Il sapore autentico della natura
Caeles Catarratto
IGT Terre Siciliane
Cataratto
Caeles Cataratto è un vino che coniuga natura, rispetto del territorio, qualità. Dopo lunghi anni di osservazione e sperimentazione, Firriato ha trovato nella Tenuta di Borgo Guarini il luogo ideale per l’allevamento del Cataratto. I suoli calcarei con presenza di argilla, sono caratterizzati da una ridotte condizioni di fertilità e umidità. Anche nel vigneto di Catarratto, così come per tutta la Tenuta agricola, si pratica l’inerbimento a base di piante spontanee di leguminose e cereali. Dall’insieme di queste caratteristiche pedoclimatiche e colturali nasce il vino biologico certificato Caeles Cataratto. Vivido esemplare di vino prodotto secondo procedimento biologico, si caratterizza per le sfumature erbacee e una struttura ben articolata con i toni fruttati della natura incontaminata.
Caeles Cataratto è un vino che coniuga natura, rispetto del territorio, qualità. Dopo lunghi anni di osservazione e sperimentazione, Firriato ha trovato nella Tenuta di Borgo Guarini il luogo ideale per l’allevamento del Cataratto. I suoli calcarei con presenza di argilla, sono caratterizzati da una ridotte condizioni di fertilità e umidità. Anche nel vigneto di Catarratto, così come per tutta la Tenuta agricola, si pratica l’inerbimento a base di piante spontanee di leguminose e cereali.
- Classificazione: IGT Terre Siciliane
- Vitigno: Catarratto
- Pedoclima: collinare
- Suolo: calcareo-argilloso
- Esposizione: sud-ovest (350 mt. s.l.m.)
ZONA DI PRODUZIONE
Borgo Guarini
I terreni argillosi della Tenuta di Borgo Guarini sono stati scelti da Firriato per la coltivazione, in regime biologico, delle uve di Catarratto. Qui viene adottata la tecnica del sovescio di leguminose, che sfrutta le eccezionali proprietà nutritive di organismi vegetali per arricchire e migliorare le condizioni del suolo.
CAELES CATARRATTO
Cultura del rispetto e amore per la natura
Le uve prodotte nelle Tenute di Firriato sono coltivate secondo il rigido disciplinare dell’agricoltura biologica. Firriato, sin dalla sua fondazione, ha focalizzato nel rispetto della natura, del territorio e dell’ambiente, uno degli obiettivi fondamentali per la produzione di vini di territorio e di qualità. In sostituzione ai diserbanti, generalmente adottati per i vigneti non biologici, si utilizzano esclusivamente agenti naturali e microorganismi. Particolare funzione protettiva hanno le erbe spontanee, che rappresentano un’importante risorsa per la sopravvivenza delle uve, in quanto arricchiscono il terreno di sostanze nutritive necessarie per la maturazione del frutto e, contemporaneamente, ospitano insetti utili all’attacco di eventuali parassiti. Firriato utilizza questo espediente per la protezione della vite, assicurando un raccolto sano e maturo e soprattutto rimanendo fedele al progetto biologico e alla ricercatezza qualitativa delle nuove etichette.
CAELES CATARRATTO
Biologico: saggezza e sensibilità
La profonda conoscenza dei cicli biologici delle specie animali e vegetali e delle interazioni con la vite sono alla base della scelta produttiva della Firriato, che dal 1978, anno di fondazione, ha da sempre operato seguendo i dettami dell’agricoltura biologica in tutti i suoi 470 ettari vitati distribuiti su 3 Terroir differenti. Una viticoltura in biologico che nel 2007, anno del riconoscimento ufficiale del regolamento comunitario 834/07, è stata certificata, coronando finalmente il grande impegno di Firriato. Un impegno trentennale che l’azienda porta avanti ogni giorno all’insegna del rispetto dei rigidi standard del disciplinare del biologico, che oltre ad indicare le specifiche tecniche e monitorare l’ottemperamento delle registrazioni, richiede una profonda conoscenza dell’agroecosistema viticolo e di tutti quegli aspetti gestionali che innescano effetti sinergici positivi sulla tutela e salvaguardia della biodiversità nei vigneti.
CAELES CATARRATTO
Caratteristica dell'annata
2022
Nel corso del 2022, le misurazioni termiche hanno sottolineato una costante uniformità grazie a un inverno dalla temperatura mite e l’assenza di gelate in primavera. Le precipitazioni invernali hanno reso i terreni più morbidi e hanno alimentato le riserve idriche, mentre un’estate assolata con un’umidità ridotta ha impedito la diffusione delle principali malattie delle viti, come la peronospora e l’oidio.
