tag:blogger.com,1999:blog-3286404534843174642024-11-13T23:52:39.307+01:00Basket, chitarra e matematicaPer riprovare a raccontarmi partendo dai tre elementi esterni caratterizzanti la mia giovinezza e per condividere qualcosa con chi mi vuole bene. Nulla di prestabilito. Solo quello che mi va di raccontare.nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]Blogger178125tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-11589822327780829222024-08-06T20:36:00.006+02:002024-08-06T21:43:52.490+02:00Salita? No, discesa! 😉<p>Scrivo questo breve post perché mi è stato ispirato <a href="https://personalitascritturaartefantasia.blogspot.com/">dalla mia amica blogger Pia</a>, che penso sia comune a diversi di voi!</p><p>In questo breve video lei ci racconta una breve storia molto bella scritta da lei, dedicata appunto alla salita e alla discesa!&nbsp;</p><p style="text-align: center;"> <iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="215" referrerpolicy="strict-origin-when-cross-origin" src="https://www.youtube.com/embed/dNm9nqqIAD8?si=u_WyE6SO_y2Z2TUL" title="YouTube video player" width="360"></iframe>&nbsp;<br /><i style="color: red;"><span style="font-size: x-small;">Pia con uno dei suoi bellissimi racconti che mi ha ispirato questo post</span></i></p><p>Non immaginerete mai a che cosa mi ha fatto pensare Pia con questo video, e quindi il motivo di questo titolo particolare per questo post! Ci arriveremo. Prima però parto col raccontare brevemente una delle cose che faccio normalmente quando mi vengono a trovare miei amici o parenti da fuori. Poiché a Roma ci vanno normalmente da soli, li porto in posti bellissimi attorno alla Capitale. Uno dei giri che faccio quasi sempre è la visita dei castelli romani! Normalmente partiamo con con Albano e Castelgandolfo con il lago di Albano meraviglioso! Nello scatto qui sotto si può scorgere anche il mare in fondo in fondo!</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinA49LCtLg1hj9qiD2zX8cp8nTcScTDER_K2ldoXcD5XRd-mo3Pk4Qo81fjbUqkhfN-9RKq6j4HAn7WgS0aZHT7euEKRSLrDB1jnooI1DZlbEQKxlJTfP3HdF7i1_VIegx7QZkK8q4BGvcCz9fBk2IriOzYfMPyN1uD7bNFccM-vp3hpwKHOkCunXZ-zVL/s1000/tramonto%20lago%20di%20albano.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="537" data-original-width="1000" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinA49LCtLg1hj9qiD2zX8cp8nTcScTDER_K2ldoXcD5XRd-mo3Pk4Qo81fjbUqkhfN-9RKq6j4HAn7WgS0aZHT7euEKRSLrDB1jnooI1DZlbEQKxlJTfP3HdF7i1_VIegx7QZkK8q4BGvcCz9fBk2IriOzYfMPyN1uD7bNFccM-vp3hpwKHOkCunXZ-zVL/s320/tramonto%20lago%20di%20albano.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Tramonto sul bellissimo lago di Albano (o Castelgandolfo)</i></span></div><p></p><p>Poi andiamo verso Marino, Grottaferrata e Frascati, per poi andare a vedere Rocca di Papa e scendere verso Ariccia, patria della porchetta, da cui si va verso Genzano con il suo pane molto famoso per poi raggiungere l'altro lato di quel gioiellino del lago di Nemi, con sosta obbligata in pasticceria per gustarci insieme a un caffè o a un aperitivo una buonissima crostatina alle fragoline di bosco di cui Nemi è zona tipica!&nbsp;</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8gRI79KGeWyiBehVbIQoTDod47JbLIFd-g9KVg4Rr9qduxoncgHk1D9WpLJcUzDcndB7cmd-81n16YlB6Vka6bgW1Re7BnE12oXHl0IBv5MloofSUXK20ecACQvgc-zlp88hG-aUwrPVLo4WgDhwAf7hr9AZGecswhLr26ITYTPQjiyi_QJ9AXQjnGRlA/s1000/lago%20di%20nemi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="727" data-original-width="1000" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8gRI79KGeWyiBehVbIQoTDod47JbLIFd-g9KVg4Rr9qduxoncgHk1D9WpLJcUzDcndB7cmd-81n16YlB6Vka6bgW1Re7BnE12oXHl0IBv5MloofSUXK20ecACQvgc-zlp88hG-aUwrPVLo4WgDhwAf7hr9AZGecswhLr26ITYTPQjiyi_QJ9AXQjnGRlA/s320/lago%20di%20nemi.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: red;"><span style="font-size: x-small;">Lo splendido lago di Nemi con vista di Genzano dal lato opposto</span></i></div><p></p><p>Ci siamo, vi racconto a che cosa mi ha fatto pensare Pia con il suo video 😍 Allora, dovete sapere che fra i comuni di Rocca di Papa e Ariccia, qui sui castelli romani a pochi chilometri da casa mia, c'è una strada che è stata oggetto anche di un servizio di Piero Angela in una puntata di Superquark andata in onda tanti anni fa! La particolarità di questa strada è che a un certo punto per circa 500 metri la strada sembra essere in salita (ovviamente discesa dalla parte opposta), ma invece in realtà è in discesa.</p><p style="text-align: center;">&nbsp;&nbsp;<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="215" referrerpolicy="strict-origin-when-cross-origin" src="https://www.youtube.com/embed/Y418NVpHjiI?si=Uen5ibk52hw6qzsv" title="YouTube video player" width="360"></iframe><br /><i style="color: red;"><span style="font-size: x-small;">Giochino della bottiglietta sulla strada salita-discesa di Ariccia e Rocca di Papa</span></i></p><p>In questo video c'è il classico giochino della bottiglietta piena, che viene lasciata a terra in orizzontale, e si vede subito che la bottiglietta comincia a muoversi verso quella che sembra salita anziché al contrario. Ho detto "sembra" perché è logico che si tratta di un'illusione ottica, come spiegò Piero Angela, dovuta alla conformazione della terra e delle piante laterali e alla poca luminosità di quei 500 metri.</p><p>Nel pezzo centrale della nostra "passeggiata", ovvero quello che va da Rocca di Papa ad Ariccia, una cosa che faccio spesso ovviamente è passare da questa famosa strada e arrivare nel punto in cui la strada sembra in salita o discesa. Non faccio il giochino della bottiglietta, ma quello dell'auto in folle, assicurandomi che non passi nessuno. E' bellissimo vedere lo stupore dei miei compagni di viaggio quando vedono la macchina andare nel senso opposto rispetto a quello che si aspetterebbero.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1Exwmv08hJAg6gjeB_pfhZWwKbolqxopFIoRpY6yOlyFSzA57naxsByiwR10ekxT9xrPdpjlRI1rTtbXgZxlwGRALjCYqkj1WYHTJY4xtp4s-6-l_CAbgI4M0NLZc2sty1rzvT7gC70BEAUP4KofNg0cPzOxJITfWB1q8c8Fqq-TzW1BaZLu_gcnfmN6t/s1000/la%20salita%20discesa.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="739" data-original-width="1000" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1Exwmv08hJAg6gjeB_pfhZWwKbolqxopFIoRpY6yOlyFSzA57naxsByiwR10ekxT9xrPdpjlRI1rTtbXgZxlwGRALjCYqkj1WYHTJY4xtp4s-6-l_CAbgI4M0NLZc2sty1rzvT7gC70BEAUP4KofNg0cPzOxJITfWB1q8c8Fqq-TzW1BaZLu_gcnfmN6t/s320/la%20salita%20discesa.jpg" width="320" /></a><br /><i style="color: red;"><span style="font-size: x-small;">La famosa strada salita-discesa (foto di Stefo&amp;Vivi da TripAdvisor)</span></i></div><p>Questa che vedete è la famosa strada...e, non ci si crede, la vista è in discesa! 😍</p><p>Sono sempre a disposizione per far fare anche ad altri che mi vengono a trovare questo giretto!</p><p>Ciao, un abbraccio, Nico</p><p><br /></p>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]7tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-25746976345955323182024-05-19T19:02:00.011+02:002024-05-24T02:17:27.422+02:00Quelli dei social stavolta fra guccimistica e sempre amicizia<div class="separator">Confesso che il fatto che i newsgroup siano usciti ormai da tanti anni dall'uso comune mi è dispiaciuto un po' a suo tempo, visto quello che ho raccontato nel mio post precedente. Un po' però questo dispiacere lo abbiamo in parte colmato, perché poi è arrivato Facebook e, sebbene si fosse diffuso il raccontare e raccontarsi in modo flash, e non con post lunghi e da leggere come era prima, devo riconoscere che ho riscontrato un senso di continuità con la realtà newsgrouppara precedente. Questo sia perché su questo social di oggi ho ritrovato tanti amici di quel periodo con cui davvero rischiavamo di perderci, e sia perché ho potuto conoscere nuovi amici, sia virtualmente all'inizio e sia dal vivo negli anni successivi, permettendomi di poter coltivare ancora quel senso di amicizia che per me è sempre stato importante! Senza dimenticare il fatto che quasi tutti gli amici vecchi e nuovi la pensano come me nella maggior parte delle cose, e con il brutto periodo storico attuale questo è fondamentale!</div><p>Qui devo fare una piccola premessa. Anche se so benissimo che voi tutti sapete chi è Lolli (😅), e quindi vi aspettereste che ne parli, visto che i social che frequento ne sono pieni, è giusto precisare che questa è una continuazione del post precedente, e quindi mi limiterò a mantenere Guccini come punto di riferimento. Capirete anche voi più avanti nel post, in cui ci saranno anche delle sorprese, perché da guccimatica siamo passati a guccimistica (che c'è stata anche prima, ma ora è diventata più evidente) 😂</p><p>Devo dire che non era cominciata benissimo questa nuova modalità di approccio social dal virtuale al reale! Infatti i primi tempi nel virtuale litigai con una persona, Luisa, con cui per fortuna feci pace e che purtroppo è mancata qualche anno fa, per le modalità di comando presenti in uno di questi gruppi, modalità che indussero parecchie persone a lasciare quel gruppo. Successivamente nel reale partecipai con Maria a un primo incontro, ma trovai tanta freddezza da parte della maggior parte delle persone, tranne da parte di qualcuno per cui tuttora nutro un grande affetto. Io però non ho mai lasciato quel gruppo invece, e ora ne sono felice, perché le prime freddezze sono scomparse a partire da uno dei più bei raduni a cui abbia mai partecipato, ovvero quello a Casa Cervi, che mi hanno anche permesso di conoscere e abbracciare il grande Adelmo Cervi, di ritrovare Franceschina che era stata una di coloro che invece al primo raduno mi aveva abbracciato affettuosamente, insieme a Gianna e a Giancarlo, e conoscere sua mamma Roby, e iniziare una bellissima amicizia con Vittoria e con suo marito Lello! 💓 Per non parlare di Paolo che ha fatto di tutto per volermi a quel raduno (e a settembre a quello di Pavana), dei due Giuseppe, di Laura, della esperta di cucina Daniela con suo marito, di Mara con suo marito, di Giulia e suo marito Patrich, dei nostri meravigliosi interpreti gucciniani Angelo e Stefano e delle loro meravigliose mogli le gemelle Monica e Elisabetta che mi hanno riempito d'affetto! Loro quattro li avevo già conosciuti a Roma, in occasione di un incontro organizzato dalla dolcissima Michela, e a Roma ho conosciuto anche il carissimo Sergio (che mi ha regalato il disegno di Lolli che vedete a lato in questo blog e che manca tanto) e Cristina, Sandro e Gianna, Roberto e Manola, Serena che c'era anche lei a Casa Cervi, e anche Giorgia, che canta le canzoni del Guccio divinamente. Infine a Casa Cervi ho ritrovato alcuni amici bertoliani, come Elisabetta, Ninni e Carlo.</p><p>Prima di passare al servizio fotografico, devo ricordare una persona in particolare. Quando andavo all'Università, il mio migliore amico si chiamava Carmelo Ferraro, e tutti nella sua famiglia mi volevano un bene dell'anima. Di questa meravigliosa famiglia voglio ricordare la mamma di Carmelo, per cui io ero come un figlio, e che è mancata purtroppo giovane! 💔 Ebbene, sapete chi ho trovato a Casa Cervi e che fa parte di questi amici gucciniani? La sorella della signora Ferraro, ovvero Lucia Mantineo, che quindi è nientemeno che la zia di Carmelo! 💓 Ormai voglio molto bene anche a lei, e ovviamente visto che la mamma di Carmelo mi considerava come un figlio, Lucia non posso che chiamarla zia! 💓</p><p>Ora posso passare a qualche immagine importante dell'anno scorso a Casa Cervi!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUPC7T6ecFJHzYVSpi_umcMNYrVrvha9STn_mRJXOw6whFBSCaIDukuCkQz5gR7UQvyHmuL2-w1O6YUXckwOETJa7Iw-QYshIyYDfgsu7R2mnEoUjH1GLFcy5RI9L4L1LEKFx9j3dAPe6f3_gXOqCpG0pnXFjwc9f81UPUoKH-YEPMKsAT9x23MAYVCQUz/s743/2023-05-21_Maria%20e%20io%20al%20cancello%20di%20Casa%20Cervi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="743" data-original-width="663" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUPC7T6ecFJHzYVSpi_umcMNYrVrvha9STn_mRJXOw6whFBSCaIDukuCkQz5gR7UQvyHmuL2-w1O6YUXckwOETJa7Iw-QYshIyYDfgsu7R2mnEoUjH1GLFcy5RI9L4L1LEKFx9j3dAPe6f3_gXOqCpG0pnXFjwc9f81UPUoKH-YEPMKsAT9x23MAYVCQUz/s320/2023-05-21_Maria%20e%20io%20al%20cancello%20di%20Casa%20Cervi.jpg" width="286" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;"><i>Gattatico - Maria e io davanti al cancello di Casa Cervi</i></span></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrecYYdS5BsfZfCqObufeVtoMqkjkVUc4nRgbZp9UyiedJ916DsaNNIMOcIbmxwGX8mpH-CWsMuRONEUTXcGdFVzlDsTVw-HSnFxcjmcUfN6P7onZ7rI7GR2xs3dOtcfKg9B7iElZPuBJUa6mf8nmeVuXlNBVV3lfBqU5e8ITE1FHTWfDnBqCquuhov0L2/s632/2023-05-21_Abbraccio%20Nico%20e%20Adelmo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="621" data-original-width="632" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrecYYdS5BsfZfCqObufeVtoMqkjkVUc4nRgbZp9UyiedJ916DsaNNIMOcIbmxwGX8mpH-CWsMuRONEUTXcGdFVzlDsTVw-HSnFxcjmcUfN6P7onZ7rI7GR2xs3dOtcfKg9B7iElZPuBJUa6mf8nmeVuXlNBVV3lfBqU5e8ITE1FHTWfDnBqCquuhov0L2/s320/2023-05-21_Abbraccio%20Nico%20e%20Adelmo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;"><i>Gattatico -&nbsp;</i>L'abbraccio fra me e Adelmo quando mi ha firmato il suo libro</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;"><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ8UPCUYESVvxPUDk8WnM6zv62MuJro4k0Byre-UKUglmgj4gJZLFnWK8kMze9TgOuOriRbByhuZ13LbNw-SG13NnLv2_Hj8zv3E23c9ryIdUxG0rXcL58wvrgM4evRiBIqIgtVYEEYTmnvQznFx9hyphenhyphenHSaCswaDkVUrQ36k8w0-uj8upVwvz7tTFvgIP8m/s441/2023-05-21_Francesca%20e%20Nico.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="441" data-original-width="362" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ8UPCUYESVvxPUDk8WnM6zv62MuJro4k0Byre-UKUglmgj4gJZLFnWK8kMze9TgOuOriRbByhuZ13LbNw-SG13NnLv2_Hj8zv3E23c9ryIdUxG0rXcL58wvrgM4evRiBIqIgtVYEEYTmnvQznFx9hyphenhyphenHSaCswaDkVUrQ36k8w0-uj8upVwvz7tTFvgIP8m/s320/2023-05-21_Francesca%20e%20Nico.jpg" width="263" /></a></div><i style="color: #2b00fe; font-size: small;"><i>Gattatico -&nbsp;</i>Franceschina e io</i><i style="color: #2b00fe; font-size: small;"><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;"><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNW9dHnJnxP49IDaN5LyxUQzGat39HoauRF2LYmibRtai-ZDtbqpIsbttG3_Y8UDuCKnWPBhbuiVXV2GY8L9QoKPe-Z6grZb0d-v7tCRfmaQdyw66vVEMywz-l17ljWv-4zYtEjNj3ErQE30CAFFrR4i0Vts4MndbLrEWufYuiulamJJckBcCl7dmxqjA3/s1119/2023-05-21_Foto%20Fratelli%20Cervi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="874" data-original-width="1119" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNW9dHnJnxP49IDaN5LyxUQzGat39HoauRF2LYmibRtai-ZDtbqpIsbttG3_Y8UDuCKnWPBhbuiVXV2GY8L9QoKPe-Z6grZb0d-v7tCRfmaQdyw66vVEMywz-l17ljWv-4zYtEjNj3ErQE30CAFFrR4i0Vts4MndbLrEWufYuiulamJJckBcCl7dmxqjA3/s320/2023-05-21_Foto%20Fratelli%20Cervi.