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Vetrina

La classe Derfflinger era una classe di incrociatori da battaglia (Schlachtkreuzer in lingua tedesca) della Kaiserliche Marine, la marina militare dell'Impero tedesco. La costruzione delle navi fu intrapresa nell'ambito del programma di costruzioni navali del 1912-1913, avviato dalla Germania in risposta ai tre nuovi incrociatori da battaglia della classe Lion, che erano stati varati qualche anno prima dalla Royal Navy britannica. La precedente classe Moltke e il SMS Seydlitz direttamente derivato da essa rappresentavano la fine dell'evoluzione della prima generazione degli incrociatori da battaglia tedeschi; la classe Derfflinger se ne distaccò per innovazione e miglioramenti, comprendenti l'armamento principale di più grande calibro e sistemato in torrette centrate rispetto alla mezzeria della nave, eliminando le torrette centrali sfalsate delle classi precedenti che avevano un campo di tiro limitato. Le navi erano anche più grandi pur usando un apparato propulsore simile e di conseguenza erano leggermente più lente per via del dislocamento maggiore.

La classe era formata da tre navi: il SMS Derfflinger, il SMS Lützow e il SMS Hindenburg. Tutte e tre le unità parteciparono attivamente con la Hochseeflotte alla prima guerra mondiale: il Derfflinger entrò in servizio subito dopo l'inizio della guerra e prese parte alla maggior parte delle azioni navali nel Mare del Nord, compresa la battaglia di Dogger Bank e la battaglia dello Jutland; il Lützow entrò in servizio nell'agosto 1915 e partecipò soltanto al bombardamento di Yarmouth e Lowestoft prima di affondare nello scontro dello Jutland; l'Hindenburg non entrò in servizio che nel maggio 1917, e quindi non partecipò a importanti battaglie. Il Derfflinger e l'Hindenburg furono internati a Scapa Flow dopo l'armistizio del novembre 1918; mentre ancora si discuteva del loro destino il contrammiraglio Ludwig von Reuter, che era al comando della flotta tedesca internata, ne ordinò l'autoaffondamento per evitare che le navi cadessero nelle mani della Royal Navy.

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Voci di qualità

L'inseguimento della Goeben e della Breslau fu un episodio di guerra navale avvenuto nel mar Mediterraneo poco dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, quando la Mediterranean Fleet della Royal Navy, comandata da Berkeley Milne, tentò di intercettare la Mittelmeerdivision della Kaiserliche Marine, al comando di Wilhelm Souchon, comprendente l'incrociatore da battaglia Goeben e l'incrociatore leggero Breslau.

Il 4 agosto 1914, dopo aver compiuto un'azione di bombardamento contro le coste dell'Algeria francese, Souchon diresse verso il porto di Messina per rifornirsi di carbone, venendo avvistato dalle forze navali britanniche. Nel porto italiano apprese che non avrebbe potuto ricevere alcun tipo di aiuto né dall'Italia, dichiaratasi neutrale, né dall'Impero austro-ungarico, poiché la k.u.k. Kriegsmarine era impossibilitata a raggiungerlo in tempi utili. Il 5 agosto il Regno Unito dichiarò guerra alla Germania, e il 6 agosto l'ammiraglio tedesco decise quindi di rischiare e raggiungere in autonomia Costantinopoli, la capitale dell'Impero ottomano, in quel momento ancora neutrale ma che il 1º agosto aveva firmato un accordo di alleanza con la Germania. Per una commistione di fortuna e audacia, Souchon riuscì a sfuggire agli inseguitori britannici, e il 10 agosto entrò nei Dardanelli e riparò nel Mar Nero con il consenso del ministro della Guerra turco Ismail Enver. Per evitare problemi diplomatici con le potenze dell'Intesa, le due navi tedesche pochi giorni dopo entrarono a far parte della Marina ottomana con il nome di Yavuz Sultan Selim e Midilli, mentre Souchon divenne viceammiraglio della flotta turca e rimase al comando delle sue unità.

Questa azione fu uno dei fattori che contribuirono all'entrata in guerra dell'Impero ottomano contro la Triplice intesa, e permise alla flotta turca di poter intraprendere azioni offensive efficaci contro la flotta russa del Mar Nero durante la prima parte del conflitto.

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Lo sapevi che...

La Alecton fu una corvetta francese, in servizio dal 1861 al 1884. Poco dopo la sua entrata in servizio, mentre stava veleggiando verso la Guyana francese, incontrò al largo di Tenerife un esemplare di calamaro gigante, che tentò invano di catturare, riuscendo ad entrare in possesso solo di un pezzo della pinna dell'animale.

L'incontro della Alecton provò l'esistenza dei calamari giganti, fino ad allora considerati solo leggende trasposte nella creatura mitologica del kraken. La fortuita esperienza della corvetta influenzò molto anche il mondo artistico, ispirando artisti come Victor Hugo e soprattutto Jules Verne, che ne trasse ispirazione per scrivere Ventimila leghe sotto i mari, uno dei suoi romanzi più famosi.

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Ricorrenze del 25 aprile

Guglielmo Marconi

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: in Italia è la festa della liberazione. In Portogallo è l'anniversario della rivoluzione dei garofani. La Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Marco evangelista, Aniano di Alessandria e Pedro de San José de Bethencourt.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 25 aprile 2025): English (inglese) (6 986 065) · Binisaya (cebuano) (6 116 680) · Deutsch (tedesco) (3 009 440) · Français (francese) (2 679 794) · Svenska (svedese) (2 608 939) · Nederlands (olandese) (2 185 313) · Русский (russo) (2 041 245) · Español (spagnolo) (2 028 305) · Italiano (1 915 206) · Polski (polacco) (1 655 620)

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Lavori in corso

È in corso il Festival delle fonti

 

Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Museo di zoologia dell'università di San Paolo)

La libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.
Piero Calamandrei

L'evangelista Marco, e il leone che lo accompagna, raffigurato in una miniatura de Les Grandes Heures d'Anne de Bretagne, un libro d'ore realizzato da Jean Bourdichon per Anna di Bretagna. Il 25 aprile si celebra la festa liturgica del santo.

Vicenza

Capoluogo dell'omonima provincia in Veneto, è il quarto comune della regione per popolazione, ed il quinto più densamente popolato. La città è meta di turismo culturale per il suo patrimonio artistico ed è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio.