Per qualunque artista che si rispetti l’ispirazione è il fulcro del proprio lavoro, essa fornisce un trampolino di emozioni sul quale saltellare con impazienza pronti a tuffarsi nella fresca e cristallina passione per qualcosa di nuovo con l’entusiasmo e lo stupore di non essersene innamorati prima. Spesso tale momento è qualcosa di inaspettato che travolge ed avvolge come una sacca amniotica, come un grembo materno. Tobias Neumann, per gli amici Tobi, è la testimonianza vivente che questo concetto può essere applicato anche alla musica, basta una Love Parade a Berlino a metà anni 90 per cambiare totalmente la sua vita ed è grazie a quel momento che oggi abbiamo avuto la possibilità di fare quattro chiacchere con lui, che nel mentre si è affermato in tutto il mondo grazie alla decennale collaborazione con Cocoon, l’etichetta di Sven Vath.
Cresciuto a Monaco ascoltando rock e musica classica, suonando in band e lavorando come ingegnere del suono per la televisione. Questo non è il tipico bagaglio musicale per un dj, forse è questa diversa influenza il segreto della tua carriera e del tuo suono?
Non ne sono sicuro è stato un lungo viaggio, ho già 40 anni e c’è così tanta musica che ho ascoltato nella mia vita quindi non sono sicuro se questo sia il mio segreto ma è solo, diciamo, ispirazione. Ho sempre cercato di suonare musica non loops è questo è molto importante.
E poi hai avuto il primo incontro con Berlino e la Love Parade nel 1996, tutto è cambiato in quel momento?
E’ stato probabilmente il momento di massima ispirazione della mia vita, dopo quella Love Parade sono tornato a Monaco ed ho cominciato a comprare dischi come un pazzo, diversi dei quali orribili, ma entravo nel negozio quasi tutti i giorni ed avevo i soldi grazie al mio lavoro e dopo 6 mesi ho iniziato a fare il dj anche se ero senza esperienza. C’era una forza molto insistente che mi guidava in quella direzione.
La tua serata fissa al mitico Ultraschall di Monaco chiamata Flokati è stato il risultato di quel cambiamento?
Si è una lunga storia, avere la possibilità un anno e mezzo dopo che ha comprato il primo disco di avere una serata tutta tua è stata una gran cosa. Non sapevo niente ma poi ho imparato insieme al mio partner di allora la più grande lezione del business: essere un buon padrone di casa. Come dj e anche come promoter devi capire di cosa la gente ha bisogno e di come sistemare ciò che c’è di sbagliato. Devi dirlo, quei 3 anni di Flokati sono stati un’ottima lezione di vita per me.
E finalmente 10 anni fa ti sei trasferito a Berlino. E’ stato difficile per te fare questo passo o era qualcosa che volevi fare sin dalla prima volta che ci eri stato?
Conoscevo Berlino molto bene perché ci lavoravo spesso anche per la TV, a parte quello erano 18 anni che ci andavo perché era più “libertina” rispetto a Monaco ed era già stupenda negli anni ’80 quando c’era ancora il Muro. Conoscevo Berlino parecchio bene anche prima della sua caduta ed era una città così dinamica ed è incredibile quante cose siano cambiate negli ultimo 20/22 anni. Moltissima gente ha iniziato a venirci per i club, l’arte e la moda e ovviamente i politici che ri-trasferirono la allora capitale della Germania Ovest da Bonn a Berlino. Per me era un’ottima scelta dopo aver lasciato Monaco perché la gente che vive nel luogo in cui impari qualcosa non ti rispetta poi molto come dj e come artista finchè ci rimani e quando fai carriera arriva un momento in cui è meglio andare via ed andare da qualche altra parte. Quando riesci ad avere successo in un altro posto la gente delle tue parti comincia a guardarti in maniera diversa ed è successo quando ho cominciato a tornare a Monaco come guest. Non è stata di certo l’unica ragione che mi ha spinto a trasferirmi a Berlino ma è stato interessante scoprire che dopo che sono tornato mi sono sentito più rispettato rispetto al passato.