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;"><i>Gattatico -&nbsp;</i>La foto storica dei Fratelli Cervi</i></div><p>Ci siamo rivisti qualche mese dopo a Pavana, e anche lì è stato un raduno bellissimo, in cui abbiamo cantato sempre con Angelo (che non finirò mai di ringraziare per aver preparato un pezzo di Lolli apposta per me), Stefano e altri chitarristi con cui non abbiamo avuto occasione di approfondire la conoscenza, in cui ci siamo ritrovati con un piacere enorme direttamente dal newsgroup con Silvia, che ci ha fatto conoscere la sua meravigliosa nipote Matilda, e ricordando con lei e con tutti che il primissimo raduno di gucciniani a Pavana lo facemmo noi. Con Maria abbiamo ritrovato diverse persone che erano anche a Casa Cervi e che ho citato, e ho finalmente avuto il piacere di conoscere dal vivo Paola. Per non parlare del piacere enorme e inaspettato di riabbracciare Adriana, che ho conosciuto ai raduni bertoliani grazie alla mia amica Paola che è sua sorella 😂&nbsp; Poi bellissimo conoscere Cristina, Miriam, Dino, Luisa, Lucia, BettaElisa, MariGuccini, Sigrid e il mitico pavanese Tiziano. Sicuramente c'è qualcuno che ho dimenticato, il quale ovviamente è autorizzato a incazzarsi! 😂</p><p>Ora qualche foto, prima di passare all'ultima parte che state aspettando da un po', ovvero perché siamo passati da guccimatica a guccimistica 😂</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv5RlQPtlU0KKcrn0OeYYCLdXI2j_qTIJIkhJcMYrl4FQoPBjtgPwDlTA6MZYses7COdDuDMUVgzzvODYjhwXvVZRJfoaCVjHkm66ugf_sxX3qRqxZ4K61nYjk4QXnWXNpbm_QULlKEU7tAfhIZwIUgz2s-nn62V9oS7_naHme-7EbKDghdL-GizN50eJL/s635/2023-09-10_Maria%20Silvia%20Lello%20Vittoria%20Matilda%20Nico.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="635" data-original-width="595" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv5RlQPtlU0KKcrn0OeYYCLdXI2j_qTIJIkhJcMYrl4FQoPBjtgPwDlTA6MZYses7COdDuDMUVgzzvODYjhwXvVZRJfoaCVjHkm66ugf_sxX3qRqxZ4K61nYjk4QXnWXNpbm_QULlKEU7tAfhIZwIUgz2s-nn62V9oS7_naHme-7EbKDghdL-GizN50eJL/s320/2023-09-10_Maria%20Silvia%20Lello%20Vittoria%20Matilda%20Nico.jpg" width="300" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Pavana - Maria, Silvia, Lello, Vittoria, Matilda e Nico</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">(chiedo scusa per i due in fondo a sinistra che non ricordo)&nbsp;</i></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHY8JVUGJmn3ajWB1lai_wq8j1zLLUPzZrMxR_YFMLDFJlfCpMpVUVFJvQXzj8szgJMMD_TRqvSlJ3PwInxHcpMWvJC5shhNIGBFCSt1OHtK0IA8oVVPjAD7c-XNzi5md6haVmMPzDPzwZsetdNSyoMdSP95wFYb522bWtjQ2Sc6VUSNZwgqBTkJzHXPwT/s522/2023-09-10_Nico%20Paola.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="517" data-original-width="522" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHY8JVUGJmn3ajWB1lai_wq8j1zLLUPzZrMxR_YFMLDFJlfCpMpVUVFJvQXzj8szgJMMD_TRqvSlJ3PwInxHcpMWvJC5shhNIGBFCSt1OHtK0IA8oVVPjAD7c-XNzi5md6haVmMPzDPzwZsetdNSyoMdSP95wFYb522bWtjQ2Sc6VUSNZwgqBTkJzHXPwT/s320/2023-09-10_Nico%20Paola.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Pavana - Paola a destra e io al centro</i></div><div class="separator" style="clear: both;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">(anche qui chiedo scusa per l'amico di Paola di cui non ricordo il nome)&nbsp;</i></div></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH6IQbpJyuIMWM91As5CW2R5770nU8RYT1-_2Id5FGgDUARj2VaBPcMw6YV_SZUlSf7y9-Cs0hhfC5xvCIzuOO6d4t3Vdc2RHDLKzjmJrTKfGWbOz9XsNQbTcxBcN-OGNNxgspftPX0H5VZr_P0Z1vf7FcSyToCvgSvI_T4QjLgnTCoa8pTZF42MbOcLQO/s1213/2023-09-10_Pavana%20Campo%20di%20basket.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="896" data-original-width="1213" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH6IQbpJyuIMWM91As5CW2R5770nU8RYT1-_2Id5FGgDUARj2VaBPcMw6YV_SZUlSf7y9-Cs0hhfC5xvCIzuOO6d4t3Vdc2RHDLKzjmJrTKfGWbOz9XsNQbTcxBcN-OGNNxgspftPX0H5VZr_P0Z1vf7FcSyToCvgSvI_T4QjLgnTCoa8pTZF42MbOcLQO/s320/2023-09-10_Pavana%20Campo%20di%20basket.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Pavana - Il mitico campo di basket pavanese accanto alla Proloco<br /></i></div></div><div><br /></div>Sta per finire, ce la stiamo facendo 😂 E' arrivato il momento che aspettavate! Perché la guccimatica (la scienza di cui era esperta la newsgrouppara Samma) è diventata guccimistica? Ebbene, non vi faccio aspettare oltre! Nel gruppo Facebook che si chiama Guccini Forever ci sono una serie di rubriche che servono a far conoscere un po' di cose agli amici del gruppo, e a intrattenerli piacevolmente. Ebbene, gli amministratori del gruppo Paolo e Laura mi hanno proposto di curare io una rubrica di intrattenimento con post da inserire ogni sabato, e io ho proposto una rubrica di enigmistica! E' stato bellissimo vederli accettare con entusiasmo la mia proposta! Insieme a me, ho chiamato a collaborare con me alcuni amici enigmistici che operano invece prevalentemente su Instagram, e che si chiamano Lucia, Valeria, Paolo, Alessandra e Sergio. Il loro aiuto è stato preziosissimo finora, perché ogni settimana pubblico un giochino di uno di noi. La mia specialità sono i giochini a tema, per cui trattandosi di Guccini riguardano in qualche modo la sfera gucciniana o cantautorale. Sono stato davvero molto felice di questa cosa, ed è fantastico vedere l'entusiasmo che c'è ogni sabato, con tanti amici che aspettano con impazienza la rubrica! Prima di chiudere con questo post fiume, vi avevo promesso una sorpresa, e quindi beccatevi i tre rebus miei pubblicati finora!<div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKNhdOLaCpqh7dQEPTmRBVf_C4TX_soMaT3fkZNlI-7Eq66g0ogGYkI3WtO3BmdgDnjR1mgS0bSn2qoyFV7APICJSMlhoCwhGOOTLfXZEackWNkSF__XAeTWbUcbnAmeVonr53QbUmFwtqlVeGXM54sMxQ5mfk74I5nfs7PZfiVEU3p9laTyY9AyDcip93/s1070/20240210%20Rebus%20per%20Guccini%20Forever%20(Nico%20@nicochillemi).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="892" data-original-width="1070" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKNhdOLaCpqh7dQEPTmRBVf_C4TX_soMaT3fkZNlI-7Eq66g0ogGYkI3WtO3BmdgDnjR1mgS0bSn2qoyFV7APICJSMlhoCwhGOOTLfXZEackWNkSF__XAeTWbUcbnAmeVonr53QbUmFwtqlVeGXM54sMxQ5mfk74I5nfs7PZfiVEU3p9laTyY9AyDcip93/s320/20240210%20Rebus%20per%20Guccini%20Forever%20(Nico%20@nicochillemi).jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;"><i>Primo mio rebus a tema, pubblicato in Guccini Forever sabato 10 febbraio 2024</i></span></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgvr8Y76weS5knsv9Z7UxVWT0CrBnPRC58a2Q6blEwEPT4de54btNM2aVZiWBUwOq7i52MMLAlNR5Tk1JBIvVm53LqV0S3odqgljCzCtchoKxj_mZ4XMB7N4jOEQKH0BERCXccRHKjU7QJqYius9uFmMPfNYAFdaoGX-bqmVR1CsGe9PueSIJ62u_30Gy9/s1234/20240316%20Rebus%20per%20Guccini%20Forever%20(Nico%20@nicochillemi).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1026" data-original-width="1234" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgvr8Y76weS5knsv9Z7UxVWT0CrBnPRC58a2Q6blEwEPT4de54btNM2aVZiWBUwOq7i52MMLAlNR5Tk1JBIvVm53LqV0S3odqgljCzCtchoKxj_mZ4XMB7N4jOEQKH0BERCXccRHKjU7QJqYius9uFmMPfNYAFdaoGX-bqmVR1CsGe9PueSIJ62u_30Gy9/s320/20240316%20Rebus%20per%20Guccini%20Forever%20(Nico%20@nicochillemi).jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Secondo mio rebus a tema, pubblicato in Guccini Forever sabato 16 marzo 2024</i></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9y2_BMYU8ZTJdbqJ_0CSONrylLM6jenP5TFRP4wzYQHBU4sQg1CvJ3y_E9BgYM5rwamuIGdDFioTnmEI0gSIMvKu_TkWcNn8LiPLwdHzTaKTSheoXwCRwKGLqC4n2ORoEgrLil0JQynYzt-fzgEDhgCGjzmBjaVc7on8mj6gTJUSX_k86Lyzh29zTKMYY/s700/20240504%20Rebus%20per%20Guccini%20Forever%20(Nico%20@nicochillemi).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="590" data-original-width="700" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9y2_BMYU8ZTJdbqJ_0CSONrylLM6jenP5TFRP4wzYQHBU4sQg1CvJ3y_E9BgYM5rwamuIGdDFioTnmEI0gSIMvKu_TkWcNn8LiPLwdHzTaKTSheoXwCRwKGLqC4n2ORoEgrLil0JQynYzt-fzgEDhgCGjzmBjaVc7on8mj6gTJUSX_k86Lyzh29zTKMYY/s320/20240504%20Rebus%20per%20Guccini%20Forever%20(Nico%20@nicochillemi).jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Terzo mio rebus a tema, pubblicato in Guccini Forever sabato 4 maggio 2024</i></div><br /><div>Da quando è iniziata la rubrica, il turno del mio giochino è stato ogni mese e mezzo circa, e quindi finora ne ho pubblicati tre. Una settimana ho dovuto saltare per via dell'operazione al naso dell'11 aprile 2024, di cui molti di voi sapete. Ho finito!! Siete ancora seduti? Un abbraccio dei miei a tutti (come scrivo sempre quando pubblico un giochino) 💓</div><div>Nico<div><br /></div><div><br /><p><br /></p></div></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]15tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-55629738209715761192024-04-05T19:57:00.032+02:002024-05-23T15:09:29.663+02:00Quelli del newsgroup fra guccimatica e amicizia<p>Come promesso alcuni giorni fa a <a href="https://alligatore.blogspot.com/">Diego l'Alligatore</a>, parto con il primo, che era mezzo pronto da diversi mesi, di questi due post gucciniani,&nbsp; che rappresentano due periodi della mia vita separati semplicemente dalle due modalità offerte dalla rete, una per noi <i>boomer</i>, ovvero i newsgroup e l'altra per i più giovani (eheheh ma non tanto direi 😂), ovvero Facebook 😊</p><p>Già lo so che mi dimenticherò di citare qualcuno, i ricordi e gli amici sono tanti, e mi scuso in partenza con chi avrò dimenticato! Però vi avviso che il post sarà modificabile sempre, per cui se qualcuno si accorge di non essere stato citato è autorizzato a incazzarsi e a pretendere di essere aggiunto&nbsp;😂 In ogni caso cercherò di citare almeno gli amici con cui in qualche modo sono ancora in contatto.</p><p>Ogni newsgroup, come ho già scritto in <a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2023/01/quando-riccardo-mi-invito-giocare-con-i.html">questo post</a>, era un gruppo di rete virtuale, che ha preceduto l'avvento dei social, popolato da persone che discutevano su questo luogo virtuale&nbsp;&nbsp;(ma alla fine neanche tanto) postando sul tema a cui il newsgroup specifico era dedicato! Il nome dei newsgroup italiani iniziavano in genere quasi sempre con IT, e la maggior parte di loro era dedicata ai fan di un personaggio specifico. Dal titolo già avrete intuito che per me "quelli del newsgroup" erano quelle persone, di cui poi diversi sono diventati amici, che facevano parte del gruppo dedicato a Francesco Guccini, uno dei più attivi all'epoca, chiamato appunto <b>it.fan.guccini</b>&nbsp;alla fine del secolo scorso per poi, tanto per fare una citazione, nei primi anni del secolo è stato rinominato in&nbsp;<b>it.fan.musica.guccini</b>. Ricordo ancora che in molti ci incazzammo pure per questa decisione da parte dei responsabili del newsgroup 😂 Era come se ci sentissimo defraudati di qualcosa che ci apparteneva!</p><p>La prima foto con cui voglio iniziare è molto rappresentativa, in cui molti di noi eravamo a Pavana in una delle foto storiche con il maestrone!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCvZtA6aryhbTYX1Q-a07VviPS2QbU-ATrM0Of3LzDNcfehBUbAPSZIwNSiXSPwGMMwPryPJ2KxS1KsSe3gUc9FzIpoUKzCLaUjUC7YOmo4_y2m4SNNdca908u2KQ6Vf87bfw5aXiWNGJ675UkM9e0FQgV7qUUxmzAyc8qt2oeJd0FztqvPER63zHLHY57/s604/2003%20amici%20a%20pavana.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="398" data-original-width="604" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCvZtA6aryhbTYX1Q-a07VviPS2QbU-ATrM0Of3LzDNcfehBUbAPSZIwNSiXSPwGMMwPryPJ2KxS1KsSe3gUc9FzIpoUKzCLaUjUC7YOmo4_y2m4SNNdca908u2KQ6Vf87bfw5aXiWNGJ675UkM9e0FQgV7qUUxmzAyc8qt2oeJd0FztqvPER63zHLHY57/w422-h278/2003%20amici%20a%20pavana.jpg" width="422" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>A Pavana con il maestrone</i></span></div><p>Mi ero sposato con Maria da poco, per cui poteva essere da luglio 2003 in poi, in occasione della presentazione di un libro. Da sinistra si riconoscono Federico, Valentina, uno dei due che purtroppo non ricordo 😟, Luca, Ada, Massimiliano, Guccini, Maria, Giuliano, l'altra dei due che purtroppo non ricordo 😟, io e la ragazza che si firmava stellarossa.</p><p>A Pavana per la prima volta invece ci andammo nel 1999, quando conobbi il mio amico del cuore e testimone di nozze Massimo, di cui successivamente siamo stati testimoni Maria e io quando si sono sposati lui e l'altra nostra fantastica amica Maila, la grandissima Silvia, Simone e altri con cui non sono più in contatto fra cui Lorenzo che si firmava Eskimo, e Stefano detto "il Ciofanskj", che ovviamente ha <a href="https://rispieghiamoguccini.blogspot.com/">un blog su Guccini</a> che purtroppo non sta aggiornamdo da tempo! Di entrambi mi dispiace tanto di aver perso le tracce. Lì ci fu una storia spettacolare, rubammo il cartello stradale di Pavana e ce lo portammo appresso, Silvia e Riccardo furono i mattatori principali. Chissà dove è finito quel cartello!!! In <a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2023/01/quando-riccardo-mi-invito-giocare-con-i.html">questo vecchio post</a>&nbsp;già raccontai di uno dei raduni storici del newsgroup, a Verghereto nelle montagne fra Emilia e Marche, e nel post misi anche una foto appunto col famoso cartello di Pavana, che vi riallego qui per ricordare altri amici storici!</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjB3flqJApZBRPMy1JUoeox9JanLNtGtXlaurY3j8x38O69bFYS46FN_te9epsAK_JWbZHysGlHVL1E1GhD3K8pt7EEXWxR5jXQ4F_LOITYxIbHZrzuojA_G-tzwyIh06LGDgNTDbVXRmIgtwqToPsH7kPkiyPaRsGGajC0DmyCPWtC-a0eNCJFZ4hcl6k3" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="258" data-original-width="320" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjB3flqJApZBRPMy1JUoeox9JanLNtGtXlaurY3j8x38O69bFYS46FN_te9epsAK_JWbZHysGlHVL1E1GhD3K8pt7EEXWxR5jXQ4F_LOITYxIbHZrzuojA_G-tzwyIh06LGDgNTDbVXRmIgtwqToPsH7kPkiyPaRsGGajC0DmyCPWtC-a0eNCJFZ4hcl6k3=w371-h299" width="371" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: red; font-size: small;">A Verghereto con altri amici</i></div><p>Qui come vi dicevo eravamo a Verghereto col famoso cartello di Pavana, le date erano più o meno le stesse di prima. Da sinistra si riconoscono Paola ex di Riccardo, la mia amica del cuore Paola, sotto c'è Sara, Maria e io che teniamo il cartello, sotto c'è l'unico di cui non ricordo il nome 😟 e c'è la mia amica e testimone di nozze Ada, accanto a me ci sono Paolo, Simona e Riccardo.</p><p>Nel newsgroup si discuteva di tutto, di musica, di politica, di amicizia, si facevano giochini con le parole, riscritture di canzoni in chiave goliardica, il tutto quasi sempre ispirandosi a qualcosa che aveva a che fare con Guccini! E infine come dimenticare il mio <a href="https://guccinifanclub.wordpress.com/2011/11/11/gucciverba/">Gucciverba</a> 😍 E poi c'erano anche i famosi fuori tema, che venivano chiamati OT (Out of Topic), dove Guccini non c'entrava nulla. A proposito di politica, ricordo ancora un thread in cui io e Silvia fummo i principali protagonisti, scritto subito dopo che venne giustiziato in Virginia da innocente il povero Rocco Barnabei. Un rompiscatole che si firmava WakkoWarner continuava a dire che se lo meritava, e si dichiarava favorevole alla pena di morte! Ma per fortuna Silvia, io e gli altri lo abbiamo messo al suo posto 😡 Nel titolo ho citato una parola inventata da noi, ovvero guccimatica, legata indissolubilmente a un'altra mia carissima amica torinese, che poi è la prima persona del newsgroup che ho conosciuto proprio in occasione di uno dei miei viaggi di lavoro nel capoluogo piemontese! Sto parlando di Samma, che negli anni successivi ho visto spesso a Torino. Ecco, nel newsgroup qualunque curiosità o domanda sconosciuta venisse fuori su Guccini, Samma la sapeva! E da qui la nascita di una nuova materia, la guccimatica, di cui Samma era decisamente la più esperta! Samma fa tuttora parte di un gruppetto di amici con cui ci continuiamo a sentire, e che sono Fulvia, Alessandro che si firmava Lindebergh, Antonella a cui piace firmarsi Johnny per un motivo a cui tutti noi del gruppetto siamo affezionati, e Paolo. Inoltre Samma è anche l’autrice del famoso striscione “Quelli del newsgroup”, da cui ho tratto la prima parte del titolo del post, portato dalla stessa Samma a un concerto del maestrone e notato dallo stesso Guccini che durante il concerto disse a un certo punto di voler parlare con <i>quelli del newsgroup</i> 😍</p><p>Per ricordare altri amici voglio mettere un piccolo collage di foto, risalenti a un altro raduno importante che facemmo per l'occasione subito dopo il nostro matrimonio.