Harry Potter Wiki
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«Come ben sa qualunque mago in età scolare, quello delle scope volanti come mezzo di trasporto è probabilmente il nostro segreto peggio custodito. Nessuna illustrazione Babbana di una strega è completa senza una scopa, e per quanto ridicoli siano questi disegni (perché nessuna scopa tratteggiata dai Babbani potrebbe restare sospesa in aria per un istante), ci ricordano che la nostra negligenza dura da troppi secoli perché ora ci sorprendiamo che i manici di scopa e la magia siano inestricabilmente legati nelle menti Babbane.»
Kennilworthy Whisp, Il Quidditch attraverso i secoli[src]

I Manici di Scopa, o semplicemente Scope, sono uno dei principali mezzi di trasporto utilizzati da maghi e streghe per spostarsi da un luogo all'altro. A differenza delle scope comuni, quelle magiche sono incantate per volare, il che permette a chiunque le utilizzi di raggiungere la destinazione desiderata attraverso il cielo. Le scope sono inoltre indispensabili per praticare sport come il Quidditch[1]. Il loro utilizzo in Gran Bretagna e Irlanda è regolamentato dalla sezione per il Controllo Regolativo delle Scope dell'Ufficio del Trasporto Magico[2].

Il primo utilizzo documentato di una scopa volante risale al 962, nell'illustrazione di un manoscritto tedesco[1]. Sembra che solo maghi e streghe facciano uso di questo mezzo di trasporto nel Mondo Magico. Gli elfi domestici, ad esempio, si spostano tramite Materializzazione.

I manici di scopa, inoltre, sembrano possedere una personalità propria, in quanto in grado di rispondere a semplici comandi come "Su!"[3].

Storia[]

Non essendo ancora riusciti a inventare una magia per volare, i maghi - fatta eccezione per Lord Voldemort nel 1997[4] e Severus Piton un anno dopo[5] - furono costretti a trovare altri mezzi. Gli Animmagi che si trasformavano in creature alate, come gli uccelli, godevano senza dubbio di questa possibilità, ma erano estremamente rari[1].

Ben prima dell’entrata in vigore dello Statuto Internazionale per la Segretezza Magica, i maghi furono abbastanza saggi da capire che i loro vicini Babbani avrebbero cercato di sfruttare i loro poteri. Pertanto, se volevano tenere un mezzo di fuga nelle loro abitazioni, doveva essere necessariamente qualcosa di discreto e facile da nascondere. Il manico di scopa era ideale allo scopo: facilmente trasportabile, economico e non richiedeva spiegazioni o scuse. Tuttavia, le prime scope furono piuttosto scomode[1].

Le prime scope[]

Manico di scopa medievale

Un manico di scopa medievale

Le testimonianze attestano che maghi e streghe europei si servivano di manici di scopa volanti già nell'anno 962 d.C. Un manoscritto tedesco dell'epoca ritrae tre stregoni che scendono dalle loro scope con espressioni di evidente disagio. Le prime scope incantate, infatti, erano tutt'altro che comode o aerodinamiche: dotate di ruvide ramificazioni all'estremità e di manici grezzi, provocavano, come scrisse nel 1107 il mago scozzese Guthrie Lochrin dopo un breve tragitto da Montrose ad Arbroath, "natiche trafitte da schegge ed emorroidi gonfie". Inoltre, queste scope primitive erano caratterizzate da un'unica velocità e potevano solo salire, scendere o fermarsi. In genere, le famiglie di maghi costruivano le proprie scope, perciò la velocità e il comfort variavano in base all'abilità del costruttore. Nel XII secolo, i maghi iniziarono a scambiarsi beni e servizi, e gli abili produttori di scope riuscirono a barattare le loro creazioni per pozioni e altri oggetti di valore[1].