Come è cambiata Berlino in questi ultimi 10 anni? Secondo te c’è troppa gente che viene solo per il clubbing tralasciando la bellezza della città rispetto al passato?
Al momento Berlino si sta “stancando molto” ci sono troppi club e per me negli ultimi 2 anni la città ha perso molto. Chi viene ora a Berlino non ha idea di come fosse un tempo e delle sensazioni speciali che abbiamo provato per così tanti anni, in questo momento non riesco a provarle più e sta diventando molto noioso. Credo che le persone che ci sono ora stiamo solo cercando di seguire quello stile che era Berlino 5-6-7 anni fa ma ora l’unica cosa che trovano è un luogo per turisti e spettatori. Non voglio incolpare i turisti di questo, loro portano un sacco di soldi alla città ma si è perso un sacco di quel divertimento, anche perché molte delle persone che hanno costruito la scena berlinese stanno invecchiando e si stanno ritirando. Ma non voglio sottovalutare Berlino, ci sono nuove scene che ricalcano lo stesso spirito di una volta, per esempio il Sisyphos che ha 4-5 piani e non ci si trova dentro nessun turista ma solo ragazzi berlinesi dai 18 ai 21 anni. In quelle situazioni puoi ancora immergerti nella vecchia Berlino, coi dj che prendono 50-100 euro per suonare, questo è il lato underground che speriamo di proteggere per sempre ma i turisti continueranno ad andare al Berghain/Panorama Bar, al Watergate, al Weekend, al Club del Visionaere e al Katerholzig e quei posti vivono solo grazie alla loro passata reputazione.
Cocoon e Sven Vath: come è iniziata e quanto è stata importante questa collaborazione decennale per la tua carriera?
Sven ha sentito i miei pezzi nel 1999 poi ci siamo incontrati ad alcune feste e così mi ha invitato al suo esclusivo party di fine millennio in Thailandia con 50 suoi amici, la gente che gestiva la scena di Francoforte. Hanno avuto modo di ascoltarmi visto che ho avuto la fortuna di suonare le prime due ore del party ed è stato probabilmente il set della mia vita perché c’era un sacco di gente importante ad ascoltarlo ed ho passato davvero una grande nottata. Dopo quell’occasione Sven mi ha invitato a suonare per la prima stagione Cocoon all’Amnesia di Ibiza insieme a Ricardo Villalobos. Nel Gennaio 2002 mi ha poi chiesto ufficialmente di entrare a far party del gruppo ed eccoci qua!
Ora una domanda tipica: hai viaggiato per tutto il mondo facendo il dj in questi anni. Puoi dirci un paio di posti dove ti piace particolarmente suonare?
Mi piace molto suonare a Londra perché è una città stupenda e ci sono così tante diversi tipi di persone con un’ottima educazione musicale. Mi piace suonare in Svizzera ed ovviamente mi piace un sacco suonare anche in Italia: Roma, Bologna ed anche Torino. Infine adoro suonare a Parigi che sta diventando davvero interessante, è molto cool.
English Version:
For every artist inspiration is the heart of their work, it provides a springboard of emotions on which emotions bounce impatiently ready to dive in the crystal clear fresh passion for something new with the enthusiasm and amazement for not having done it yet before. Often that time is something unexpected, which overwhelms and envelops like a amniotic sac, like a womb. Tobias Neumann, for friends Tobi, is a living witness that this concept can also be applied in music, he just needed in Berlin in the mid 90’s to totally change his life and thanks to that moment we have now the opportunity to have a chat with him that meanwhile has become world famous thanks to the decennial collaboration with Sven Vath’s label Cocoon.
Grown up in Munchen listening rock and classical music, playing with bands and working as a sound engineer for TV. This is not a typical background for a DJ. Maybe is that different influence the secret of your career and sound?