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbZQ61D9SEUN6FAK0U8ft9lz0AO42te98xAxN_9eQcnjS0Y-I_HJ9nOGOxCgzxjtbek7V3LkWrXbcL3gpaVg2C-D8eAuVm2v1WmfGrZvWa33o_prTZf7Yc862snfVRrKzNKnnltXVRXGI7qRtfum0psgvVnqv0fiFnbKtRcthowz4SVeOyJwDIz1kFoBnp/s718/2023%20collage%20Mercatale.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="716" data-original-width="718" height="379" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbZQ61D9SEUN6FAK0U8ft9lz0AO42te98xAxN_9eQcnjS0Y-I_HJ9nOGOxCgzxjtbek7V3LkWrXbcL3gpaVg2C-D8eAuVm2v1WmfGrZvWa33o_prTZf7Yc862snfVRrKzNKnnltXVRXGI7qRtfum0psgvVnqv0fiFnbKtRcthowz4SVeOyJwDIz1kFoBnp/w380-h379/2023%20collage%20Mercatale.jpg" width="380" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: red; font-size: small;">A Mercatale val di Pesa con gli amici venuti apposta per noi</i></div><p>Eravamo a Mercatale val di Pesa, il paese in cui era parroco Fulvio, che è la persona che ci aveva sposato da poco a Napoli. Vediamo i nomi di tutti gli amici presenti nel collage. Non potevo non iniziare con la nostra Patrizia, l'amica a cui sicuramente più di tutti io e Maria dobbiamo il fatto di esserci sposati, perché ci ha aiutato a superare tutti i dubbi. Patrizia è nella prima foto in alto a sinistra, ed è mancata improvvisamente una decina di anni fa. La sua mancanza si sente ancora oggi! 💔 Nella seconda foto ci siamo Maria e io in fervida discussione 😅 Nella terza Maria con due nostri amici del cuore, Anna e Roberto! Continuiamo con l'ordine di fila e di posizione nel collage. Seconda fila con Maurizio e Federico, con cui abbiamo condiviso tanto insieme a Patrizia qui a Roma, poi i carissimi Elena e Antonello seguiti dai carissimi Andrea e Margherita, fila dopo Ada e l'altro grande mio amico Franco, poi Eleonora, Riccardo e Luca, successivamente Fulvio con Mariangela e Antonella. Chiudono in ultima fila Gabriele e Laura (sono in contatto con Gabriele e mi dispiace aver perso i contatti con maestra Laura), Simone l'arbitro di basket e, per chiudere, le due "mascotte" di allora, ormai già grandi, ovvero Giovanni figlio di Anna e l'altro bimbo figlio di Luca di cui purtroppo non ricordo il nome.</p><p>Un altro tipo di raduno che si faceva spesso era trovarsi a pranzo o a cena per quelle che chiamavamo "piole", dove spesso c’erano anche “infiltrati” (si fa per dire) deandreiani 😉 Erano incontri di mezza giornata, ma che rimarranno per sempre impressi nella memoria. A queste piole hanno partecipato vari altri amici newsgrouppari con cui sono ancora in contatto. Mi va di ricordare quelle di Milano, che si tenevano nella trattoria ben conosciuta in questo blog, ovvero la Trattoria toscana da Aldo, di cui ho parlato spesso anche per l'amicizia che mi ha legato a Luciano, mancato due anni fa e a cui ho dedicato <a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2022/02/ma-che-mi-combini-amico-mio.html">questo post</a>, e suo fratello Alberto.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2jKXsvlIKEZNTVbDyqoysD5eijjooiH_T6SvjUe5iGzTIvd9G6lzFhbWyIL53ZS_y3tNA5UmBTOqlV2H3eE_EMR-ttjs_ll-LRZfRicoziY60PDUNKpK7rsJGUOhHeoYdI4GarEX-gOdsE22OVm_4PxAhzBPIpmPStSMQC84yIptVI_BGImDpQxYqKDFX/s641/2000%20Piola%20Milano.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="641" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2jKXsvlIKEZNTVbDyqoysD5eijjooiH_T6SvjUe5iGzTIvd9G6lzFhbWyIL53ZS_y3tNA5UmBTOqlV2H3eE_EMR-ttjs_ll-LRZfRicoziY60PDUNKpK7rsJGUOhHeoYdI4GarEX-gOdsE22OVm_4PxAhzBPIpmPStSMQC84yIptVI_BGImDpQxYqKDFX/w410-h308/2000%20Piola%20Milano.jpg" width="410" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: red; font-size: small;">Piola milanese, pranzo gucciniano</i></div><p>Qui oltre me, Massimo e Ada, sono venuti altri amici del newsgroup. Nella fila di sinistra dal basso si riconoscono Alfo, Ada, Massimo, Maila, Dan che si firmava l’astemio, nella fila di destra dal basso Stano, un ragazzo con cui ho purtroppo perso i contatti e che si firmava redgolpe, e Nina. Qui veniva spesso anche Claudia, che mi piacerebbe rivedere!</p><p>Altri amici che hanno partecipato a varie piole e che non ho ancora citato sono Raffy, Antonio che si firmava Red, Claudia, Barbara, Enrica, Paola, Ezio, Ernesto, Cinzia, Michele, Francesco, Andrea, Paola, Giampaolo fratello della nostra Patrizia, Claudia, Sarah, Stefania, Antonella, Marco, Vittorio, Ermes, Anna, Arturo e anche il grande spagnolo gucciniano Sergio che parla benissimo italiano…poi ci sono i deandreiani Alessio, Giorgio, Lucia, Corrado, Giuliano, Silvano, Valeria, Gianpiero, Davide, e...come dicevo all'inizio, sicuramente ho dimenticato qualcuno in questo post. Chiudo con tutti i luoghi che mi ricordo, e già sono tanti, che hanno ospitato raduni e piole: Roma, Milano, Firenze, Isola d'Elba, Torino, Bologna, Modena, Verghereto, Buti, Barigazzo, Cantù, Frosinone (lì ci ospitava il compianto Franco Bianchi 💔 nella sua Cantina del Mediterraneo). Livorno, Genova, Camogli, Asti, Roddino, Napoli, e tante altre bellissime ma che non mi vengono in mente! A Napoli c'era anche un'amica dolcissima che voglio ricordare, professoressa d'inglese, Donatella, mancata anche lei purtoppo giovanissima e che ha lasciato un vuoto incolmabile! 💔</p><p>Grazie di essere arrivati alla fine, pure io sono sfinito! 😂 Belli davvero i newsgroup, ve lo assicuro, anche se il loro tempo purtroppo è finito ❤️</p>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]18tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-63304522340984397222024-03-15T19:57:00.000+01:002024-03-15T19:57:17.476+01:00Thailandia conosciuta, ma anche da scoprire (Le 3 escursioni)<p>Eccomi qua, come scrivevo nel post precedente, per le 3 escursioni che abbiamo fatto è meglio scrivere un post a parte 😊</p><p>Prima di parlare delle tre escursioni però, grazie a Pia che mi ha ispirato voglio dedicare l'inizio del post alle visite ai vari Buddha, che in quanto a arte meritano assolutamente considerazione! Il primo tempio visitato è quello di Suwan Kuha nella provincia di Phuket, dove c’è l’imponente Buddha sdraiato che vedete nella foto qui sotto.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkoXj8SgOP4Te98JlR6SbW6AbUS56seqEOBU5gxZuRQdU-mqpZ-CmoNBCKzcYQXqreAQCBV-l-BNizcGUQuSFlA2VMZ2jtVt1e77HiQVbH9mPvfGoHW-3vZ0FWhnFndCv8bRcmf4OrnTYqWQX6rOHfNbAWoHHK3OREycW7JRpX5ky2h0qo2jG9zbZ9KmkO/s800/2024%20Thailandia%20Buddha%20sdraiato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="575" data-original-width="800" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkoXj8SgOP4Te98JlR6SbW6AbUS56seqEOBU5gxZuRQdU-mqpZ-CmoNBCKzcYQXqreAQCBV-l-BNizcGUQuSFlA2VMZ2jtVt1e77HiQVbH9mPvfGoHW-3vZ0FWhnFndCv8bRcmf4OrnTYqWQX6rOHfNbAWoHHK3OREycW7JRpX5ky2h0qo2jG9zbZ9KmkO/s320/2024%20Thailandia%20Buddha%20sdraiato.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Tempio di Suwan Kuha</i></div><p>Salendo i quasi 200 scalini dentro il tempio si raggiunge un piccolo luogo aperto, dove imperversano una marea di scimmie che fanno un casino incredibile, rubando di tutto 😂 Gli altri tre templi successivi li abbiamo visti nell’isola di Koh Samui, e dobbiamo ringraziare ancora una volta Tony per averceli fatti vedere scarrozzandoci con la sua macchina e averci dedicato tantissimo del suo tempo. Il primo dei tre si chiama Wat Namtok Hin Lat e sta in un piccolo parco che ospita anche le cascate di Na Muang.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTm6v6uVXnobtzpALb8f2xICn6mVfS9Sck5HAuRbm4TG3MKToT2MY0PLwSfdU_CzQfeVqLFvgLTNKGsIlja_DIgNa8cnk7e6ZFWsESwoZ77zIcSoNUq9Hn6lic9oKFy_ph9-m-vfLKoyGzfUqwVjtFf4qYZ6UbZK5qrRNV84Ti4J-Q53-f5eTcjAvTaldu/s800/2024%20Thailandia%20Wat%20Namtok%20Hin%20Lat.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="590" data-original-width="800" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTm6v6uVXnobtzpALb8f2xICn6mVfS9Sck5HAuRbm4TG3MKToT2MY0PLwSfdU_CzQfeVqLFvgLTNKGsIlja_DIgNa8cnk7e6ZFWsESwoZ77zIcSoNUq9Hn6lic9oKFy_ph9-m-vfLKoyGzfUqwVjtFf4qYZ6UbZK5qrRNV84Ti4J-Q53-f5eTcjAvTaldu/s320/2024%20Thailandia%20Wat%20Namtok%20Hin%20Lat.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Tempio di Namtok Hin Lat a Koh Samui</i></div><p>La foto qui sopra mi ha fatto inevitabilmente pensare a questi versi, molto attuali purtroppo e opportunamente corretti (😅):&nbsp;<i>Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come “Buddha” nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio</i>! Il secondo dei tre sta invece nella costa sud est e si chiama Wat Sila Ngu Temple, dove ci sono Buddha dappertutto, sia dentro il tempio dove per entrare ci si deve togliere le scarpe, sia fuori!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6Y-xnrIk_cwmTtiCe_-GbAU69U1twCh_nh1TEjXKCWjG6p2uQApJjynewoe0Lhvmbnzw3SYa46xJI0GhpkpszbzRxfOb72HpDggC7_jhfz252N54f2Lif6uhrAt1yGJUzyG7ngTw0O29v6-DucSbcurSI4encLRyNTlSDobSrWfYFSMPYUbt8jYvDcjMF/s800/2024%20Thailandia%20Wat%20Sila%20Ngu.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="373" data-original-width="800" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6Y-xnrIk_cwmTtiCe_-GbAU69U1twCh_nh1TEjXKCWjG6p2uQApJjynewoe0Lhvmbnzw3SYa46xJI0GhpkpszbzRxfOb72HpDggC7_jhfz252N54f2Lif6uhrAt1yGJUzyG7ngTw0O29v6-DucSbcurSI4encLRyNTlSDobSrWfYFSMPYUbt8jYvDcjMF/w414-h193/2024%20Thailandia%20Wat%20Sila%20Ngu.jpg" width="414" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Tempio di Sila Ngu a Koh Samui</i></div><p>L’ultimo tempio visitato a Koh Samui si chiama tempio del Big Buddha (Wat Phra Yai Temple), nella costa nord vicino all’aeroporto, ed è un tempio tutto esterno, con un Buddha enorme che si raggiunge mediante i soliti circa 200 scalini e che che domina il bellissimo panorama.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYCiL2opgCHibqK0mpK9XYvAva7dbOIZbQTUBHfC2D_jJqCONWWJPY5XxnwJyfgVHjFjbAfYwrQNTgY6ZQ3OphPowodbV4wYbYz2CbKT_MF12RPuulvl7tkInQuDLPfOI2DaMoQVNzFKzBNLD2_dVCu2k1-52hDtIYgU7ES2r3aJ7A17_hqhQNHVrbN0f9/s837/2024%20Thailandia%20Phra%20Yai%20Temple.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="837" data-original-width="576" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYCiL2opgCHibqK0mpK9XYvAva7dbOIZbQTUBHfC2D_jJqCONWWJPY5XxnwJyfgVHjFjbAfYwrQNTgY6ZQ3OphPowodbV4wYbYz2CbKT_MF12RPuulvl7tkInQuDLPfOI2DaMoQVNzFKzBNLD2_dVCu2k1-52hDtIYgU7ES2r3aJ7A17_hqhQNHVrbN0f9/s320/2024%20Thailandia%20Phra%20Yai%20Temple.jpg" width="220" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Tempio del Big Buddha a Koh Samui</i></div><p>E ora torniamo alle escursioni. Parto dalla seconda, quella fatta da Koh Samui, poi capirete il perché! Maria, io e Tony avevamo appuntamento a inizio mattinata con il nostro skipper, Suni (si pronuncia Sunì), che ci ha portato con la sua barca. La destinazione era l'isoletta, a sud di Koh Samui, di Ko Mat Sum, detta anche l'isola dei maialini! Non è uno scherzo, il motivo è che nell'isoletta vi girano indisturbati parecchi maianini neri, che fanno anche amicizia con i numerosi turisti che affollano l'isoletta. Ma cominciamo dall'inizio! C'era un mare mosso da fa fare impressione, e la barca pur non essendo piccolissima non era così grande. E così si sballonzolava a destra e a manca! Maria era dietro coperta dal tetto, ma Tony e io eravamo dritti dritti pronti a prendere tutta l'acqua possibile mentre, come si dice a Napoli, si faceva "e chist e chist", che sta per di qua e di là 😂</p><p>Nonostante tutta l'acqua che abbiamo preso io e Tony, tanto da avere all'arrivo maglietta e pantaloncini inzuppati, ci siamo fatti una marea di risate (soprattutto la fetentona di Maria ahahah) perché all’arrivo di ogni onda alta con relativo sballottamento, Suni urlava "Yahoooooooooo", e noi giù a ridere!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgklfJKfS1NdKou8Cdql7IKRSljZp8lZumsuPLSYXgBXZ3Jh0e5SVJmwMIAkwpUdVALPEFnc7CabJFXVbM2Kez8B3x-eJBEvIqASHY_QMhrlFqKcjkxvc-CF5YGfA1kmJsG-vTqWI9YEi4yW1mLOnFyz0BF9bmsBJw0bvDoJTzN7pXRw0Db_xQ4UkazmsVO/s800/2024%20Thailandia%20escursione%20maialini.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="565" data-original-width="800" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgklfJKfS1NdKou8Cdql7IKRSljZp8lZumsuPLSYXgBXZ3Jh0e5SVJmwMIAkwpUdVALPEFnc7CabJFXVbM2Kez8B3x-eJBEvIqASHY_QMhrlFqKcjkxvc-CF5YGfA1kmJsG-vTqWI9YEi4yW1mLOnFyz0BF9bmsBJw0bvDoJTzN7pXRw0Db_xQ4UkazmsVO/s320/2024%20Thailandia%20escursione%20maialini.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;"><i>Ko Mat Sum, l'isola dei maialini</i></span></div><div><br /></div>Come si può vedere, la spiaggia era tutta così, e questo è niente! 😊 E come vedete qui sotto il bagno che ci siamo fatti è stato spettacolare!<div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirrXGlPugXL6GZUNQeG-4Z9VsiV01YNMfk-EaPACtKPmRcTF6ARTV_WayMf-skTalyJ5HbXQXMVmHq82fAVEuwHBGENdh6117IFSRiOSDHW5q_bqXTqPVzFJ7LGw2ebYKaaEhmF9v5iXYIPtSuNbzaCaR-OWofv0u9U2SheQYFsPKapFfky1vGTGgMJLVG/s882/2024%20Thailandia%20bagno%20isola%20maialini.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="882" data-original-width="664" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirrXGlPugXL6GZUNQeG-4Z9VsiV01YNMfk-EaPACtKPmRcTF6ARTV_WayMf-skTalyJ5HbXQXMVmHq82fAVEuwHBGENdh6117IFSRiOSDHW5q_bqXTqPVzFJ7LGw2ebYKaaEhmF9v5iXYIPtSuNbzaCaR-OWofv0u9U2SheQYFsPKapFfky1vGTGgMJLVG/s320/2024%20Thailandia%20bagno%20isola%20maialini.jpg" width="241" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Bagno all'isola dei maialini</i></div><br /><div>E adesso possiamo passare alla prima e alla terza escursione! C'è un motivo per cui le ho tenute per ultime insieme! Abbiamo infatti avuto nel nostro giretto thailandese anche due momenti di cinema 😊</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1lUoDM5vRRW3Zh4gojqLQib401t2vvdaTd5f_c6cRWafkUnOgcBUjQSyDYksqrhyx39qcGKunqacZUDVGmqlC4PhNRl_mCsAURwcD4ZyRAUXSGIbKDAAqjnUHah4RL_APVFT7uXAIYX578JiLni60r68UkaVdntHiJs7DkMC-t_oYw0ETx6L8wMpXxPZm/s731/2024%20Thailandia%20escursioni%20cinema.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="363" data-original-width="731" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1lUoDM5vRRW3Zh4gojqLQib401t2vvdaTd5f_c6cRWafkUnOgcBUjQSyDYksqrhyx39qcGKunqacZUDVGmqlC4PhNRl_mCsAURwcD4ZyRAUXSGIbKDAAqjnUHah4RL_APVFT7uXAIYX578JiLni60r68UkaVdntHiJs7DkMC-t_oYw0ETx6L8wMpXxPZm/w441-h219/2024%20Thailandia%20escursioni%20cinema.jpg" width="441" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Noi e il cinema in Thailandia</i></div><br /><div>La prima foto si riferisce alla prima delle tre escursioni, ed eravamo sulla famosa spiaggia dell’isola di Khao Ping Kan, con vista sul piccolo isolotto di Koh Tapu, che come potete leggere è conosciuta come James Bond Island, proprio perché vi è stato ambientato l’episodio “<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Agente_007_-_L%27uomo_dalla_pistola_d%27oro">L’uomo dalla pistola d’oro</a>” (The man with the golden gun), che risale nientemeno che al 1974, con un ottimo James Bond interpretato da Roger Moore (molti non saranno d'accordo, ma io lo preverisco nettamente a Connery), insieme al bravissimo Christopher Lee! La seconda foto invece si riferisce alla terza delle tre escursioni nelle isole Phi Phi, ed eravamo sull’altra famosa spiaggia di Maya Bay dell’isola di Ko Phi Phi Leh, dove è stato ambientato il film “<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/The_Beach">The Beach</a>”, uscito nel 2000 e interpretato da Leonardo DiCaprio. Qui sotto ci sono due foto panoramiche delle due spiagge!