2A2 A2 BA|

GABc dedB | dedB dedB | c2ec B2dB | A2A2 G4::

g2g2 g4 | g2fe dBGB | c2ec B2dB | A2A2 A4 |

g2g2 g4 | g2fe dBGB | c2ec B2dB | A2A2 G4:|

Abbellimenti e note di passaggio

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Il simbolo generale per un abbellimento è la tilde ~ .

Il simbolo è posto prima della nota che deve ricevere l'abbellimento. Così:

~G2 .

La tilde è solitamente interpretata come un "Gruppetto".

Per la scrittura di particolari note di passaggio si racchiudono le note all'interno di parentesi graffe { }. Così:

{GAGDG}G2

Le note nelle parentesi graffe non posseggono un valore di tempo stabilito, pertanto la loro durata non può essere modificata usando i soliti simboli, ossia {G2AG2D}, {GA/G/D/G} , o {GA>GD<G}. L'altezza delle note è indicata nel modo consueto, ossia con i caratteri per modificare l'ottava , e ' .

Legature di valore e di portamento

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Il segno meno - serve per legare due note uguali (legatura di valore), mentre le parentesi tonde () uniscono due o più note diverse (legatura di portamento, ossia l'effetto legato).

Il segno meno - , utilizzato per legare insieme due note, può essere applicato sia all'interno di una misura che tra diverse misure. Esempio:

|DEF-FGA|

e

|DEF-|FGA|

sono entrambi corretti.

Il segno meno di legatura deve essere posto immediatamente dopo una nota, ma può essere seguito da uno spazio.

Per legare un gruppo di note o per unirle come una frase, si usano le parentesi tonde ( ) inglobando al loro interno le note raggruppate, ossia:

(DEF|GAB)

Possono essere inseriti degli spazi nelle legature, al fine di migliorare la leggibilità del file. Ad ogni modo, le prime e le ultime note, (inclusi alcuni segni di altezza e/o di durata delle note) devono essere poste senza spazio vicino alle rispettive parentesi tonde. Così:

(^G A B/c/|E4 D4)

è la forma corretta,

mentre ( ^G A B/c/|E4 D4) è del tutto errata.

Inoltre, è possibile inserire le legature l'una nell'altra, tale che un passaggio musicale, che finisce con una nota legata, può essere rappresentata sia in questo modo:

(D E F (G | G4))

che in quest'altro:

(D E F G-| G4)

Terzine, quartine, e altri gruppi irregolari di note

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L'istruzione di base delle duine, terzine, quartine, ecc. è semplice: una parentesi tonda aperta, il numero, e le note del gruppo irregolare:

Duina: (2GA

Terzina: (3GAB

Quartina: (4GABA

e così via, fino a

(9GABcdcBAG

Notare che NON ci sono spazi nel gruppo irregolare.

I valori dei particolari gruppi irregolari nella specifica abc saranno:

(2 → 2 note nel tempo di 3

(3 → 3 note nel tempo di 2

(4 → 4 note nel tempo di 3

(5 → 5 note nel tempo di n

(6 → 6 note nel tempo di 2

(7 → 7 note nel tempo di n

(8 → 8 note nel tempo di 3

(9 → 9 note nel tempo di n

laddove:

n è pari a 3 nei tempi composti (3/8, 6/8, 9/8, etc), ed a 2 nei tempi semplici (C, 4/4, 3/4, 2/4, etc.).

Per scrivere in modo più complicato le parti ritmiche irregolari, l'abc consente di usare la formula:

(p:q:r

laddove:

p = il numero di note che devono essere inserite nel tempo q

q = il tempo nel quale p note saranno eseguite

r = il numero di note per il quale si farà l'azione.

Se q non è specificato, esso risulterà 3 nei tempi composti e 2 in quelli semplici. Se r non è specificato, esso risulterà essere uguale a p.