I’m not sure but it’s been a long way, I’m already 40 and there’s so much music I heard in my life and I’m not sure if this is my secret but is just, you know, inspiration. I tried always to play music not loops and this is very important.
And then you had the first encounter with Berlin and Love Parade in 1996 and everything changed…
It was maybe the most inspiring moment of my life, after that Love Parade I went back to Munche and I started buying records like crazy, also many bad records but I was in the shop quite all days and I had money thanks to my job and half a year later I started DJing even if I was unexperienced. There was a very strong force driving me in that direction.
Was your own night named Flokati at the legendary Ultraschall in Munchen the result of that changing?
Yeah it’s a long story, having the chance a year and a half after you bought the first record to start your own night was quite a thing. I didn’t know anything but then I’ve learnt with my partner the most important lesson in the all business: to be a good host. As a DJ and as a promoter too you should understand what people need and be sensitive about fixing what is wrong. I have to say it was a very good lesson to me during those 3 years of Flokati.
And finally 10 years ago you moved to Berlin. It was difficult for you to make this step or it was something that you wanted to do since the first encounter @ Love Parade?
I knew Berlin very well beacuse I was working there also for TV, away from that it was 18 years that i went to Berlin because it was more liberal then Munchen and it was already amazing in the 80s when there was the wall yet. I knew Berlin pretty well from the times before the wall came down and that was such an amazing dynamic city and it’s umbelievable how many things changed in this last 20-22 years. So many people came there for music and art and fashion and of course the politicians that transferred the capital from Bonn back to Berlin. And for me it was a good position too after leaving Munchen because the people from the place where you learn to do something don’t respect you too much as a DJ and as an artist as long as you stay there and when you have a development in your career there’s a moment in which is better to leave that place and go somewhere else. When you start to get known in another place the people from your original place start looking at you in a different way and it happened when I started to come back as a guest in Munchen. It wasn’t the only reason why I moved to Berlin but it was interesting experiencing that after I went there I felt more respected than in the past.
How changed Berlin in this 10 years? In your opinion is there too much people that come only for clubbing reasons besides the beauty of the city than in the past?
At the moment Berlin is getting very “tired”, there are too many clubs and for me in the last two years has lost a lot. People that come now to Berlin have no clue about what it used to be and the special feelings that we had there for so many years, in this moment I can’t feel them anymore and it’s getting very boring. I think that people who are there now are just looking after this mood that was Berlin maybe 5-6-7 years ago but now they find only a spectator touristic place. I don’t wanna blame the tourists, they bring a lot of money to Berlin but it has lost a lot of that excitement, also because the people who built up this scene are getting older and they are retiring.
But I don’t wanna underestimate Berlin, there are new scenes coming like the Sisyphos the has 4-5 floors and there are no tourists there, only young people age 18-21 from Berlin, in those situations you can feel the real old Berlin, DJ that play for 50-100 euros and this undergound side from Berlin is what we hope to protect forever but the tourist now go to Berghain/Panorama Bar, Watergate, Weekend. Club der Visionaere and Katerholzig and those places are living for their reputation in the past.
Cocoon and Sven Vath: how important was this decennial collaboration in your career and how it started?
Sven knew my music in 1999 and we met on parties and then he invited me to his exclusive Millenium party in Thailand with 50 friends of him, the people who were running the scene in Frankfurt. The heard my skills because I had the luck to play the first two hours and that was maybe the set of my life because so many important people were listining and I a had a real good night. After that occasion Sven invited me to play at the first Cocoon season at Amnesia Ibiza with Ricardo Villalobos. In January 2002 he asked me to join the company and then here we are!
A typical question now: you travelled all around the world DJing in this years. Can you tell us a couple places where you love particularly to play?
I love to play in London because it’s an amazing city and you have so many different and well educated people there. I like to play in Switzerland and I like a lot also to play in Italy: Rome, Bologna and Turin as well. Finally I love so much to play in Paris whose getting very nice, that’s real cool.