</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaluAUUc6TxE1gKgHs76z5ZeU0QPTuIGy0Gs85fVFthjOz8Z2Y1qL44nj8P6cBS3YQsCQdls01cdIdKVfU3sobMBdXQj4k-o-rXjyJEniqGIiZ5CK_U_cvDHP1dBYFwclbhrmEcB-izgHdQnrDPPOEAZ7Q5X9y4mU7YtKXuSgZF9BK-pLe1Y2lqEMLGACX/s800/2024%20Thailandia%20panoramiche%20spiagge%20cinema.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="632" data-original-width="800" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaluAUUc6TxE1gKgHs76z5ZeU0QPTuIGy0Gs85fVFthjOz8Z2Y1qL44nj8P6cBS3YQsCQdls01cdIdKVfU3sobMBdXQj4k-o-rXjyJEniqGIiZ5CK_U_cvDHP1dBYFwclbhrmEcB-izgHdQnrDPPOEAZ7Q5X9y4mU7YtKXuSgZF9BK-pLe1Y2lqEMLGACX/s320/2024%20Thailandia%20panoramiche%20spiagge%20cinema.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Panoramiche spiagge cinema</i></div><div><i style="color: #2b00fe; font-size: small;"><br /></i></div><div>Degno di nota il giretto in canoa fra una grotta e l’altra nella prima escursione, in cui Maria e io abbiamo dovuto prendere una canoa a testa perché una sola non ci portava entrambi. 😂 I due skipper ci hanno poi premiato con la foto successiva a sigillo del nostro amore 🥰 Da notare come hanno tagliato la foglia per farci lo scatto 😍</div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpXGkAjEzsFKhI63oHbJOJfJzX83yQFQ8g-AmIwt7JFGrSCA6vEcpuh5-pX0WE_Hm-ACaEjd8VhRqnTp7ASqqSv3Pewr2bUf8euDwIlhOilZRhSy6oEYMzFe35IntTs5u8BpMWFki7pJVX1X9c6heZiqo7EMOxX8B6BUkjJ-YKgMMYmjK8MCZXpJ0vx6sl/s445/2024%20Thailandia%20foto%20romantica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="408" data-original-width="445" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpXGkAjEzsFKhI63oHbJOJfJzX83yQFQ8g-AmIwt7JFGrSCA6vEcpuh5-pX0WE_Hm-ACaEjd8VhRqnTp7ASqqSv3Pewr2bUf8euDwIlhOilZRhSy6oEYMzFe35IntTs5u8BpMWFki7pJVX1X9c6heZiqo7EMOxX8B6BUkjJ-YKgMMYmjK8MCZXpJ0vx6sl/s320/2024%20Thailandia%20foto%20romantica.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #2b00fe; font-size: small;">Noi in posa romantica</i></div><div><br /></div><div>Nella terza escursione invece un bellissimo bagno rilassante in un’acqua che ci ha ricordato molto Bahamas, Polinesia e Maldive, in un’isolotto che si chiama Bamboo Island che si trova a nord delle Phi Phi 😍 Non potevo non chiudere il post con un nostro “selfie nell’acqua” per dare un’idea/immagine di questo mare 💙</div></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ3qKoL5iXOpATX9EJoINfloMISurFBgjGZhWZWtPtY09skUEkYcnoUZ8e6y-jcGe1QIIteghprov7KHHed-1p42mbMAGSoK71_dV_pPyi0zF8mYUksE-oUCBM0UkDkf9nkA77QsQa4uIzgztPr2EzNbdQ7AdRMMNboG9vsS9ivkmOeCwFxuLF3rYrxIHr/s749/2024%20Thailandia%20Selfie%20nell'acqua.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="567" data-original-width="749" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ3qKoL5iXOpATX9EJoINfloMISurFBgjGZhWZWtPtY09skUEkYcnoUZ8e6y-jcGe1QIIteghprov7KHHed-1p42mbMAGSoK71_dV_pPyi0zF8mYUksE-oUCBM0UkDkf9nkA77QsQa4uIzgztPr2EzNbdQ7AdRMMNboG9vsS9ivkmOeCwFxuLF3rYrxIHr/s320/2024%20Thailandia%20Selfie%20nell'acqua.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;"><i>Selfie nell'acqua</i></span></div><br /><div><br /></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]13tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-9604403390121062332024-03-09T20:08:00.009+01:002024-03-11T22:24:05.108+01:00Thailandia conosciuta, ma anche da scoprire<p>Intanto&nbsp;perdonate la mia assenza negli ultimi 6 mesi, dovuta soprattutto a motivi di salute. Non preoccupatevi, non è roba gravissima, ma sono tante cose che è bene tenere sotto controllo, e spero che questi diversi controlli continui che sto facendo possano ridursi presto! Forse ci scriverò un post, per adesso però non me la sento, so che mi capirete!</p><p>Allora! Dopo ben quattro anni, complice malvoluto il Covid 19, dal nostro meraviglioso viaggio a Cuba, Maria e io abbiamo rifatto uno dei nostri viaggi! 💓 Esattamente nel sud della Thailandia, ed era tanto tempo che volevamo farlo! 😍 Il titolo del post non è casuale! Infatti i posti in cui siamo stati sono tre, due altamente turistici (il secondo dei due, terzo come ordine di tempo, molto di più del primo), e il terzo, quello intermedio, tutto da scoprire, visitato grazie a un amico che abita lì e che si è rivelato una persona splendida.&nbsp;</p><p>Ma andiamo con ordine. La prima località visitata è stata <b><i>Khao Lak</i></b>, sulla costa occidentale della Thailandia, posto decisamente turistico, dove siamo stati per circa una settimana, all'insegna di quel completo rilassamento di cui avevamo entrambi davvero tanto bisogno! La seconda località, quella tutta da scoprire, si chiama <b><i>Koh Samui</i></b> ed è un'isola meravigliosa al centro della Thailandia dove siamo stati 5 giorni, con tantissime cose da vedere e da fare, anche se meno conosciuta delle varie Bangkok, Phuket, Pattaya, Krabi, e isole Phi Phi. L'ultima località invece si chiama <b><i>Patong Beach</i></b>, sta sempre sulla costa occidentale vicino a Phuket ed è una delle spiaggie più affollate della Thailandia (prova ne è il traffico pazzesco nelle ore di punta, da non credere), dove ci siamo trattenuti lì 3 giorni!</p><p>A Khao Lak stavamo quasi sempre in hotel, <a href="https://www.tripadvisor.it/Hotel_Review-g297914-d12377363-Reviews-La_Vela_Khao_Lak-Khao_Lak_Takua_Pa_Phang_Nga_Province.html">La Vela</a>, in piena rilassatezza...ma neanche poi tanto, visto che facevamo almeno 3 volte al giorno il chilometro andata e ritorno necessario dalla camera per raggiungere la spiaggia e viceversa! C'era da lottare tutte le mattine dopo colazione per accapparrarsi i posti in spiaggia, visto che la gente andava già dalle 7 del mattino a occuparli con le asciugamani, però ce la siamo cavata anche noi eheh. C'erano parecchi tedeschi con cui abbiamo spesso chiacchierato, con un po' di difficoltà, perché contrariamente a quello che si pensa non è che parlano tutto questo inglese!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkd-SW7veJWLnGaGQ3D8qrAL97PH8WGvd7yHQAYe5rJulmt20e1q5cweaFCVANs61lCe1di7srew7NxeCQeWCUgYBQXv6vZenTPD_fUkzozbj7PuN5uaAb2DEC-HIWnF7x68xtRaeOQvz9byem_TR_pLGLqz968Stzw_17KX-qz7uV8Fj7iEDjJLSMqmf9/s1416/2024%20khao%20lak%20(03).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="643" data-original-width="1416" height="207" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkd-SW7veJWLnGaGQ3D8qrAL97PH8WGvd7yHQAYe5rJulmt20e1q5cweaFCVANs61lCe1di7srew7NxeCQeWCUgYBQXv6vZenTPD_fUkzozbj7PuN5uaAb2DEC-HIWnF7x68xtRaeOQvz9byem_TR_pLGLqz968Stzw_17KX-qz7uV8Fj7iEDjJLSMqmf9/w456-h207/2024%20khao%20lak%20(03).jpg" width="456" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;"><i>Spiaggia di Khao Lak</i></span></div><div><br /></div><div>Questa che vedete era la spiaggia, e c'è da notare anche il cartello giallo 😂 Interessante vedere che la spiaggia col ristorante si chiama Kokulo 😂 e che questa piscina sulla spiaggia è per soli adulti (ahò ma che avete capito? 😂), ovvero che i bambini in teoria erano tenuti a usare un'altra piscina, visto il casino che facevano! Cosa che in pratica non succedeva, si sa che ai bambini piace trasgredire, e per questo motivo nel cartello si scusano per l'inconveniente...con sotto scritto kokulo (come dire “sì sì ci crediamo”)! 😂 Il posto era molto rilassante, nonostante il colore del mare non era di quel celeste che ci aspettavamo, e proprio per questo abbiamo ribattezzato il posto in Torvaiaolak!&nbsp; 😂</div><div><br /></div><div>Passiamo a Koh Samui, che ha sia zone molto turistiche a nord est vicino all'aeroporto, che zone molto tranquille! Per nostra fortuna noi siamo stati in una di quelle molto tranquille! Tutto grazie a quel nostro amico romano che vi dicevo, Tony, che ci ha fatto affittare per 5 giorni una casa vicino alla sua nella parte sud ovest dell'isola! Si usciva di casa, 10 scalini ed eravamo in acqua a farci il bagno! Meraviglioso, e soprattutto acqua più limpida rispetto a Khao Lak.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dx6N4Dud_71FuJkpV7U25T4Y71UvMa2p6qPDgOuapLKpR-NapUifbxs7KIyNXooxX8VF-GncDEkOv8YBwFwkw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;">Spiaggia di Taling Ngam a Koh Samui</span></i></div><div><br /></div><div>Questo è quello che si vedeva, e si godeva, dopo avere sceso i 10 scalini!</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxC_O6efVSyZ9mjFrqtcoDyWKURKifNYiSuI8Lc7W66yW3R5r8SyF7cvk-AC1szU9Jt4oe3S8miEWgBFpwNQA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe><br /><i><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;">Spiaggia di Taling Ngam a Koh Samui</span></i></div><div><br /></div><div>Tony prima di partire ci aveva presentato in questo modo la casa che avremmo affittato, che ovviamente è quella gialla che si vede all'inizio 😍 Ci ha fatto girare tutta l'isola durante i nostri 5 giorni, con templi e posti stupendi, ci preparava sempre la colazione e ci ha fatto conoscere anche una sua amica americana, Pam, che abita proprio sopra di lui ed è pure lei una persona splendida! Cenavamo a casa sua praticamente tutte le sere. Buonissimi la carbonara di Tony e il guacamole di Pam! Grazie davvero a entrambi! 💓</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA2gWUG7-QTJj0Ks4xAS3hxYKvnCPQUvlALzgdwGTjqSti2Wo0X6Ko1mQAu2NCAfUDvx4K1LlB1_mmlP-oUXRVIQ-8oI255bVl6h82j7MNUACBATNyH8kpUv2864GxUktC_EU7QZDGRzVmtb57-mrE7lARFIgaTRKd7LjxQ4bBTacYSrnjmZFsA7CRcCKT/s1219/2024%20kho%20samui%20(02).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="809" data-original-width="1219" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA2gWUG7-QTJj0Ks4xAS3hxYKvnCPQUvlALzgdwGTjqSti2Wo0X6Ko1mQAu2NCAfUDvx4K1LlB1_mmlP-oUXRVIQ-8oI255bVl6h82j7MNUACBATNyH8kpUv2864GxUktC_EU7QZDGRzVmtb57-mrE7lARFIgaTRKd7LjxQ4bBTacYSrnjmZFsA7CRcCKT/s320/2024%20kho%20samui%20(02).jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;">Noi con Pam e Tony...e la vista stupenda</span></i></div><div><br /></div><div>Infine, Koh Samui vanta uno degli aeroporti più belli al mondo! Ne potete vedere qui sotto un brevissimo video fatto da Maria!</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxEElhpz3ApWQniRRYOQ8XClvcUi7MIYWyycHi6V1lsXC8-cQN0oQbFf-CiCVA_bVN_kMAHZChSr_fEUzt5MQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both;"><i><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;">Breve video dell'aeroporto di Koh Samui</span></i></div><div><br style="text-align: left;" /></div></div><div>Passiamo all'ultima delle tre località, ovvero Patong Beach, su cui non ho tantissimo da dire, visto che siamo stati lì solo 2 giorni interi, di cui uno con un’escursione che dopo vi racconto. Come dicevo, la cosa che ci ha sconvolto di più è stato il traffico (quello di Palermo in Johnny Stecchino è niente 😂). La spiaggia è pubblica per legge, quindi nessun hotel la possiede, ed è molto bella, nonostante sia parecchio affollata!</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiToBXezycP-0p21cKmZn4ITMnQ3IDNFPO_v52Hxf-yMjebHStatV3Hn7zgVweFeOQRih700IGdDvhEFkkMcMRVIf550-asF6LOabBYP4iACVA24xs98PI1GvKz7vBhACV0nfveyavf9a0UqOnxXZVTzVJRowJpHHcGqTWMIMFWQYib2dH-qJOOSwAalCHM/s800/2024%20Patong%20beach%20(01).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="644" data-original-width="800" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiToBXezycP-0p21cKmZn4ITMnQ3IDNFPO_v52Hxf-yMjebHStatV3Hn7zgVweFeOQRih700IGdDvhEFkkMcMRVIf550-asF6LOabBYP4iACVA24xs98PI1GvKz7vBhACV0nfveyavf9a0UqOnxXZVTzVJRowJpHHcGqTWMIMFWQYib2dH-qJOOSwAalCHM/s320/2024%20Patong%20beach%20(01).jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both;"><i><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;">Spiaggia di Patong</span></i></div><div><br style="text-align: left;" /></div></div><div>Sopra la bellissima spiaggia di Patong vista dal <a href="https://www.tripadvisor.it/Hotel_Review-g297930-d19819026-Reviews-Four_Points_by_Sheraton_Phuket_Patong_Beach_Resort-Patong_Kathu_Phuket.html">Four Point Sheraton Hotel</a> dove alloggiavamo!</div><div><br /></div><div>E ora la seconda parte del post, ovvero le tre escursioni che abbiamo fatto! Anzi, sapete che faccio? Ci scrivo un secondo post a parte 😅 Questo è già così lungo abbastanza, e avrete già mal di testa! E' vero, sono stato assente per cause di forza maggiore, ma intanto di post ve ne beccate ben due nel giro di pochi giorni 😍&nbsp;</div><br /><div><br /></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]12tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-59415714365547980932023-07-12T19:13:00.006+02:002023-07-13T17:40:19.990+02:00La regina di casa<p>Inizio col dire una cosa che credo non sappia quasi nessuno. Quando ero all'Università ho scritto circa una trentina di canzoni, che pochissimi hanno ascoltato. Dopo averne scritte circa 25 feci un provino alla sede della RCA di Via Nomentana a Roma, e provai pure ad andare a Castrocaro, ma non arrivai in finale! Questo fatto però, invece di spronarmi a insistere come dovrebbe essere, visto che sarebbe stato normale come sarà successo ad altri fare la gavetta con vari tentativi e non basarsi su un unico episodio, per me rappresentò la fine di questo possibile sogno. Dissi fra me e me che non mi sarebbe andato di sbattermi per cercare di entrare in quel mondo, non era da me, e così desistetti definitivamente. Dopo scrissi qualche altra canzone, ma la tenevo sempre solo per me, per i miei fratelli, le mie cugine, la mia fidanzata di allora, e per qualche altro amico, per esempio Gianni, Lina e Emanuele.</p><p>Sì, i miei fratelli Michele, Luigi e Regina, le mie cugine Giusi e Daniela, la mia ragazza di allora Giovanna, la mia cuginetta Nora che non voleva mai staccarsi da me, che mi ascoltava con gli occhi sbarrati e andava in estasi (era troppo piccina per ricordarselo) e qualche amico sono stati i rari ascoltatori delle mie canzoni. A Emanuele chiesi anche consiglio su quale canzone scegliere per Castrocaro. E ora arriviamo alla regina di casa, anche se qualcosa probabilmente avete già intuito. Ad alcune di queste persone dedicai una canzone autobiografica che parlava di loro, ma la cosa che più mi ha rammaricato è che per una di loro purtroppo non riuscii a scriverne nessuna, e quando pensai di farlo ormai era troppo tardi e la mia vena compositoria si era già esaurita. Sì, si tratta proprio della mia sorellina Regina, a cui io e Maria vogliamo un bene immenso e ce ne vuole tantissimo anche lei! 💓 Qui voglio mettere quella che forse è la loro foto più bella in assoluto!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNf83NO1mxdBtFhI7M3amrL9pWRI-LQn8lAhAG8J7569U_fp7vAXyA9iqc-pJlDGSbNmrmpPFKH3piDjP4VQ8_49dmIJGzvAKL6dXdVYUaUbw2guLxVt8G0gHb-irlZHZrLSDmI1LRo9Vdggq3Owmm3mkA209KPEJMIu6o1GqkP0hlYuVkgKiuNI_-up-x/s960/Regina%20e%20Maria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNf83NO1mxdBtFhI7M3amrL9pWRI-LQn8lAhAG8J7569U_fp7vAXyA9iqc-pJlDGSbNmrmpPFKH3piDjP4VQ8_49dmIJGzvAKL6dXdVYUaUbw2guLxVt8G0gHb-irlZHZrLSDmI1LRo9Vdggq3Owmm3mkA209KPEJMIu6o1GqkP0hlYuVkgKiuNI_-up-x/s320/Regina%20e%20Maria.