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Menofanto

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Afrodite di Menofanto, nel Museo Nazionale Romano, sede di Palazzo Massimo alle Terme

Menofanto (in greco antico Μηνόϕαντος) (fl. I secolo a.C.-I secolo) è stato uno scultore greco antico, attivo a Roma tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C..

Lo scultore è noto solo per aver firmato con il suo nome una statua del tipo della Afrodite pudica, simile alla Venere capitolina.

L'iscrizione, in lingua e caratteri greci ("ἀπὸ τῆc / ἐν Τρῳάδι / Ἀφροδίτηc / Μηνόφαντοc / ἐποίει"", trascritta "Apo tes / en troadi / Afrodites / Menofantos / epoiei")[1], riferisce inoltre che si tratta di una copia da un originale di Alessandria Troade, probabilmente dell'inizio dell'epoca ellenistica (fine del IV - inizi del III secolo a.C.)[2].

La statua, rinvenuta presso il monastero di San Gregorio Magno al Celio nel 1760[3], fu in possesso del principe Chigi e venne descritta dal Winckelmann[4]. In seguito sarà esposta presso il Museo nazionale romano di palazzo Massimo[5].

Note

  1. ^ Fotografia dell'iscrizione in greco; Philip Smith, voce "Menophantus", in William Smith (a cura di), A Dictionary of Greek and Roman biography and mythology, volume II, Boston 1867, p. 1044 (EN) .
  2. ^ Carlo Albizzati, voce "Menofanto", su Enciclopedia italiana, Treccani 1934.
  3. ^ Fu rinvenuta nel 1760 presso la "vigna Cornovaglia": Ridolfino Venuti, Accurata e succinta descrizione topografica delle antichità di Roma. Parte prima, Giovanni Battista Bernabò e Giuseppe Lazzarini editori, Roma 1763, p.143
  4. ^ Johann Joachim Winckelmann, Storia dell'arte presso gli antichi (prima edizione italiana, volume 2), Fratelli Giachetti editori, Prato 1830, libro V, capitolo II, pp. 381-382.
  5. ^ O. Vasari, in A. Giuliano (a cura di), Museo nazionale romano. Le sculture, I,1, n.81.

Collegamenti esterni

  • (EN) Menophantus (Richard Neudecker) sul sito BrillOnLine.com (BrillOnLine Reference Work, Brill's New Pauly)
  • (EN) Menophantus sul sito Mlahanas.de (Hellenica, enciclopedia sul mondo ellenico)