Scope da Corsa e produzione di massa[]

Fino al XIX secolo, le scope volanti furono di qualità molto variabile, sebbene l’invenzione dell'Incantesimo Imbottito nel 1820 ad opera di Elliot Smethwyck avesse notevolmente migliorato la comodità e le prestazioni. Tuttavia, i manici di scopa venivano ancora costruiti artigianalmente da singoli maghi e streghe e, generalmente, non erano in grado di raggiungere velocità elevate, risultando difficili da controllare a grandi altezze. Inoltre, la loro realizzazione era più orientata all'estetica che alle prestazioni. Modelli come l’Oakshaft 79, la Moontrimmer e la Silver Arrow ebbero un certo successo, ma continuavano ad essere prodotte da singoli fabbricanti[6].

Nel 1926, i fratelli Bob, Bill e Barnaby Ollerton fondarono la Compagnia Scopalinda, dando così inizio all'era delle scope da corsa. Il loro primo modello, la Scopalinda 1, venne prodotta in serie e riscosse un immediato successo. Tre anni dopo, nel 1929, Randolph Keitch e Basil Horton, entrambi giocatori dei Falmouth Falcons, crearono la Comet Trading Company e lanciarono la Comet 140, dotata dell'innovativo Incantesimo di Frenaggio Horton-Keitch. Per diversi anni, la rivalità tra Scopalinda e Comet dominò il settore, fino alla nascita della Compagnia Scope da Corsa Nimbus nel 1967. La Nimbus Mille era in grado di raggiungere fino a cento miglia orarie, combinando affidabilità e maneggevolezza, e divenne presto la scopa preferita delle squadre di Quidditch di tutta Europa. I modelli successivi (1001, 1500 e 1700) mantennero la Compagnia Nimbus in vetta al mercato[6].

La Scope Universal Ltd fu una compagnia produttrice di scope molto popolare in passato, ma dovette chiudere i battenti nel 1978 a causa delle pesanti perdite, sia economiche che in termini di popolarità[6].

Scope moderne[]

Nimbus

Un manico di scopa moderno

Col tempo, pressoché ogni famiglia magica in Gran Bretagna finì per possedere almeno un manico di scopa volante[1]. I più appassionati mantenevano la propria scopa in perfette condizioni grazie ai kit di manutenzione specifici[7].

In Asia e Medio Oriente, i maghi preferivano generalmente i tappeti volanti alle scope (con eccezione del Giappone), che erano però banditi in Gran Bretagna, dove venivano classificati come oggetti babbani[1].

Incantesimi[]

Fin dalla loro invenzione, i manici di scopa vengono dotati di numerosi incantesimi per migliorarne la guida e il volo. Nel corso del tempo, questi incantesimi sono diventati sempre più complessi[1]. Ad esempio, le scope moderne sono versatili e fornite dell’Incantesimo Imbottito[6].

Quando Harry cadde dalla sua Nimbus 2000 durante una partita di Quidditch, la scopa non precipitò al suolo ma volò via verso il Platano Picchiatore[8], il che fa pensare alla presenza di un qualche incantesimo che le permetteva di volare anche senza il pilota.

La Firebolt di Harry, se impugnata e poi lasciata andare, fluttuava esattamente all'altezza giusta per potervi rimontare sopra[9].

I primi manici di scopa erano dotati di incantesimi molto semplici. Un modello esposto al Museo del Quidditch di Londra avanzava a un'unica velocità e poteva solo salire, scendere o fermarsi[1].

Aziende produttrici[]

Modelli[]

Giochi con le scope[]

  • Aingingein: Originario dell'Irlanda, questo gioco prevedeva che i giocatori, in sella a una scopa volante, prendessero una palla chiamata Dom e sfrecciassero attraverso una serie di botti incendiate disposte su dei pali. Lo scopo era lanciare il Dom attraverso l'ultima botte nel minor tempo possibile, senza bruciare vivi lungo il percorso[10].
  • La Gara annuale di Scope di Svezia: Risalente al X secolo, è una competizione di velocità sulle scope volanti. I concorrenti volano da Kopparberg ad Arjeplog, coprendo una distanza di poco più di trecento miglia. Il percorso attraversa una riserva di draghi e l’enorme trofeo d’argento ha la forma di un Grugnocorto Svedese[10].
  • Creaothceann: Questo gioco scozzese, praticato dal Medioevo fino al suo divieto nel 1762, coinvolgeva l'uso di calderoni e un centinaio di pietre e massi stregati che cadevano verso il suolo[10].
  • Quidditch: Originario dell'Inghilterra, è il più famoso gioco su scopa[10].
  • Quodpot: Simile al Quidditch, il Quodpot è stato sviluppato negli Stati Uniti a partire dal XVIII secolo[10].
  • Shuntbumps: Questo gioco di eliminazione, originario dell'Inghilterra, sopravvive oggi come passatempo per bambini[10].
  • Stichstock: Praticato in Germania almeno dal 1105, coinvolgeva una vescica gonfiata e le estremità appuntite delle scope. Scomparve nel XIV secolo[10].
  • Swivenhodge: Equivalente della pallavolo nel mondo degli sport sulle scope volanti, è nato in Inghilterra[10].