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Regina e Maria</i></span></div><p>E così credo proprio sia arrivato il momento di dedicarle qualcosa. Non scrivere per lei una canzone, che rappresentava il Nico di allora, ma dedicarle un post sul mio blog, che rappresenta invece il Nico di adesso! Un post che non parli di chi condivide la vita con noi, ma solo di noi e dei nostri ricordi, di quello che siamo e di quello che siamo stati!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS4Nt4rMGLnTJ2XujCReA_2ta9gf1eymlqM7Qv3ROujGfyzumVZo-HF8dtnAznBxA70bjAIkY_ushjQR0qqf4WBX8JZNnfanBGBm83l0TUx95u-9ViZ-t7_jpjkM-pHmBTxBA-q8pCovo_r_5spQfCrVPuN3yQpClslx523feVOjGvZMgxYUt-eufHqmGl/s1065/regina%20e%20nico%20(1).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1065" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS4Nt4rMGLnTJ2XujCReA_2ta9gf1eymlqM7Qv3ROujGfyzumVZo-HF8dtnAznBxA70bjAIkY_ushjQR0qqf4WBX8JZNnfanBGBm83l0TUx95u-9ViZ-t7_jpjkM-pHmBTxBA-q8pCovo_r_5spQfCrVPuN3yQpClslx523feVOjGvZMgxYUt-eufHqmGl/s320/regina%20e%20nico%20(1).jpg" width="270" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Regina e io più di...ehm...40 anni fa</i></span>&nbsp;</div><p>In questa bellissima foto di un suo compleanno eravamo piccoli tutti e due 😍 Anche Regina <a href="http://reginachillemi.blogspot.com/">ha un blog</a> su cui scrive poco, ma quando scrive si rimane incantati per tante cose, sia per come sa scrivere bene ma soprattutto per la sensibilità e il grande cuore che traspare da quello che scrive! 💓 Mi piacerebbe tanto che ricominciasse a scrivere un po' qui! Quando era piccolina la chiamavamo appunto la regina di casa, grazie anche a quel nome preso dalla nonna materna, con tre fratelli che le facevano tanti dispetti (non mi sottraggo a questa onta 😅) ma che le volevano molto bene ed erano sempre pronti a difenderla e a farla sentire importante! Anche perché Regina è sempre stata una persona fragile e bisognosa di affetto, una persona che sa piangere e sa commuoversi, ma anche una persona forte e in tante occasioni lo ha dimostrato, per esempio per come si è presa cura di <a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2009/08/papa.html">mio papà</a> e di <a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2015/08/una-lottatrice-come-madre.html">mia mamma</a> prima che ci lasciassero! Anche lei ha dedicato a mamma <a href="http://reginachillemi.blogspot.com/2015/10/ciao-farfalla.html">questo bellissimo post</a> e a papà <a href="http://reginachillemi.blogspot.com/2011/11/ti-voglio-bene-papa.html">quest'altro post splendido</a>!</p><p>Prima di andare avanti ci tengo a mettere qui questa foto, che permette sia a me che a Regina di ricordare due persone a cui entrambi abbiamo voluto un bene immenso, e che non ci sono più 😥 So che le farà piacere quando leggerà! 💓</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKP-Iq3vbQA5xZVV0RyPUkU83eIvsW-ODcah8hvEZPVeiOuxXhFcXgg97ofvNN5w-SutxpZM0jzZm1FIg9e_Ek3fMgDnEq9KDJm6I3SdgyoEeImPrPian2gx16RD5UA_GN0uCifs-eSLlG5ANmqUZtg9wb5l2hAfS5EKGHvjbp5nbhHB8yG0V-gNq01NNd/s1674/Gianni,%20Regina%20e%20Annalisa.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1674" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKP-Iq3vbQA5xZVV0RyPUkU83eIvsW-ODcah8hvEZPVeiOuxXhFcXgg97ofvNN5w-SutxpZM0jzZm1FIg9e_Ek3fMgDnEq9KDJm6I3SdgyoEeImPrPian2gx16RD5UA_GN0uCifs-eSLlG5ANmqUZtg9wb5l2hAfS5EKGHvjbp5nbhHB8yG0V-gNq01NNd/s320/Gianni,%20Regina%20e%20Annalisa.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Gianni, Regina e Annalisa</i></span>&nbsp;</div><div><br /></div>Sì, si tratta&nbsp; proprio del mio amico Gianni, anzi del nostro amico del cuore, che ho citato sopra e a cui ho dedicato <a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2008/08/il-mio-amico-gianni.html">questo post</a>&nbsp;all'apertura del blog, e di Annalisa, mancata purtroppo giovane circa due anni fa, che era la mia compagna in quell'epoca, siamo negli anni '90. Sia Regina che suo marito vollero talmente bene a Annalisa, che la vollero come madrina della loro figlia Asia! 💓 Annalisa era una persona molto buona, proprio quella che si dice davvero una bella persona, ma era molto riservata, cosa che in parte le faceva onore, e in parte la faceva spesso sentire in difficoltà in compagnia delle persone! Ecco, Regina con la sua eterna vitalità, la sua simpatia dirompente e la sua enorme capacità di mettere le persone il più possibile a proprio agio, riusciva a tirare fuori da Annalisa le sue ulteriori qualità più nascoste, e spesso ci ritrovavamo con Regina e Annalisa che facevano battute in continuazione. Fu terribile quando ci lasciammo, ma il ricordo non si cancellerà mai dai nostri cuori 💓<div><br /></div><div>E ora prima di andare avanti con cose positive, con Annalisa riscoprii proprio l'unica nota dolente fra me e Regina, l'unica davvero in cui siamo sempre stati in disaccordo. Sicuramente lei mentre leggerà queste righe lo avrà già intuito 😂 Sì, ahimé, in questo non ci sono riuscito (per fortuna ci sono riuscito con altri, ma ve lo racconto dopo).&nbsp; Ebbene, dicevo che con Annalisa ho riscoperto Claudio Lolli dopo diversi anni. Piaceva molto anche a lei (la gioia quando me lo disse fu immensa) e fu proprio lei ad aver visto l'annuncio di un suo concerto a Pavia! Credo fosse il 1997 e ci andammo, una serata meravigliosa! A Regina, SIGH, Lolli non piace! Nonostante tutti i miei tentativi di farle ascoltare qualcosa, si è sempre rifiutata, lei dice per la voce (sì, come scrisse lui stesso in&nbsp;<i><a href="https://youtu.be/-WQF-MuEq3E">Autobiografia industriale</a></i><span style="font-style: italic;">, </span>"una voce piena di ragni, di granchi, di rane e altre cose un po' strane" 😅), e non è servito il fatto che Lolli sia come me e lei uno dei cantautori più di sinistra di sempre! ✊</div><div><br /></div><div>Per il resto della nostra vita cantautorale non mi posso certo lamentare 😂😂😂&nbsp; Per esempio Regina dice di essere cresciuta con me a pane e Guccini, e questo mi gratifica e mi onora in modo incredibile! Le dedico qui tre canzoni importanti!</div><div><br /></div><div>La prima è <i>Inutile</i>, canzone che abbiamo cantato e suonato insieme tantissime volte, anche con gli altri miei fratelli!</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Om_oAGJ_NpU" width="320" youtube-src-id="Om_oAGJ_NpU"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Inutile (Francesco Guccini)</span></i></div><div><br /></div>La seconda non può mancare, soprattutto in questi ultimi 15 anni, perché ci fa pensare a tutto il bene che abbiamo voluto al nostro dolcissimo papà. Ovviamente si tratta di <i>Van Loon</i>, che adoriamo con tutti noi stessi!<div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/viiEsczgZ3A" width="320" youtube-src-id="viiEsczgZ3A"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Van Loon (Francesco Guccini)</span></i></div><div><br /></div>L'ultima...non può mancare, lei lo sa. 💓 Si tratta ovviamente di <i><a href="https://youtu.be/rN6OdBuYbDQ">Culodritto</a></i>, di cui invece del link YouTube (che potete comunque ascoltare cliccando sul titolo), mi va di inserire un brevissimo video fatto da me...proprio perché mentre registravo è proprio alla mia sorellina che ho pensato 💓</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxqbZZiZfakTnqoduvJj334xHvXZ0V-6vGsKDsj0EshBesLOLG7LSSK5HRflq-P63bhUZbZqizgKqlJJ-wdJQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Pezzetto di Culodritto fatto da me</i></span></div><div><br /></div>Tornando a noi, anche con altri cantautori mi è andata bene 😅 Infatti Regina è cresciuta con me anche con De André, Bertoli, Dalla, Rosso, Venditti, De Gregori, Branduardi, Gaetano, e molti altri! Invece con uno in particolare è stata lei adolescente a farlo piacere tanto anche a me! Si tratta di Ron, di cui lei andava letteramente matta! E anche con Ron c'è una canzone che mi fa piacere mettere qui, perché come "Inutile" è stata una canzone che abbiamo suonato e cantato tanto insieme 💓 Si tratta di <i>Una città per cantare</i>!<div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/27k6dqF8yr4" width="320" youtube-src-id="27k6dqF8yr4"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Una città per cantare (Ron)</span></i></div></div><br /><div>Non ce l'ha fatta invece con Vasco Rossi, di cui due o tre canzoni mi piacciono, ma non andrei mai a vedere un suo concerto 😀 E va bene finisce 1-1, con l'accoppiata Lolli-Rossi 😅 Però Regina ora per pareggiare davvero il conto anche tu 2 o 3 di Lolli te le devi ascoltare! 😂😂😂</div><div><br /></div><div>Come avete potuto capire la musica è stata sicuramente uno dei fili conduttori del rapporto bellissimo che io e Regina continuiamo a vivere da più di 50 anni! Un rapporto vero da fratello e sorella, fatto di complicità, dell'esserci sempre quando uno ha bisogno dell'altro, di avere sempre una parola di conforto in qualunque circostanza! Per esempio la mia vita sentimentale, che prima di incontrare finalmente Maria è stata abbastanza disastrosa...eppure i consigli di Regina c'erano sempre. Così come c'erano i miei quando lei si lasciava prendere dal panico e le sembrava di vedersi crollare il mondo addosso!&nbsp;<br /><div><br /><div>E dopo la musica vado avanti con alcuni ricordi che ci appartengono, spero che per il primo Regina non se la prenda se lo ricordo! Si tratta del suo povero bambolotto, a cui io tagliai un ditino del piede perché mi fece tanto arrabbiare (lei era piccola e io adolescente, che fratellone cattivo 😂). Credo che questo bambolotto esista ancora da qualche parte! 😂 Nonostante questo episodio il bene che volevo a mia sorella era immenso...lo dimostrano i baci! Lei da piccola, al contrario di adesso (su questa cosa è cambiata radicalmente rispetto a quando era piccina), non amava molto essere baciata! Io invece mi ricordo che la riempivo di baci dalla mattina alla sera, e lei per farmi capire che dovevo limitarmi a volte mi faceva vedere che si puliva la faccia! Non me lo posso mai dimenticare! Così come credo lei, appassionata come me di enigmistica (ebbene sì, le ho trasmesso anche quello), non potrà mai dimenticare i quadernetti che io le preparavo, pieni di giochi enigmistici creati da me a mano, cruciverba, crucipuzzle, il labirinto, i rebus, e c'era sempre un quiz a premi, e se lei lo risolveva vinceva un pupazzetto o un pacchetto di caramelle!</div><div><br /></div><div>So che Regina soffrì molto quando io andai via da Chieti, la città in cui siamo nati, per andare a studiare a Messina! La cosa positiva è che fu proprio Messina, dove fin da piccoli andavamo quasi tutte le estati, i primi anni col treno, poi con le auto di papà. Quindi a Messina, dove tutt'ora abitano tutti i nostri cugini paterni, abbiamo passato tante estati meravigliose e la conoscevamo come le nostre tasche. Nelle prossime due foto ci siamo appunto io e Regina piccolina davanti al portone dove abitavano i nostri nonni e la meravigliosa zia Maria, una seconda madre per me, e Regina nello stesso cortile con la mitica NSU Prinz di mio papà, che nonostante tutte le volte che si è fermata per strada ci ha sempre portato da Chieti a Messina! 💓</div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk23Q-48b2yMd-s5OsoKsoPm2zYgoAtypM8TcxHi397EmzxJI786MBs-tiu-cyYFVYbLPCMFAFxnjAoAVeDw9uHiOjJiMxJgvldeWFiaqXPRkZ2B_lA3ZAP60W4gbs-QqfQqEqILjq1zfoJ1LWpeq5YmugJB0WyryXwoviiLPvklQmGEfouAkEmpgoS9-D/s810/nico%20e%20regina%20(Messina).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="506" data-original-width="810" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk23Q-48b2yMd-s5OsoKsoPm2zYgoAtypM8TcxHi397EmzxJI786MBs-tiu-cyYFVYbLPCMFAFxnjAoAVeDw9uHiOjJiMxJgvldeWFiaqXPRkZ2B_lA3ZAP60W4gbs-QqfQqEqILjq1zfoJ1LWpeq5YmugJB0WyryXwoviiLPvklQmGEfouAkEmpgoS9-D/s320/nico%20e%20regina%20(Messina).jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Io, Regina e...la NSU Prinz di papà (Messina)</span></i></div></div><div><br /></div><div>E anche se dopo Messina abbiamo vissuto tanti bellissimi momenti soprattutto con Maria, suo marito Alessandro, sua figlia Asia e nostra nipote Rosalia (per esempio la bellissima vacanza insieme in Sardegna), mi mantengo a quando eravamo "piccoli", per cui non posso non chiudere il post con quello che è stato sicuramente uno dei giorni più belli della mia vita, ovvero quando mi laureai in matematica con 110 e lode! E Regina ovviamente era con me a Messina quel giorno! In questa doppia foto del giorno della mia laurea che chiude il post accanto alla mia proclamazione ci sono con me mio fratello Luigi e mia sorella Regina, nel lontano 30 giugno 1983!&nbsp;👨🏻‍🎓</div></div></div></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAovTg2xpXZkHoSY9CerAGgNgPqVzN71o0bX08feC2FHTUjAyQ78S02SeSsckTqSQImLuTSHgQaVMQw7AQ2Wnfw0xMmLYcX4wLwnN4fgUJsVJ83bYya1crdS8hPyhwVkc4rf3dPHGwNFIcYjJ9H-L1n78YSkAN-vP_VjxJ-ddPA3ZuLGOzNw2oqPcS2Eu8/s1452/19830630%20Laurea%20Nico%20con%20Luigi%20e%20Regina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="589" data-original-width="1452" height="130" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAovTg2xpXZkHoSY9CerAGgNgPqVzN71o0bX08feC2FHTUjAyQ78S02SeSsckTqSQImLuTSHgQaVMQw7AQ2Wnfw0xMmLYcX4wLwnN4fgUJsVJ83bYya1crdS8hPyhwVkc4rf3dPHGwNFIcYjJ9H-L1n78YSkAN-vP_VjxJ-ddPA3ZuLGOzNw2oqPcS2Eu8/s320/19830630%20Laurea%20Nico%20con%20Luigi%20e%20Regina.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div><div class="separator" style="clear: both;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">La mia proclamazione di dottore in matematica e nella seconda immagine Luigi, io e Regina (Messina)</span></i></div></div><div><br style="text-align: left;" /></div></div><div>Ti voglio bene sorellina, lo sai, e spero che tu sia stata felice di questa sorpresa, te lo dovevo, ma soprattutto mi ha fatto piacere fartela! 💓😘</div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]29tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-12833217967576513832023-05-08T14:45:00.001+02:002023-05-08T14:50:41.543+02:00Cecilia Lavatore scrive di Paola Egonu nel suo libro "Mia sorella è figlia unica"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqlCvlw--pBHf7KFaqJ853LTnRJ8dF68d9jbzMtISMhxfRiZZZ2cv4OCZ_RH458TF3JE3kEQ1Um2VCIu6z0y5zqHoZ9uajbkKWL24cJHwzZIF1WreICUGY_47cq5MKq7-41cA5UGMvXCC7pKBKuK4A6pSbxsOrPaVyLPOuhgqEKvI3wdAnV_cs7mFQSA/s1545/IMG_5625.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1545" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqlCvlw--pBHf7KFaqJ853LTnRJ8dF68d9jbzMtISMhxfRiZZZ2cv4OCZ_RH458TF3JE3kEQ1Um2VCIu6z0y5zqHoZ9uajbkKWL24cJHwzZIF1WreICUGY_47cq5MKq7-41cA5UGMvXCC7pKBKuK4A6pSbxsOrPaVyLPOuhgqEKvI3wdAnV_cs7mFQSA/s320/IMG_5625.jpeg" width="207" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Mia sorella è figlia unica (Cecilia Lavatore)</span></i></div><p><span style="color: #475055; font-family: inherit;">Cecilia me lo aveva preannunciato che una delle storie di donne del suo libro </span>"<span style="color: #475055; font-family: inherit;"><i><b>Mia sorella è figlia unica</b></i><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black;">"</span>&nbsp;l’aveva dedicata a Paola Egonu, una delle persone pubbliche a cui mi sono sentito più vicino in questi ultimi mesi, come si può vedere dalle poche cose che pubblico sui social </span><span style="color: #475055; font-family: inherit;">❤️</span><span style="color: #475055; font-family: inherit;">&nbsp;</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5mtaQRixWKKof5NYF7lg7kbwchqNITA4F1UXpChP3tjgzQi8M3BPZhIeBVI17dYLbJM-ho4lr_OXDSChxOCTurBmHGUMw4bxJ9y3X9UrU6BdRI0NfM7vRbyfvRD8uc_QAt5RL5hCgX3LmKEay0bQMsPPJC23M-uzDnBdt1Wl3WQET5maCVb81KGuYpg/s620/IMG_5452.