State of Privacy: lâappello degli esperti, le norme non sono sufficienti....

State of Privacy: lâappello degli esperti, le norme non sono sufficienti. Serve una visione dâinsieme e una cultura digitale

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State of Privacy: lâappello degli esperti, le norme non sono sufficienti
Serve una visione dâinsieme e una cultura digitale

Serve un salto di qualitÃ nellâapproccio allâintelligenza artificiale, fondato su una visione complessiva di tutti gli interessi e gli attori in gioco, con una prospettiva di intervento globale. La soluzione non Ã¨ la sola regolamentazione, ma occorre puntare ad una formazione al digitale come primo strumento per la democratizzazione dellâAI e di abbattimento dei rischi.

Queste le raccomandazioni venuti dagli esperti, del mondo pubblico e privato e del mondo accademico, riuniti ieri a âState of Privacy â Focus sullâIAâ, evento organizzato a Firenze dal Garante per la protezione dei dati personali.

I lavori, aperti dal Presidente e dalla Vice Presidente dellâAutoritÃ , Pasquale Stanzione e Ginevra Cerrina Feroni, hanno visto nella mattina le relazioni di tre importanti speaker: Luciano Violante, Francesco Caio, Luigi Rebuffi.

Luciano Violante ha delineato i caratteri del cambiamento epocale in corso, dalle nuove oligarchie tecnologiche fino alle questioni che pongono le neuroscienze e allâimpatto dellâintelligenza artificiale sulla stesa formazione del pensiero. Va proclamato, dunque, Ã¨ questo il suo auspicio, il diritto alla libertÃ cognitiva in una cyberspazio che Ã¨ diventato ormai il nuovo ambiente in cui viviamo.

Francesco Caio ha ricordato come il nuovo modello di sviluppo sia basato sul dato, vero fattore di creazione del valore. Secondo il manager saranno la qualitÃ del dato e la sua organizzazione a fare la differenza in un mondo dove sono presenti giÃ settori in rapidissima evoluzione tecnologica. Per poter competere ad un livello globale, dunque, le imprese e la stessa Pa devono ripensare i processi ponendo al centro i dati.

Luigi Rebuffi ha concentrato il suo intervento sulle potenzialitÃ positive e negative dellâintelligenza artificiale. LâIA puÃ² essere vista sia come Prometeo, che puÃ² offirre al mondo risorse rivoluzionarie, sia, allâopposto, come il vaso di Pandora, che puÃ² portare lâuomo a perdere competenza e conoscenza, rendendolo dipendente da se stessa.

Nel pomeriggio, i lavori sono continuati nei tre tavoli tematici, dedicati ad economia e sostenibilitÃ , etica e diritti, cybersicurezza e geopolitica, coordinati rispettivamente dai due Componenti dellâAutoritÃ , Agostino Ghiglia e Guido Scorza, e dal costituzionalista Andrea Simoncini.

Dagli esperti sono giunte una serie di indicazioni. La prima riguarda la necessitÃ , in un mondo globalizzato, di non affidarsi a regolamentazioni esclusivamente nazionali. Serve poi un maggiore coordinamento tra le istituzioni, nazionali e sovranazionali, nel governo dellâIA. Occorrono anche strumenti di soft law per ridurre la distanza tra norme e vorticoso sviluppo tecnologico e piÃ¹ che nuove norme, sere mettere in campo nuovi strumenti di crescita culturale, come la formazione delle persone, con lâobiettivo di insegnare loro a vivere e a tutelarsi nel nuovo ambiente digitale. Infine, la necessitÃ di una visione globale ed integrata della cybersicurezza, non legata solo ad aspetti tecnici e specialistici, ma considerata come garanzia di tutela dei diritti nel cyberspazio.

Roma, 28 maggio 2024

Scheda

Doc-Web
10019776

Data
28/05/24

Argomenti

Internet e social media Minori Intelligenza artificiale

Tipologie

Comunicato stampa

Documenti citati

Intelligenza artificiale: focus del Garante privacy su diritti, cybersecurity e economia Se ne parla oggi a Firenze con Luciano Violante, Francesco Caio, Luigi Rebuffi

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