Curiosità[]

  • A partire dall’adattamento cinematografico di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, le scope volanti vengono rappresentate con una traversina utilizzata come poggiapiedi. Questo dettaglio, infatti, compariva esclusivamente sulle Nimbus 2000 e Nimbus 2001 nei film La Pietra Filosofale e La Camera dei Segreti. Nei romanzi, le scope non sono dotate di poggiapiedi.
  • Sempre nel film La Pietra Filosofale, per far decollare la scopa è necessario gridare “Su!”. E mentre nel primo videogioco Harry continua a usare questa espressione, in tutti gli altri giochi, libri e film i giocatori di Quidditch salgono semplicemente in sella e volano via. È possibile, tuttavia, che “Su!” sia un incantesimo di evocazione pronunciato in modo non verbale nelle opere successive.
  • In ogni film compare almeno una scopa.
  • Negli adattamenti cinematografici, i Mangiamorte sembrano padroneggiare la capacità di volare autonomamente, trasformandosi parzialmente in lunghe e spesse colonne di fumo nero. Nei romanzi, invece, nessun mago o strega, a eccezione di Voldemort e Severus Piton, è in grado di volare in questo modo, e i Mangiamorte utilizzano le scope. Inoltre, nell’adattamento cinematografico di Harry Potter e l’Ordine della Fenice, durante la battaglia dell'Ufficio Misteri, anche i membri dell’Ordine della Fenice vengono mostrati in grado di volare senza supporto, trasformandosi in pennacchi di fumo bianco. Questa abilità non è descritta nei libri.
  • In Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1, la maggior parte dei membri dell’Ordine della Fenice utilizza le scope per portare Harry Potter in salvo. Anche molti Mangiamorte, nonostante l'apparente capacità di volare in forma di fumo e di usare la magia durante il volo, utilizzano le scope nella Battaglia dei Sette Potter.
  • Culturalmente, le scope sembrano essere l’equivalente magico delle biciclette babbane. Ciò è evidente dalla varietà di modelli, prestazioni e utilizzo nello sport professionistico, oltre che nel abitudine dei bambini magici di ricevere scope giocattolo, simili ai tricicli e alle prime biciclette dei bambini babbani.
  • Secondo J.K. Rowling, le scope, come le bacchette magiche, sono strumenti per incanalare la magia e i più dotati possono farne a meno[11].

Apparizioni[]

Note[]

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 1,7 1,8 Il Quidditch attraverso i secoli, Capitolo 1 (L’evoluzione del Manico di Scopa Volante)
  2. Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Capitolo 7 (Il Ministero della Magia)
  3. Harry Potter e la pietra filosofale, Capitolo 9 (Il duello di mezzanotte)
  4. Harry Potter e i doni della morte, Capitolo 4 (I sette Potter)
  5. Harry Potter e i doni della morte, Capitolo 30 (Il congedo di Severus Piton)
  6. 6,0 6,1 6,2 6,3 Il Quidditch attraverso i secoli, Capitolo 9 (L'evoluzione della Scopa da Corsa)
  7. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Capitolo 1 (Posta via gufo)
  8. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Capitolo 9 (Una grama sconfitta)
  9. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Capitolo 13 (Grifondoro contro Corvonero)
  10. 10,0 10,1 10,2 10,3 10,4 10,5 10,6 10,7 Il Quidditch attraverso i secoli, Capitolo 2 (Antichi Giochi con le Scope)
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