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="387" data-original-width="620" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5mtaQRixWKKof5NYF7lg7kbwchqNITA4F1UXpChP3tjgzQi8M3BPZhIeBVI17dYLbJM-ho4lr_OXDSChxOCTurBmHGUMw4bxJ9y3X9UrU6BdRI0NfM7vRbyfvRD8uc_QAt5RL5hCgX3LmKEay0bQMsPPJC23M-uzDnBdt1Wl3WQET5maCVb81KGuYpg/s320/IMG_5452.jpeg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Paola Egonu</i></span></div><span style="font-family: inherit;"><p style="color: #475055;"><span style="color: #475055; font-family: inherit;">Mi sono sentito tanto vicino a Paola sia per la forte empatia che nutro nei suoi confronti e sia soprattutto per le cattiverie infami che ha dovuto subire da certa stampa vergognosa, primo fra tutti da un certo Porro, che si dovrebbe solo vergognare, come si dovrebbero vergognare i suoi colleghi che insieme a lui hanno provocato quest’ondata di odio social che fa semplicemente ribrezzo </span><span style="color: #475055; font-family: inherit;">😡 E lo si vede dal numero impressionante e disumano di <i>like</i> che ci cono nel tweet che ho riportato qui sotto!</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; color: #475055; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_Diml7bEMR2TQHtEKMQvlzK8wxQAfDhcJcEXu3nDGDRliFzhL8XIlwNwLz28dIIOsJx1hIztRbQogT3d-NmMDgbtEk16imkuARZjRHjdZTAWhLYHvj-n7-9H1j0XAuwyuLSt0IoEdaKMH6cH-3EjMJVr3-u1N4SPDFNEMQ0-C6rvxDUNITWB2K6MAog/s1727/IMG_0936.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1727" data-original-width="1190" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_Diml7bEMR2TQHtEKMQvlzK8wxQAfDhcJcEXu3nDGDRliFzhL8XIlwNwLz28dIIOsJx1hIztRbQogT3d-NmMDgbtEk16imkuARZjRHjdZTAWhLYHvj-n7-9H1j0XAuwyuLSt0IoEdaKMH6cH-3EjMJVr3-u1N4SPDFNEMQ0-C6rvxDUNITWB2K6MAog/s320/IMG_0936.jpeg" width="220" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Uno dei vergognosi tweet su Paola</span></i></div><div class="separator" style="clear: both; color: #475055; text-align: center;"><br /></div><span style="color: #475055; font-family: inherit;">Dissi a Cecilia che non vedevo l’ora di arrivare alla storia dedicata a Paola, e ci sono finalmente arrivato.&nbsp;</span></span><div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #475055; font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #475055; font-family: inherit;"><div class="separator" style="caret-color: rgb(0, 0, 0); clear: both; color: black; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFkpMSu_7aYJCsG4-Y4f4SERqrCgP0qm8L5KLNO_hywUrSEiZHXj2vSosQZTeNC2e6Hdks2rHbgPBQOGwRr6KtE32NirY45T2vRWq1IzPClVHNLz5ywuCg_cAhD6nMsvjeGMlFW9IUWs4mSDY2wEPPYu2pqHNR1-ILI1wU4YWwXuC1BoiLOJPELbfFfg/s2217/IMG_5622.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="2217" height="104" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFkpMSu_7aYJCsG4-Y4f4SERqrCgP0qm8L5KLNO_hywUrSEiZHXj2vSosQZTeNC2e6Hdks2rHbgPBQOGwRr6KtE32NirY45T2vRWq1IzPClVHNLz5ywuCg_cAhD6nMsvjeGMlFW9IUWs4mSDY2wEPPYu2pqHNR1-ILI1wU4YWwXuC1BoiLOJPELbfFfg/s320/IMG_5622.jpeg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="caret-color: rgb(0, 0, 0); clear: both; color: black; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Dalla storia dedicata a Paola Egonu</i></span></div></span></span></div><div><span style="color: #475055; font-family: inherit;"><br /></span></div><div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #475055;">La mia empatia saliva durante la lettura, e questa immagine qui sopra è uno dei pezzi della storia di Paola che mi ha colpito </span><span style="color: #444444;">di più, sicuramente per l’azzeccatissima citazione degregoriana (<span style="caret-color: rgb(0, 0, 0);">"</span>Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore<span style="caret-color: rgb(0, 0, 0);">"</span>).</span></span></div><div><span style="color: #475055; font-family: inherit;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/WVv0HbQdidY" width="320" youtube-src-id="WVv0HbQdidY"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">La leva calcistica della classe ‘68 (Francesco De Gregori)</span></i></div><br /></div><div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #475055;"><span style="caret-color: rgb(71, 80, 85);">Come scrive Cecilia, nel corredo atletico di Paola Egonu di paura non&nbsp;</span></span><span style="color: #475055;"><span>v’è traccia, ma di dolore sì ❤️ Proprio per questo </span></span><span><span style="color: #475055;">la frase di Paola, che è proprio la chiave di </span><span style="color: #444444;">tutto (<span style="caret-color: rgb(0, 0, 0);">"</span>La cosa più fastidiosa è quando si dimenticano che sono un essere umano<span style="caret-color: rgb(0, 0, 0);">"</span>), è quella che mi ha toccato</span></span><span style="color: #475055;"> di più nel profondo e che rappresenta in pieno, ahimè, la peggiore destra dal dopoguerra! </span><span style="color: #475055;">😡</span><span style="color: #475055;">&nbsp;</span></span></div><div><div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #475055; font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #475055; font-family: inherit;">Diverse delle altre storie che ho letto finora esprimono tutte esattamente questo concetto del dimenticarsi che siamo tutti indistintamente esseri umani, e sicuramente lo esprimeranno anche altre delle prossime che leggerò.</span><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKsLuLcxbIH8NSMLpOlsy_1idXwPhHsOMfjG-k6Fquso1VFdf4YFdvExckE_3-fStc0eFYuPENeFSCaP4XTuK_Fh4hAFOhmeEKm---m6bktwoQVKHTkUYEgNJM19yhJEckO92KIacJnH0q2GVOkw2b7abc6MFenCipAAC0Mh-4qkvLt-MZyqabwGOEIw/s1946/IMG_5627.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1369" data-original-width="1946" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKsLuLcxbIH8NSMLpOlsy_1idXwPhHsOMfjG-k6Fquso1VFdf4YFdvExckE_3-fStc0eFYuPENeFSCaP4XTuK_Fh4hAFOhmeEKm---m6bktwoQVKHTkUYEgNJM19yhJEckO92KIacJnH0q2GVOkw2b7abc6MFenCipAAC0Mh-4qkvLt-MZyqabwGOEIw/s320/IMG_5627.jpeg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Cecilia e io mentre mi scrive la dedica alla libreria di Roma “Il libraccio”</i></span></div><p></p></span><p></p><p><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAZdIY5f26x5xApqGqgld5GxuyP4HYgjsoeKyJJnuXKlovFrvVAiKOIQM7C54qdMN-jIF8_x5uoZtP4n5FX-wsFlGkTSJx8wJGvnYoZbQA7ShBWKVLZMEZ44XGMMOy6HwrYQYxp3bdgbJvp7mPsN8EvwOpqQP2rQXU736T9pwh-ckUiMa9kNI5d3Ci3w/s3264/IMG_5623.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3264" data-original-width="2448" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAZdIY5f26x5xApqGqgld5GxuyP4HYgjsoeKyJJnuXKlovFrvVAiKOIQM7C54qdMN-jIF8_x5uoZtP4n5FX-wsFlGkTSJx8wJGvnYoZbQA7ShBWKVLZMEZ44XGMMOy6HwrYQYxp3bdgbJvp7mPsN8EvwOpqQP2rQXU736T9pwh-ckUiMa9kNI5d3Ci3w/s320/IMG_5623.jpeg" width="240" /></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Dedica di Cecilia</span></i></span></div><span style="color: #475055; font-family: inherit;"><p><span style="font-family: inherit;">Ancora grazie di cuore Cecilia per questo libro, per la bella dedica che mi hai fatto e per essere la bella persona che sei! ❤️ Ti voglio bene 🤗&nbsp;</span></p></span><p></p></div></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]14tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-85933102297258615912023-04-20T01:27:00.005+02:002023-04-20T08:36:31.797+02:00Matematica coricata o ignoranza?<p>Oggi ho riso per almeno un quarto d’ora quando ho visto questa immagine postata dalla mia amica Joe (si chiama Giovanna, ma è così che si faceva chiamare ai tempi dell’Università, per cui per me è sempre la mia amica Joe). Devo ammettere che è decisamente una delle immagini più geniali che abbia mai visto sulla matematica, davvero un genio chi l’ha pensata 😂😂😂</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK15QYBrFnHWHD7p_bi1dO-kbofvL0dqo_mEDI-hiU2Y59mRCrFzQPaI2BVKdcbfdX1eB9o1SBneB-2Uxd_nLat6S3o1YU1cMGbcw_Asiv0HOD0FQeyCGW0zfoEfRtixkHdV7BlTFNsYDtn6Hd9fw_XJkj5OK2oSeGPJPJfQQMHx8nJtdkdBynDLvtdw/s720/D6E834C5-E5D3-4BC9-A3F6-48231493AB65.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="626" data-original-width="720" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK15QYBrFnHWHD7p_bi1dO-kbofvL0dqo_mEDI-hiU2Y59mRCrFzQPaI2BVKdcbfdX1eB9o1SBneB-2Uxd_nLat6S3o1YU1cMGbcw_Asiv0HOD0FQeyCGW0zfoEfRtixkHdV7BlTFNsYDtn6Hd9fw_XJkj5OK2oSeGPJPJfQQMHx8nJtdkdBynDLvtdw/s320/D6E834C5-E5D3-4BC9-A3F6-48231493AB65.jpeg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;"><i>Matematica coricata</i></span></div><p>Però il dubbio che una cosa del genere sia successa veramente c’è 🤔 Soprattutto quando si vedono certe trasmissioni dove ormai al giorno d’oggi conta molto di più essere <i>influencer</i>, spesso ignoranti pur di fare audience, piuttosto che essere ragazzi con un minimo di cultura! Proprio sulla matematica, seguita a ruota dalla geografia, si vedono gli strafalcioni più preoccupanti. Molti di questi&nbsp;<i>influencer</i>&nbsp;non sanno nemmeno le tabelline! Non solo, ma lo spettacolo che danno è veramente indecente, come quando per esempio a uno di loro viene chiesto quanto fa 7x9 e lo vedi prima fingere di pensarci e poi anziché rispondere 63 incominciare a ridere a crepapelle come un forsennato, e il conduttore a ridere dietro di lui, come se questa cosa facesse ridere anziché far piangere come in realtà dovrebbe essere. Questo fa parte di una decadenza generale della scuola, in cui spesso ai professori viene chiesto di promuovere il più possibile per non perdere le sovvenzioni. Cosa che diventa ancora più vera con tutti i tentativi di finanziare sempre di più la scuola privata ai danni di quella pubblica.</p><p>Tuttavia, anche se il dubbio che quanto accaduto nella foto possa essere un’ennesima dimostrazione di ignoranza, io sono invece convinto che l’addizione coricata dell’immagine qui sopra sia stata fatta volontariamente, e per questo ritengo un genio chi l’ha pensata. Mi sembra infatti impossibile che una persona che non ha voluto studiare grazie anche al degrado della scuola italiana di questo millennio a vantaggio dell’epoca dei follower (dico "voluto", non "potuto", che è molto diverso) possa aver pensato una simile genialata.&nbsp;</p><p>Qui sotto voglio riproporre una vignetta che mi ha fatto un caro amico, che si chiama Pas, che di simpatia e goliardia se ne intende! 😅 Davvero un bel regalo per un matematico, grazie Pas 🙏🏻</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbI_hla1BdVoB5BtzALj1TrfwP3F7F103yND747rjFcqYY-_dwyfxLIL7RwMbnuqznxAJI6y6hrKO2fpvh2rMv1gp5XugBSFS9JHY0aC90cfUgZGfqrSqzXMMvqPZ2i6ZngDAXG9UEafsyBDc8siMdr8lGSi5TJlK4X740_sHGKZDSU91WHOlwUJthLQ/s1130/A4645562-35F6-4FF4-9607-53907A21C29B.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1130" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbI_hla1BdVoB5BtzALj1TrfwP3F7F103yND747rjFcqYY-_dwyfxLIL7RwMbnuqznxAJI6y6hrKO2fpvh2rMv1gp5XugBSFS9JHY0aC90cfUgZGfqrSqzXMMvqPZ2i6ZngDAXG9UEafsyBDc8siMdr8lGSi5TJlK4X740_sHGKZDSU91WHOlwUJthLQ/s320/A4645562-35F6-4FF4-9607-53907A21C29B.jpeg" width="227" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;">Regalo di Pas</span></i></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]14tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-50510903541057450092023-03-18T20:54:00.002+01:002023-03-18T22:41:33.014+01:00De André bipartisan 🤔<p><span style="font-family: inherit;">In questi ultimi tempi stiamo vivendo un periodo storico terribile e pericoloso grazie alle persone ignobili e disumane che stanno al governo, periodo in cui l'odio aumenta</span>&nbsp;dismisura,&nbsp;in cui i ricchi vengono sempre più tutelati e i poveri diventano sempre più poveri, in cui si proibiscono le manifestazioni soprattutto da parte di studenti e non si interviene sui pestaggi, anzi si minacciano addirittura insegnanti e presidi, in cui i lavoratori contano sempre meno, in cui si fanno i forti con i deboli e i deboli con i forti, in cui si citano tranquillamente frasi appartenute a gentaglia del passato, di cui si conservano addirittura cimeli nonostante siano fuorilegge 😡</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8debE7Pzq-XdvlriDF3_qGv6ziqFixtADSYsKz9bMnDK6nfUj51CPbeNgxy-CJXBfhOP6xtIK7xG8C_tlPQZtDlfNfnmTe1ybpFiMKWXsf5E5Y-U3uthJNfli-suv_JjywP0pDXlRkacCmc90mszOr9XMR5T9uVMy9KL2GuN37NulpTt4ZGMGnSC_NA/s826/mauro%20biani%20potere%20e%20onest%C3%A0.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="826" data-original-width="650" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8debE7Pzq-XdvlriDF3_qGv6ziqFixtADSYsKz9bMnDK6nfUj51CPbeNgxy-CJXBfhOP6xtIK7xG8C_tlPQZtDlfNfnmTe1ybpFiMKWXsf5E5Y-U3uthJNfli-suv_JjywP0pDXlRkacCmc90mszOr9XMR5T9uVMy9KL2GuN37NulpTt4ZGMGnSC_NA/s320/mauro%20biani%20potere%20e%20onest%C3%A0.jpg" width="252" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #800180; font-size: small;">L'onestà vista da Mauro Biani (grazie)</i></div><p>Ancora, un periodo storico&nbsp; in cui la solidarietà e la fratellanza fra simili va sempre più a farsi benedire, in cui ci si indigna (soprattutto da parte di giornalistucoli da strapazzo) perché una vera campionessa come Paola Egonu, che ha ragioni da vendere, ha detto che il suo paese è razzista (ovvero l'ITALIA visto che è nata a Cittadella, e ci sono ancora connazionali che le dicono di tornarsene al suo paese, cosa che non farebbero mai con i calciatori stranieri della loro squadra, dimostrando che purtroppo Paola aveva ragione), in cui non si accoglie e ogni scusa è buona per respingere, in cui<span style="font-family: inherit;">&nbsp;i diritti vengono sempre meno concessi e addirittura negati, soprattutto alle donne, alla comunità LGBT e ai nostri connazionali nati qui in Italia o vissuti qui fin da piccoli, a cui viene addirittura negata la cittadinanza, come ha scritto la meravigliosa Insaf Dimassi nel suo bellissimo libro intitolato "Dialoghi sul diritto di cittadinanza", di cui riporto qui sotto la copertina.</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAtDLT0A5mt_ONkNQzIvN5vb6pcrKRRChE10CATr1m4J6UXXUHzrIXD4ERh0yJDYxj5eVIbDbc-TYSlEDguRFjzcPD9tSU1wM5crBjoGpq-rOMPQ8FsMrsmFP6xhdF7rOnWhqKoqS3NY1pP9PxPHZ97G64VMi-U1YYW7n1ZHcioX1sjFdjVonNg4KjAg/s1920/dialoghi%20sul%20diritto%20di%20cittadinanza%20insaf%20dimassi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1280" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAtDLT0A5mt_ONkNQzIvN5vb6pcrKRRChE10CATr1m4J6UXXUHzrIXD4ERh0yJDYxj5eVIbDbc-TYSlEDguRFjzcPD9tSU1wM5crBjoGpq-rOMPQ8FsMrsmFP6xhdF7rOnWhqKoqS3NY1pP9PxPHZ97G64VMi-U1YYW7n1ZHcioX1sjFdjVonNg4KjAg/s320/dialoghi%20sul%20diritto%20di%20cittadinanza%20insaf%20dimassi.jpg" width="213" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #800180; font-size: small;">Dialoghi sul diritto di cittadinanza, di Insaf Dimassi e Antonio Salvati (grazie)</i></div><span style="font-family: inherit;"><p><span style="font-family: inherit;">Ce ne sarebbero ancora moltissimi di segni di inciviltà vergognosi da dire! 