2021
La vendemmia 2021 nell’agro di Trapani è stata caratterizzata da un andamento climatico piuttosto regolare. I primi mesi della stagione invernale hanno registrato la presenza di abbondanti piogge nell’agro trapanese assicurando un ripristino del contenuto idrico nei suoli, con una primavera e un inizio estate abbastanza freschi.
2020
La vendemmia 2020 risentito in generale di un andamento climatico variabile rispetto al 2019, con temperature al di sopra della media stagionale – in particolare tra i mesi di gennaio e febbraio – e una certa siccità da maggio a settembre inoltrato. Tali condizioni hanno leggermente anticipato la fase di germogliamento riducendo il processo di sviluppo ed accrescimento dell’apparato fogliare sino alla fioritura con una resa produttiva inferiore (circa il 30%) – per le varietà a bacca bianca in particolare – a favore della qualità: una delle migliori degli ultimi anni.
2019
L’annata 2019 risente in generale dell’andamento climatico più freddo e piovoso rispetto alle medie degli ultimi anni. Le temperature sono state sotto la media stagionale nel periodo della fioritura e anche durante la maturazione si sono registrate condizioni climatiche favorevoli.
2018
Dopo un inverno ed una primavera con abbondanti e copiose precipitazioni, l’arrivo dell’estate non ha fatto salire vertiginosamente i termometri e, pertanto, il grado zuccherino è risultato inferiore rispetto al 2017. Il mese di settembre ha registrato un lieve innalzamento della umidità relativa e delle temperature minime rispetto allo scorso anno, senza però mai arrecare particolari problemi fitosanitari. All’inizio della terza decade dello stesso mese si sono registrate copiose piogge (il 21 e il 22) che hanno rallentato la raccolta ma, fortunatamente senza compromettere la sanità delle uve.
2016
La stagione estiva 2016 in Sicilia è stata caratterizzata da un clima mite, intervallato da poche perturbazioni e senza picchi eccessivi di calore. Dopo un inverno caratterizzato da scarse precipitazioni, la stagione primaverile è iniziata con temperature mediamente fresche, anche durante la fioritura, e si è chiusa con alcune precipitazioni nei mesi di maggio e giugno.
2015
Molto interessante dal punto di vista climatico, l’autunno 2014 caldo e poco piovoso ha determinato la comparsa di un cotico erboso spontaneo notevolmente ridotto e caratterizzato dalla presenza di specie microterme (quelle che si adattano e crescono alle basse temperature). In ritardo risultano essere la maggior parte delle piante da seme spontanee e coltivate.
2014
E’ stata un’annata indimenticabile grazie soprattutto ad un clima pressoché uniforme e molto equilibrato la primavera è stata giustamente piovosa con un’estate fresca che ha favorito maturazioni lente e graduali”. Si parla di “un’estate priva di sciroccate”, “luglio è trascorso senza eccessi di calura”. Parallelamente “escursioni termiche giorno/notte molto marcate” si sono registrate in tutti le aziende Firriato favorendo di fatto lo sviluppo di aromi e profumi.
2013
L’annata si presenta fruttuosa, sia per quantità che soprattutto in qualità si sono ottenuti “vini di interessante profilo aromatico”. A causa del clima la raccolta si è protratta fino all’ultima settimana di settembre. L’annata 2013 ha permesso una raccolta più lenta e quindi una maturazione graduale. Data di raccolta : 5 Settembre
CAELES CATARRATTO
Premi e Riconoscimenti
2021
Rating Biowein preis 2022: 96 punti
2020
Vini D’Italia 2022: 2 bicchieri neri
2018
Bioweinpreis: 92 punti
2017
Premio Internazionale Vini Biologici : 87 punti
Bibenda: 3 Grappoli verdi
2016
Gambero rosso, Bere bene: Miglior rapporto qualità prezzo
Premio Internazionale Vini Biologici : 93 punti
Gambero Rosso: 2 Bicchieri Neri
Bibenda: 4 Grappoli Verdi
2015
Wine Enthusiast: 87 punti
2014
Gambero Rosso: 2 bicchieri neri
Luigi Veronelli: grande esordio
Premio Internazionale Vini Biologici: 88 punti
2013
Premio Internazionale dei vini Biologici: 92/100 Gold Medal
Gambero Rosso: 2 bicchieri neri
Luigi Veronelli: grande esordio
La ricetta
Zuppa di Cozze
Pulite le cozze: lavatele sotto acqua corrente sfregando il guscio con una paglietta o aiutandovi con un coltellino. Eliminate il filamento che fuoriesce a lato della cozza e sistematele poi in una ciotola con acqua per 15 minuti. Fate soffriggere l’aglio in un tegame e, non appena sarà dorato, aggiungete il pomodoro, il sale, il pepe e abbondante prezzemolo tritato.