Si utilizza questa formula soprattutto quando nella scrittura vi sono note di diversa durata all'interno di un gruppo irregolare. Esempio:

(3:2:2G4c2

o

(3:2:4G2A2Bc

e chiarisce esattamente cosa fa in situazioni come

(3D2E2F2 (con istruzione di base)

che poi è la stessa cosa di

(3:2:3D2E2F2 (con la formula).

Accordi e unisoni

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Gli accordi all'interno di un brano sono rappresentate abc mediante l'inserimento delle note in parentesi quadre [ ] . Non debbono essere presenti spazi nell'accordo. Possono essere inseriti, se necessari, i simboli per la modifica dell'altezza e della durata delle note.

Le note dell'accordo si scrivono in ordine ascendente. Esempio:

[Acea]

Gli accordi possono essere organizzati in gruppi di note usando gli spazi nella medesima maniera delle note singole; e cioè:

[GB][Ac] [B2d2] | [Bd][Ac] [G2B2]

Qualora nell'accordo vi siano due note alla medesima altezza, si avrà l'unisono. Il protocollo abc prevede la scrittura dell'unisono semplicemente in questo modo:

[AA]

e sarà mostrato dai programmi come una nota con due gambi, sia superiore che inferiore.

Accordi della chitarra

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Gli accordi per strumenti di accompagnamento, come la chitarra, possono essere rappresentati in abc all'interno di due caratteri delle virgolette:

" "

Esempio: "Dm7"

L'accordo deve apparire prima della prima nota della parte del brano alla quale l'accordo si applica; ossia ad esempio:

"G"GB d2 | "D"DF A2

Gli accordi hanno il seguente modulo:

note accidental type / bass

laddove:

note → da A a G

accidental# o b

typem, min, maj, sus, dim, +, 7, 9, 11, #5, ecc. ecc.

/ bassnota di basso

I dati accidental, type, e / bass sono tutti opzionali.

Può capitare di adoperare file che usano uno stile di scrittura più vecchio in abc degli accordi per chitarra. In questo caso la scrittura dell'accordo è posta all'interno di due segni più. Esempio: +Gm+

Le versioni più recenti di abc, però, usano le virgolette: "Gm" .

Segni per l'archetto del violino

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I segni di archetto-in-su e di archetto-in-giù per i violinisti possono essere indicati con le lettere u (Archetto-in-su) e v (Archetto-in-giù). Esempio:

v_Au=Bv^c

Lo staccato si ottiene ponendo un punto . prima della nota interessata. Esempio:

.A

altro esempio

.G.A._B.c.d2.e.d.^c

Le parti di un brano

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Le parti di un brano, per esempio: l'introduzione, parte A, parte B, etc., sono indicate nel Campo P: per indicare in quale ordine esse saranno eseguite. Esempio:

P:AABCBD

Il Corpo del file del brano conterrà, quindi, opportuni marcatori di riferimento all'inizio di ciascuna parte. Esempio:

P:A

L'indicazione delle parti nell'Intestazione (header) del file, che mostra l'ordine di esecuzione delle varie parti, può essere abbreviata con delle parentesi tonde. Per esempio la scrittura:

AABBAABB

può essere riscritta anche così:

2(2A2B)

e si possono inserire dei punti al fine di migliorarne la leggibilità:

2(2A2B).3(CD).2(2A2B).CD

Commenti in un file abc

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Per inserire commenti, annotazioni, aneddoti, notizie riguardanti il Diritto d'Autore, ecc. nel file abc (in alternativa ai Campi N: e H:), si può usare il simbolo di percentuale: % . Esempio:

%Questo file è stato realizzato...

un segno % all'inizio, oppure nel mezzo di una linea determinerà sempre che tutto ciò che è scritto alla destra del simbolo % sarà considerato come un commento da parte dei programmi.

Da notare che eventuali messaggi di software sono spesso indicati utilizzando due simboli di percentuali: %%.

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Collegamenti esterni

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