😥</span></p></span><p></p><p></p><span style="font-family: inherit;"><p><span style="font-family: inherit;">Non credo assolutamente che De André avrebbe approvato tutto questo, anzi ne avrebbe avute di cose da dire, eccome! Soprattutto sui fatti disumani di Cutro, lui che ha sempre scritto pensando agli ultimi e agli emarginati 😥 Qui sotto c'è una storiella di Antonio Cabras, che insieme a Mauro Biani (autore della precedente bellissima vignetta) è uno dei vignettisti a cui sono più affezionato, che dice tutto sulla disumanità a cui abbiamo dovuto assistere!</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Hvnd34EYCYy345inGf8JBF_qB38pszD8AbC7yrnHhOrcI7B3uOPzr_ttkIIovTeCuxzxncP4N9CJIzwJguZKz_6170r_3bOnt4ogk-_jp77eYyZOU1szk6rJzsqSnvasQrudWumQHVU3WsesQpoaUXeeycwFXWSdXSiJL3X5figc8VnqaYWmorgTHg/s960/disumanit%C3%A0%20antonio%20cabras.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="698" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Hvnd34EYCYy345inGf8JBF_qB38pszD8AbC7yrnHhOrcI7B3uOPzr_ttkIIovTeCuxzxncP4N9CJIzwJguZKz_6170r_3bOnt4ogk-_jp77eYyZOU1szk6rJzsqSnvasQrudWumQHVU3WsesQpoaUXeeycwFXWSdXSiJL3X5figc8VnqaYWmorgTHg/s320/disumanit%C3%A0%20antonio%20cabras.jpg" width="233" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #800180; font-size: small;">La disumanità vista da Antonio Cabras (grazie)</i></div><p></p></span><p></p><p><span style="font-family: inherit;">Mi è venuto in mente di scrivere questo post</span>, che conterrà anche considerazioni simili a quelle che facevo diversi anni fa,<span style="font-family: inherit;">&nbsp;proprio pensando a Faber, e allo stupro della sua figura a cui abbiamo ultimamente dovuto assistere da parte di questi politici di governo, che dopo aver ammazzato 70 persone a pochi passi dalla spiaggia di Cutro (possono dire quello che vogliono e trovare quante giustificazioni ipocrite vogliono, ma per me e non solo per me sono ASSASSINI) hanno addirittura pubblicato&nbsp;</span>sui social&nbsp;<span style="font-family: inherit;">un video in cui cantano "La canzone di Marinella" (sì, quella di una ragazza annegata, sì avete capito bene,</span>&nbsp;nel fiume Tanaro<span style="font-family: inherit;">). Qui sotto una bella vignetta del vignettista siciliano Franco Donarelli.</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhVwjUeurpm0RQzl0xnA_4ebncxQuU8O-TCeSYdtk28Hd6hwjzcM6mdytxH0fkSOPuLUF7CFKf48kZfcKo7w0Z3aPR62OJ6BdkucrQzWC3aaAipdYDpVKNLQDScDiexUwG15sLn7BeLptnAlTj1jq8TtwxFJMy2NGHWbRpsRWOwJQ1kEyi6olKU7e2uw/s1440/migranti%20&amp;%20karaoke.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1018" data-original-width="1440" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhVwjUeurpm0RQzl0xnA_4ebncxQuU8O-TCeSYdtk28Hd6hwjzcM6mdytxH0fkSOPuLUF7CFKf48kZfcKo7w0Z3aPR62OJ6BdkucrQzWC3aaAipdYDpVKNLQDScDiexUwG15sLn7BeLptnAlTj1jq8TtwxFJMy2NGHWbRpsRWOwJQ1kEyi6olKU7e2uw/s320/migranti%20&amp;%20karaoke.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #800180; font-size: small;">Migranti e karaoke, rapptresentati da Franco Donarelli (grazie)</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><span style="font-family: inherit;">Su Facebook sono membro di diversi gruppi dedicati a Lolli ovviamente, a Guccini, Bertoli, Rosso, Graziani e molti altri, e anche di qualche gruppo dedicato a Faber. I primi tempi, dopo la nascita di Facebook, mentre non avevo difficoltà a diventare membro di gruppi tipo quelli citati all'inizio</span>,&nbsp;ne ho avuta invece a sottoscrivermi a gruppi dedicati a Faber, cosa che per fortuna poi è scemata. Qui sotto una bella vignetta di Faber disegnata da Laura Ciriello, in arte lavolpe_illustrator, una delle migliori vignettiste di cantautori!<p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnaar66aMW3bnVwlLjb0Fza9vmnJDLobQwNiHq0JQpkfMdYq8Lanb_2XH8pxvthXfbqWHr3YDIq0L1q9Be5sfaqnw5dzm7py4Qi5sFZCDtP53LeCw6VGHfL7iNT_KWEmlTta4Og9ERf8v9uvE3t5gGosa_f1L4xvXMDbgc5HTJgjbfj_be1e4Q8Q7TNg/s1440/Faber%20La%20Volpe%20Illustrator.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnaar66aMW3bnVwlLjb0Fza9vmnJDLobQwNiHq0JQpkfMdYq8Lanb_2XH8pxvthXfbqWHr3YDIq0L1q9Be5sfaqnw5dzm7py4Qi5sFZCDtP53LeCw6VGHfL7iNT_KWEmlTta4Og9ERf8v9uvE3t5gGosa_f1L4xvXMDbgc5HTJgjbfj_be1e4Q8Q7TNg/s320/Faber%20La%20Volpe%20Illustrator.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #800180; font-size: small;">Faber con una delle sue frasi più belle visto da lavolpe_illustrator (grazie)</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: #800180; font-size: small;"><br /></i></div><span style="font-family: inherit;">Eppure De André è sempre stato in testa alle mie preferenze in tutti i periodi della mia vita, dall'adolescente all'adulto. Ma mentre ad esempio il numero di fan di tutti non era mai veramente esorbitante, in quelli dedicati a Faber trovavo sempre numeri stratosferici di sottoscrittori, e allora mi rifiutavo di sottoscrivere anch'io! Era un mio pallino! Infatti il mio primo pensiero era sempre lo stesso, e cioè che il quantitativo di neofascisti inclusi in quel numero, al quale io mi sarei dovuto unire, era per me sempre enorme.</span><p></p><p><span style="font-family: inherit;">Già, Faber è sempre stato bipartisan come consensi... purtroppo!&nbsp;🙄 E io non ho mai capito questa cosa in cuor mio. Come è possibile che una persona di destra, soprattutto quella di oggi che è la peggiore dal dopoguerra, piena di odiatori seriali, disumana, razzista, non rispettosa delle diversità e per nulla inclusiva (la lista potrebbe continuare), possa essere amante di De Andrè? Era un anarchico! Non amava il perbenismo! Difendeva i deboli, gli emarginati, gli zingari, le prostitute, era uno che ebbe parole di comprensione anche nei confronti dei suoi</span>&nbsp;sequestratori<span style="font-family: inherit;">! Ma nella maniera giusta, vera, non in quella di chi vuol redimere ponendosi al di sopra.</span></p><p><span style="font-family: inherit;">Che cosa ci trovano i neofascisti negli album di Fabrizio? Storia di un impiegato va via subito! I primi tre volumi? Beh, mi pare alquanto strano, visto chi prendeva di mira e di quali persone trattava! Allora magari La buona novella. Ma lì o non hanno capito un accidenti, oppure mi pare strano allo stesso modo. Quindi si passa a Non al denaro...ma Spoon river non era stato proibito dal perbenismo interessato ricordato da Guccini? Quindi nisba. Allora forse Rimini! O addirittura L'indiano! No, non credo proprio che tutti questi odiatori intransigenti, che sarebbero pronti a ripristinare la pena di morte se potessero, possano amare questi due dischi. Creuza de ma' allora! Mah, lì forse è possibile per i non genovesi, ma solo perché non ci capiscono una mazza e non hanno nessuna intenzione di capire. E coloro che qualcosa hanno capito, pensate possano accettare che uno faccia una canzone contro il perbenismo domenicale a cui loro stessi appartengono?&nbsp; Uhm...i dubbi sono sempre più forti. Subito dopo c'è Le nuvole. Cosa cosa? Una canzone per Cutolo? Un'altra che ricorda la caduta del muro di Berlino? Mah...resta solo Anime Salve, ma anche qui, abbiamo i rom, che oggi sono come gli immigrati, gli LGBT, gli stranieri e anche coloro che pur essendo italiani sono considerati ancora stranieri, esseri umani tanto bistrattati da queste persone che se ne vorrebbero liberare con tutti i mezzi.</span></p><p><span style="font-family: inherit;">E' lecito chiedersi tutto questo?&nbsp;</span>🙄<span style="font-family: inherit;">&nbsp;No, continuo a non capire e me ne resto con i miei dubbi!&nbsp;</span>🤔</p><p><span style="font-family: inherit;">Nico</span></p>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]19tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-34866180687715781902023-03-10T18:03:00.008+01:002023-03-23T12:58:38.960+01:00Vita da cestista (terza parte)<p>Direi che sarebbe anche ora che iniziassi a scrivere la terza e ultima parte, quella della vecchiaia 😍😂 Preparatevi, a differenza delle prime due puntate quest'ultima, contrariamente a quanto avevo anticipato, sarà ancora lunga più o meno come la seconda (contiene circa 30 anni di vita) 😳 Forse il titolo più appropriato avrebbe dovuto essere Vita da post cestista...però no, dai, anche in questi 40 anni dopo quel 110 e lode in matematica, con cui il periodo messinese non avrebbe potuto concludersi meglio, c'è stato un considerevole numero di anni di basket giocato e di amicizia 💛 Quindi è più corretto dire post Messina che post cestista 😂 Vabbè, sto già facendo parecchio casino con questo inizio! D'altra parte anche quando andavo a scuola iniziare un tema per me era sicuramente una delle cose più stressanti, e ne parlo <a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2022/07/guccini-e-de-andre-viaggio-fra.html">in questo post dedicato a Guccini e De André</a> 😂 Quindi megghiu mi cuminciu (permettetemi questo vezzo in messinese, che vuol dire è meglio che comincio 😍).</p><p>Subito dopo l'uscita dall'Università sono rimasto senza pallacanestro per alcuni anni. Per un paio d'anni sono tornato in Abruzzo, dove per un anno ho fatto il servizio militare come carabiniere a Giulianova e per il resto ho insegnato matematica e Fisica prima in un liceo linguistico, e poi in un istituto tecnico per programmatori. Pochi giorni prima che terminassi l'anno scolastico, mi chiama l'IBM per dirmi che avevo passato tutti i colloqui e a luglio sarei dovuto andare a frequentare il corso per essere definitivamente assunto. Quando l'ho detto ai miei ragazzi, il dispiacere si vedeva negli occhi di tutti, ed è stata una delle cose più commoventi che mi sia mai capitata! Ricordo benissimo il viso di due mie alunne, Emilia Marcello e Sandra Di Santo, che avevano gli occhi lucidi, è una cosa che non si può assolutamente dimenticare e ringrazierò sempre quei miei dolcissimi alunni per questo. Con Emilia sono rimasto in contatto su Facebook (è una collega di mio cognato), e mi chiama ancora prof ("il mio professor Chillemi" dice), facendomi sciogliere anche adesso che ho superato i 60. Di quell'anno al tecnico c'è una cosa simpatica che vi voglio raccontare, non l'avevo mai detta a nessuno finora. Nella mia classe c'erano un ragazzo e una ragazza di origine anglosassone che erano seduti al primo banco. Qualche settimana prima di dire loro che l'anno successivo non ci sarei stato, un giorno arrivando a scuola mentre i ragazzi erano ancora fuori entrai in aula, e vidi sulla lavagna questa scritta: <i>Chillemi is a hunk of spunk</i>. Poco dopo i ragazzi entrarono, e si accorsero di essersi dimenticati di cancellare la lavagna! Mi accorsi che la ragazza inglese diventò rossissima e si vergognò da morire, anche se sapevo che la scritta era stata decisa anche dagli altri. Non feci nulla, nemmeno andai dal preside, ci facemmo una risata mentre la lavagna veniva cancellata, e capii che i ragazzi apprezzarono molto che l'accaduto fosse rimasto fra me e loro. Ma timido com'ero non ebbi il coraggio di chiederglielo, e per tantissimi anni non ebbi idea di che cosa significasse veramente quell'espressione, visto che la traduzione letterale, che non sto qui a dirvi, era fuorviante! Ma ce l'avevo sempre in testa! Lo scoprii quasi 10 anni dopo, quando passai 3 mesi in Kuwait dove frequentai alcuni colleghi inglesi, e con uno di loro che si chiama Shafiq Hamid ridevamo sempre a crepapelle. Un giorno mi tornò in mente questa espressione, e dopo avergli raccontato l'episodio gli chiesi se sapeva che cosa volesse dire! Iniziò a ridere come un matto per diversi minuti, facendomi anche venire l'ansia! Quando si calmò mi disse che praticamente i ragazzi avevano scritto alla lavagna che io ero un gran pezzo di figo!!! 😂😂😂&nbsp;</p><p>Torniamo al basket. Come ho scritto fui chiamato a Milano dall'IBM. Per almeno tre anni, grazie anche all'inqualificabile mia moglie di allora che sosteneva che la pallacanestro degradasse le persone 😡, il basket rimase solo nella mia testa! Ma un giorno mi stancai, e aprii gli occhi grazie alla mia carissima&nbsp;vecchia&nbsp;amica Annalisa Novellini, che aveva giocato anche lei a basket, a cui un giorno raccontai di quest'assurdità. Qualche giorno dopo ci sentimmo, e lei mi disse se volevo andare a giocare in una squadra di promozione a Segrate, in un campo dove anche lei aveva giocato. Lei mi accompagnò a Segrate a chiedere e ne fui davvero tanto felice! Non vi dico la mia compagna, da cui per fortuna divorziai qualche anno più tardi, che casino che fece quando le dissi che andavo! 😲 Ma io non mi feci intimorire più, e andai con Annalisa a Segrate. Era autunno, e si stava allenando proprio la squadra di promozione maschile, che aveva iniziato gli allenamenti solo da qualche giorno. Entrammo e chiesi se c'era posto anche per me! Non mi posso mai dimenticare la gioia dei miei compagni e quella dell'allenatore! Dissero "Certamente, dai vieni, abbiamo proprio bisogno di un altro pivot". Un primo ricordo di quei due anni va a Stefano Beretta, mancato purtroppo giovane alcuni anni fa. Di quell'anno ricordo con affetto Mauro Balestriero, che mi chiamava sempre Big Nico (lo fa tuttora) perché non solo ero grande e grosso, ma in difesa non facevo passare quasi mai nessuno e i miei tagliafuori erano proverbiali (ricordo che i fondamentali me li insegnarono benissimo i cari Adriano Palumbo, mancato come ho scritto nel primo post da pochissimo tempo, e Orazio Di Gregorio). Ricordo con simpatia e affetto anche l'allenatore Angelo Di Nicastro (proverbiali durante l'allenamento i suoi famosi "suicidi", ai quali nessuno poteva sottrarsi e se vedeva che non li facevamo bene si incazzava di brutto)! Poi c’era Maurizio Venturi, che ritrovai collega nella mia stessa azienda, di cui ricordo i velocissimi cambi di direzione! Infine ci sono due fratelli, soprattutto uno, che non posso non ricordare, ovvero i fratelli Verzicco! Il più piccolo è Luca Verzicco, a cui è legato anche il cammino successivo che facemmo insieme sul lavoro. Luca era molto grintoso, e in allenamento come suo fratello voleva tirare sempre lui 😂 Mi voleva molto bene, anche io per lui ero un fratello maggiore. Un giorno durante un allenamento, in campo mentre correvamo sudati, come ama ricordare lui, mi disse che non aveva ancora trovato lavoro, e io gli dissi "Dai Luca, portami il tuo curriculum che io lo porto in IBM e lo faccio vedere in ufficio!" E così è stato, me lo portò e io lo feci vedere al mio manager che lo considerò interessante e mi disse di portarlo all'Ufficio del Personale! Dopo qualche mese, come con Maurizio di cui ho scritto prima, anche io e Luca eravamo colleghi! Ci sentivamo abbastanza spesso e io gli davo dei consigli, come negli allenamenti, perché lui iniziò a occuparsi di AS/400 e io di software di System Management, che gestiva anche l'AS/400. In azienda si diceva che io ero uno dei suoi mentor e lui uno dei miei mentee. Questo però non fu mai formalizzato fino a quando il mio manager non diventò il carissimo Federico Botti! Non ricordo perché uscì il discorso, e lui nominò Luca...allora io gli raccontai tutta la storia. Federico ne fu molto felice, e senza battere ciglio e mi disse che io dovevo assolutamente essere il mentor ufficiale di Luca Verzicco perché voleva che la mia technical leadership lo facesse crescere 😂😍 Davvero bellissimi ricordi!