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Vetrina

La sesta battaglia dell'Isonzo, conosciuta anche come battaglia o presa di Gorizia, fu combattuta dal 4 al 17 agosto 1916 sul fronte italiano della prima guerra mondiale, e vide contrapposti il Regio Esercito italiano al comando del generale Luigi Cadorna e l'Imperiale e regio esercito austro-ungarico al comando del generale Franz Conrad von Hötzendorf.

Inizialmente prevista per metà giugno, Cadorna dovette rinviare l'inizio della Sesta battaglia dell'Isonzo a causa dell'inaspettata offensiva austro-ungarica in Tirolo del maggio 1916, la Südtiroloffensive. Sferrata a maggio da Conrad, l'offensiva mirava ad invadere la pianura veneta sfondando le linee italiane dal saliente Trentino, con lo scopo di prendere alle spalle e tagliare la ritirata al grosso dell'esercito italiano stanziato quasi interamente lungo il medio e basso Isonzo, giungendo in questo modo alla fine della guerra sul fronte italiano. L'attacco di Conrad non ebbe l'esito sperato, e Cadorna, dopo aver stabilizzato il fronte, poté concentrarsi nuovamente sulla programmata "spallata" verso il campo trincerato di Gorizia e i rilievi del Sabotino, monte San Michele e monte Calvario e l'abitato di San Martino del Carso. L'offensiva, condotta con piena sorpresa sugli austro-ungarici e con una preparazione d'artiglieria finalmente adeguata e sincronizzata con la fanteria, fu il primo autentico successo della guerra italiana, e la prima volta nella storia che un «esercito tutto italiano sconfiggeva in una grande battaglia un esercito tutto straniero».

La conquista di Gorizia ebbe un grande effetto positivo sul morale sull'esercito e sulla nazione, e una grossa eco nel resto dell'Europa, ma di fatto non sortì effetti significativi nella situazione strategica del Regio Esercito; gli austro-ungarici persero l'importante caposaldo del Sabotino e altre posizioni dominanti, ma riuscirono a ritirarsi su una nuova linea di trincee ben difese e protette. Il possesso della conca in cui si trova la città di Gorizia senza al contempo il controllo dei rilievi che la contornavano significò che i combattimenti ritornarono sotto il controllo dell'esercito imperiale. La battaglia fu quindi solo una fase dell'intensa guerra di logoramento in atto sul fronte italiano, ma rafforzò il prestigio italiano all'interno della coalizione alleata e costituì un importante successo sotto il profilo politico e propagandistico: si trattava della prima città di rilievo dell'Impero austro-ungarico (e in generale degli Imperi centrali) a cadere nelle mani dell'Intesa e per giunta grazie al contributo del solo esercito italiano. Per la memorialista austriaca rappresentò un dramma che venne utilizzato per giustificare sia i sacrifici imposti in patria sia gli aiuti richiesti alla Germania, invitata a dare più credito al fronte italiano, fronte peraltro fino ad allora considerato marginale dalle coalizioni di entrambi gli schieramenti.

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Voci di qualità

Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion (新世紀エヴァンゲリオン劇場版 THE END OF EVANGELION Air(エア)/まごころを、君に?, Shin Seiki Evangerion Gekijō-ban: The End of Evangelion Air/Magokoro wo, Kimi ni, lett. "Neon Genesis Evangelion versione cinematografica: The End of Evangelion Air/A te il mio animo sincero") è una pellicola d'animazione del 1997 diretta da Hideaki Anno. Il lungometraggio, di produzione giapponese, fu realizzato come finale della serie televisiva Neon Genesis Evangelion, andata in onda fino al 1996, conclusasi con due episodi che diventarono fonte di controversie. Poco prima della sua uscita Hideaki Anno e lo studio Gainax produssero un lungometraggio chiamato Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth, formato da un riassunto dei primi ventiquattro episodi della serie e una breve anticipazione dell'opera. Come Death & Rebirth, The End of Evangelion venne concepito dai creatori per essere diviso in due parti, chiamate "episodio 25" e "episodio 26", rifacimento delle ultime due puntate della serie televisiva originale. Nel 1998 i due lungometraggi, parzialmente sovrapposti, vennero concatenati eliminando la parte in comune e ripubblicati con il nome di Revival of Evangelion.

La storia è incentrata su Shinji Ikari, giovane pilota di un mecha chiamato Eva, e sulla sua collega Asuka Sōryū Langley. Shinji durante il lungometraggio si ritrova a decidere il corso di un processo chiamato Progetto per il perfezionamento dell'uomo, in cui le anime degli esseri umani si uniscono in un'unica entità divina. Nel corso del processo il ragazzo accetta la realtà e se stesso per quel che è, rifiutando il Perfezionamento e preferendo vivere in un mondo in cui coesistere con le individualità degli altri esseri umani. Per il lungometraggio venne chiamato il personale di doppiatori della serie originale, fra cui Megumi Ogata, Yūko Miyamura e Megumi Hayashibara.

Il lungometraggio diventò un successo di botteghino e incassò un miliardo e mezzo di yen. Con gli anni e l'accrescersi della fama del franchise di Evangelion è diventato un titolo di culto dell'animazione giapponese; è stato premiato agli Awards of the Japanese Academy, agli Animation Kobe e alla quindicesima edizione del Golden Gloss Award.

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Lo sapevi che...

La bat bomb (lett. "bomba pipistrello") è stata un'arma incendiaria sperimentale sviluppata negli Stati Uniti dal 1941 al 1944, durante la seconda guerra mondiale. Si trattava di un ordigno cilindrico che, secondo le intenzioni dei suoi progettisti, una volta sganciato ad alta quota avrebbe scongelato dei pipistrelli ibernati al proprio interno, dotati di dispositivi cronometrati con un timer e carichi di napalm, che si sarebbero dispersi nel raggio di 30-60 km provocando incendi.

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Ricorrenze dell'8 giugno

Pietro il Grande

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Columba di Iona, Efrem il Siro e Riccardo di Andria.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 8 giugno 2025): English (inglese) (7 005 294) · Binisaya (cebuano) (6 117 606) · Deutsch (tedesco) (3 022 311) · Français (francese) (2 689 276) · Svenska (svedese) (2 610 844) · Nederlands (olandese) (2 189 096) · Русский (russo) (2 049 056) · Español (spagnolo) (2 039 271) · Italiano (1 921 731) · Polski (polacco) (1 660 117)

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Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Lamiera bugnata)

La maldicenza rende peggiore chi la usa, chi la ascolta, e talora anche chi n'è l'oggetto.
Cesare Cantù

Dettaglio dell'opera d'arte "Deltawerk //", realizzata nel 2018 da RAAAF e Atelier de Lyon, che hanno recuperato un impianto di ricerca d'Ingegneria idraulica, "Delta Flume", a Noordoostpolder, nei Paesi Bassi, trasformandolo in un'installazione artistica. Il Delta Flume era un canale artificiale attraverso cui testare la resistenza delle dighe al moto ondoso, sviluppato nell'ambito del Piano Delta.

Brisbane

È la capitale e la città più popolosa dello stato australiano del Queensland, nonché la terza città più popolosa dell'Australia. La città ha giocato un ruolo chiave durante la seconda guerra mondiale, in quanto quartier generale del Pacifico del Sud-Ovest del generale Douglas MacArthur. Brisbane ha ospitato molti grandi eventi culturali e sportivi fra cui i Giochi del Commonwealth nel 1982, l'Esposizione universale nel 1988 e la finale dei Goodwill Games nel 2001. Nel 2032 ospiterà i Giochi della XXXV Olimpiade.