</p><p>Tornando a quel periodo, dopo due anni la squadra si sciolse, e io restai senza basket per circa un anno, quando...quando in ufficio arrivò una ragazza molto simpatica che venne a lavorare con me e diventammo molto amici, un'amicizia che dura ancora nel tempo. Si chiama Elena Piantoni. Quante risate che ci siamo fatti insieme, prima io e lei e l'anno successivo con l'altro collega e amico Claudio Canevazzi! Un giorno, chiacchierando con Elena al caffè, le raccontai che stavo cercando una squadra con cui poter tornare a giocare a pallacanestro...miracolo, lei mi disse che aveva un amico che si chiamava Alberto Conti e che giocava in una squadra, per cui glielo avrebbe chiesto. La settimana dopo me lo fece conoscere, e lui subito mi disse "Ma che stai a fare fermo? Vieni a giocare con noi!" Alberto fu davvero un grande e non lo dimenticherò mai! Prima di ogni allenamento veniva a prendermi a casa con la sua macchina, e dopo mi riaccompagnava a casa!&nbsp;❤️ Una persona speciale Alberto, di cui purtroppo avevo perso le tracce fino a qualche giorno fa (non l'ho mai trovato in nessun social), e che ora ho potuto ritrovare grazie a Elena che ha chiesto alla sua compagna di liceo Camilla, moglie dello stesso Alberto. Per 2 anni giocammo insieme nella squadra di promozione di San Giuliano Milanese! Andare ad allenarsi era un viaggio, perché lui abitava a Sesto San Giovanni a nord di Milano, io abitavo in zona Lambrate e San Giuliano era a sud. Questo già da sé dimostra quanto fosse speciale! Interista sfegatato, mi ricordo che allora nell'Inter giocava Lotar Matthaus, e in quel periodo lui diventò papà e mi fece ridere un sacco quando disse che "Se mio figlio non dice Lotar niente latte!" Di quei due anni ricordo molto poco, solo che l'allenatore si chiamava di nome Ranieri, che con noi giocava Paolo Felotti che era il cugino della grande nuotatrice olimpica Roberta Felotti (e noi scherzosamente lo chiamavamo "cugino della più famosa"), e infine che insieme a me e Alberto il terzo pivot era il bravo e simpatico Stefano De Bernardi, che tutti chiamavamo amichevolmente Debe!</p><p>E così finirono gli anni '90. Mi dispiace solo di non avere immagini cestistiche di quegli anni. Ma non restai senza basket molto a lungo stavolta. Per questo devo ringraziare, non ci crederete mai, il newsgroup dedicato a Guccini, che si chiamava <i>it.fan.guccini</i>! ❤️ Da qui sono partite anche diverse amicizie importanti che durano tuttora. Vi racconto che cosa c'entra Guccini col basket (e meno male che questo post sarebbe stato più corto 😂). In questo gruppo in rete si scrivevano post riguardanti principalmente Guccini, ma anche altri che venivano chiamati OT (Off Topic). Dopo un po' di mesi ci si conosceva già, e si organizzavano spesso concerti insieme, raduni e pranzi (e la famosa Trattoria <span style="font-family: inherit;">Toscana da Aldo a Milano di cui ho parlato molto in questo blog, basta fare una ricerca). Il primo di questi raduni fu, naturalmente, a Pavana! </span><span style="font-family: inherit;"><span lang="IT" style="line-height: 107%;">Qui conobbi finalmente dal vivo alcuni amici newsgruppari (magari ne parlerò in un futuro post di quell'epoca), e anche quello che è diventato il mio migliore amico a Milano, ovvero Massimo Volpi, un’amicizia fra lui e sua moglie Maila e me e mia moglie Maria che dura nel tempo, anche se abitiamo lontani</span><span lang="IT" style="line-height: 107%;">. Lui è stato fra l'altro il nostro testimone di nozze e noi il suo</span><span lang="IT" style="line-height: 107%;">. Fra le varie cose scoprimmo che non avevamo solo Guccini fra gli interessi comuni, ma anche il basket. Quando lo scoprimmo ne fummo molto felici,</span></span>&nbsp;e Massimo mi portò insieme a lui a fare qualche partitella con dei suoi amici, fra cui il caro Massimo Barba, e un altro ragazzo che si chiamava Riccardo e che faceva un gran casino in campo e voleva tirare sempre lui 😂 L'anno dopo Massimo mi propose&nbsp;di fare il campionato UISP Over 35 (che poi quasi subito diventò Over 40) insieme ad alcuni suoi amici, e ci allenavamo in una palestra a Pero, a nord ovest di Milano. Passai 3 anni bellissimi, e si formarono diverse amicizie fra me, Massimo ed alcuni compagni di squadra! Andavamo sempre a mangiare la pizza tutti insieme con le nostre mogli (nel frattempo io e Maria ci eravamo sposati ❤️), e sicuramente i ragazzi, con le loro compagne, cui eravamo più affiatati erano Guido Basilico, Tony Russo, Claudio Cornalba e Simone Fanin! Anche con Roberto Biagioli, Mauro Basilico, fratello di Guido, con Domenico&nbsp;&nbsp;Rijillo&nbsp;e con Tubo (che solo qualche giorno fa ho scoperto si chiama Corrado Modolo 😂), si scherzava sempre! Ma è stato soprattutto con Guido e Tony che si stabilì un legame molto forte, e ci siamo sentiti spesso anche dopo fino a oggi grazie all'affetto che ci ha legato. Con Claudio siamo rimasti in contatto su Facebook, e con Simone purtroppo ci siamo persi di vista, anche se lo ringraziamo tuttora per averci portato a vedere una casa da comprare vicino Roma quando ci trasferimmo. I tre anni di basket che passai con loro furono fantastici, perché raggiungemmo tutti e tre gli anni le finali nazionali del campionato UISP Over 35/40. Io primo anno a Rimini, il secondo a Loano e il terzo a Piombino. Qui sotto c'è una foto di squadra che mi ha mandato Guido, fatta proprio a Piombino, in cui ci sono, in piedi da sinistra Claudio Cornalba,&nbsp;Guido Basilico, Domenico Rijillo, Nico Chillemi (io), Alessandro Arcari, Simone Fanin, Tony Russo, accosciati da sinistra il primo di cui non ricordo il nome ma solo che si chiamava Ciccio, Maurizio Garieri, Corrado Modolo, Roberto Biagioli, Massimo Volpi (giocatore e allenatore), Matteo Moretto. Manca purtroppo Mauro Basilico, che a Piombino non c'era.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUsYF5KhWBc1pAA8YbBcbxdKe3Q9NlWvSTa1_8h-OQr-QdJiQgNicuPtPXl7P8v2VmaooyGKP9YemYtc1WgYjlsgSbLsYwtHnw9Jw0dxC1lW4PT7rfLvx3zgFzcJvisIqlJ9nV2PcKpbjdwTJJviAj8YJzZTesY3XosMMar2ev0-7KPs65VUJE_QDFQw/s640/Lido%20Basket%20Pero%20Over%2040%20-%20Piombino%202005.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="427" data-original-width="640" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUsYF5KhWBc1pAA8YbBcbxdKe3Q9NlWvSTa1_8h-OQr-QdJiQgNicuPtPXl7P8v2VmaooyGKP9YemYtc1WgYjlsgSbLsYwtHnw9Jw0dxC1lW4PT7rfLvx3zgFzcJvisIqlJ9nV2PcKpbjdwTJJviAj8YJzZTesY3XosMMar2ev0-7KPs65VUJE_QDFQw/s320/Lido%20Basket%20Pero%20Over%2040%20-%20Piombino%202005.jpeg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #38761d; font-size: x-small;"><i>Lido Basket Pero, Piombino 2005</i></span></div><p>Qui invece ci sono un paio di foto di Rimini, la prima in cui si vede come finì il 1° tempo che giocammo con la squadra più forte d'Italia, con Guido migliore in campo in quella partita, e subito dopo Massimo e io con la coppa che vincemmo.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDcharV9eAPFwfhICZrH_CxgZc5XnRG4iANbhO_1u4-IxLti8dOfu3xtw_GcylP6r1iTlgyzcwNQ6ch6yZUnEDh4QH0jhb7WP_g-fEssKt13LcVAc_XA9FYZIRWbAyjLLSmkQ3ey6G4_Jd4j2HxcmECGcM9BMJp_KDI02jYEXnGfVvVgM9Pic24LWuEg/s789/2023-03-06_20-18-12.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="633" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDcharV9eAPFwfhICZrH_CxgZc5XnRG4iANbhO_1u4-IxLti8dOfu3xtw_GcylP6r1iTlgyzcwNQ6ch6yZUnEDh4QH0jhb7WP_g-fEssKt13LcVAc_XA9FYZIRWbAyjLLSmkQ3ey6G4_Jd4j2HxcmECGcM9BMJp_KDI02jYEXnGfVvVgM9Pic24LWuEg/s320/2023-03-06_20-18-12.jpg" width="257" /></a><br /><i style="font-size: small;"><span style="color: #38761d;">Risultato 1° tempo e Massimo con me e la coppa vinta</span></i></div><p></p><div>Nella seconda invece, purtroppo un po' sfuocata, ci sono io che avevo appena preso un rimbalzo difensivo con il mio compagno Tubo, nostro playmaker, che aspettava di ricevere la palla, e si vede ancora una volta come la difesa fosse sempre stata il mio punto forte.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5E62ZpFoXK-_VCENGN8T8343xoeWhr-ECxWng2qxZ9tnOr4Ywf-af_pofuA9rtJ8e08PV0cqO1WUuJl2vlL9e0fr9e5hBdMMzvHbg2RezK2UdTbUZCgiKhz7i74PdoQk0CdV0yje904cRx7YFwweTfYIm4oGSX3Evw5mlcGFAnzVHr0b2Hc3EHJPJMA/s640/DSC00855.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5E62ZpFoXK-_VCENGN8T8343xoeWhr-ECxWng2qxZ9tnOr4Ywf-af_pofuA9rtJ8e08PV0cqO1WUuJl2vlL9e0fr9e5hBdMMzvHbg2RezK2UdTbUZCgiKhz7i74PdoQk0CdV0yje904cRx7YFwweTfYIm4oGSX3Evw5mlcGFAnzVHr0b2Hc3EHJPJMA/s320/DSC00855.JPG" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #38761d; font-size: x-small;"><i>Mio rimbalzo difensivo</i></span></div></div><p><span style="font-family: inherit;"><span lang="IT" style="line-height: 107%;">Anche a Loano ci divertimmo molto, e infine la finale di Piombino, a cui si riferisce la foto di squadra, fu l'ultima a cui io e Massimo partecipammo, perché dopo poco io e Maria ci saremmo trasferiti vicino Roma, e Massimo andò a vivere nelle Marche! </span><span lang="IT" style="line-height: 107%;">&nbsp;Allego qui l'immagine che mi ha mandato Tony di un'azione di quella partita, con me che cerco di smarcarmi per ricevere la palla in mezzo all'area, e secondo me come al solito stavo probabilmente pensando che, se avessi ricevuto la palla, sicuramente avrei fatto un gancio cielo</span></span><span lang="IT" style="font-family: &quot;Times New Roman&quot;, serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">&nbsp;</span><span style="font-family: inherit;">😂😂😂</span></p><p><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhq8MKmDxGEU1KH3eF5T8dwTDMf2SwZ0WkcQi7LSlTFmRBVvwEUlWxjsTDh4XddArJedzcTVFCfBvicQyrqkk2ihyNE8y2aHhxYJPcTzF634ZBUVFEZGgJh9fSS-6mlfRypYncib6JVmRoMJd4kD3EOF74UKWQoW_oh1iNJ3-2xGufzG-zePDAUxzU6Q/s2048/DSCN2503.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhq8MKmDxGEU1KH3eF5T8dwTDMf2SwZ0WkcQi7LSlTFmRBVvwEUlWxjsTDh4XddArJedzcTVFCfBvicQyrqkk2ihyNE8y2aHhxYJPcTzF634ZBUVFEZGgJh9fSS-6mlfRypYncib6JVmRoMJd4kD3EOF74UKWQoW_oh1iNJ3-2xGufzG-zePDAUxzU6Q/s320/DSCN2503.JPG" width="320" /></a><br /><i style="font-size: small;"><span style="color: #38761d;">Nostra azione offensiva</span></i></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><p><span style="font-family: inherit;">Fu molto triste abbandonare i ragazzi, e il dispiacere si leggeva negli occhi di tutti in occasione dell'ultima mangiata che facemmo insieme. Ho saputo successivam</span><span style="font-family: inherit;">ente che dopo alcuni anni i ragazzi riuscirono a vincere il Campionato UISP, e questo mi rende molto orgoglioso di loro.</span></p></span></span><p></p><p>Arrivato a Roma, non giocai più a basket a livello agonistico, ma soltanto alcune volte fra amici in due occasioni!</p><p><span style="font-family: inherit;">La prima durò circa un paio d'anni. Con alcuni colleghi IBM andavamo a fare la nostra partitella settimanale durante la pausa pranzo, e fu davvero un periodo molto simpatico, anche se ricordo qualcuno si fece anche male purtroppo. Eravamo sia uomini che donne, e ci divertivamo parecchio. I colleghi con cui giocavo erano il caro amico Mauro Bianchi che era spassosissimo con le sue continue battute in romanesco 😂,&nbsp;<span lang="IT" style="line-height: 107%;">poi quell</span><span lang="IT" style="line-height: 107%;">i</span><span lang="IT" style="line-height: 107%;"> che sarebbe</span><span lang="IT" style="line-height: 107%;">ro</span><span lang="IT" style="line-height: 107%;"> </span><span lang="IT" style="line-height: 107%;">diventati </span><span lang="IT" style="line-height: 107%;">diversi dopo i miei manager, ovvero il </span><span lang="IT" style="line-height: 107%;">barese doc e caro amico Domenico Raguse<span style="font-family: inherit;">o</span></span></span><span style="font-family: inherit;"><span lang="IT" style="line-height: 107%;">, tifoso della Bari (guai a dire il Bari </span><span style="line-height: 107%;">😂</span><span lang="IT" style="line-height: 107%;">) e della SSD Pallacanestro Molfetta,</span><span><span lang="IT" style="line-height: 107%;">&nbsp;che mi invitò anche qualche volta a giocare nel campetto del suo condominio, e&nbsp;</span>&nbsp;il sardo doc Enzo Mudu, con cui i</span>n ufficio </span>scherzavamo al caffè perché sia io che lui volevamo sempre offrire noi, e di conseguenza ricordando le nostre partitelle toste ci facevamo il tagliafuori al bar 😂. Poi c'era il carissimo Giancarlo Marino, compagno di squadra a Messina e ora collega di cui ho parlato molto nella seconda parte,&nbsp;che anche durante le partitelle tirava fuori il suo agonismo come se fossimo in campionato. E c'erano anche altri colleghi che si avvicendavano, fra cui i carissimi Rocco Giardullo, Franco Lalli, Alessandro Faustini e Alessandra Frasca. Conservo un bellissimo ricordo di quei due anni, nel primo si andava in un campetto all'aperto vicino l'ufficio, mentre nel secondo il grande Mauro prese accordi con la palestra Tellene al chiuso dove potevamo andare nella pausa pranzo, evitando così che ci potessimo fare male come era già accaduto nel campetto all'aperto. Chi si fece male fu il caro Valerio Summo, un ragazzo del Laboratorio di Sviluppo Software con cui spesso prendevamo un caffè insieme e che colpevolmente avevo dimenticato di citare insieme ad altri due protagonisti assoluti, ovvero il simpaticissimo ala-play Vincenzo Sciacca che da buon siciliano faceva anche lui una marea di battute, e l'altro grande pivottone Gaetano Ruggiero, con cui ovviamente ci marcavamo spesso.</p><p>E adesso (sì sì sto per finire&nbsp;questo lunghissimo post 😂, ancora un po' di pazienza) vi racconto dell'ultima volta che sono entrato da giocatore in un campo di basket...una storia legata a...sì, ancora una volta a Messina! Un ex giocatore e allenatore messinese, che purtroppo è mancato qualche anno fa, si chiamava Salvatore Furnari ed ebbe l'idea di creare su Facebook un gruppo, chiamato Vecchie Glorie del basket messinese. Il carissimo amico Sergio Barlassina un giorno mi contattò per chiedermi se ne volessi fare parte. Era l'inizio del 2013, e stava per succedere una delle cose più belle che mi sia successa su un social, ovvero la possibilità di ritrovare tanti vecchi amici, fra cui anche Anna Palazzolo e Daniela Mandini di cui ho parlato nella seconda parte, e non solo, mi ha consentito anche di conoscere alcuni con cui ci conoscevamo solo di vista! Uno di questi è Massimo Castorina, con cui 10 anni fa abbiamo iniziato una delle più belle amicizie della mia vita! Molte vecchie glorie infatti, fra cui le carissime Giusy Ardizzone e la cugina di Massimo Daniela Freni, ci prendono sempre in giro perché siamo sempre insieme a mangiare (Massimo viene spesso a pranzo o a cena da noi). Massimo mi ha raccontato che giocava anche suo fratello Melo, mancato purtroppo diversi anni fa. Poi ho potuto ritrovare Rocco La Torre, amico dei miei cugini Giusi Chillemi e Ugo Tranfo, con cui insieme a Gaetano Barresi, a Ciccio Mirenda e allo stesso Massimo ci siamo ritrovati anche a cena qui a Roma! Qui sotto una nostra proverbiale partita a biliardino fra vecchie glorie fra me e Rocco contro Massimo e Gaetano, e un dopo cena romano fra vecchie glorie con Ciccio, Gaetano, Rocco, io e Massimo!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQiFm9sZKFbB2jmyNvIv9qcq3OxWiGlXf8WKVNSH5CkAoe_ghWq8gs0F8h4hyvSQykC3igagUbMlqwtPiJ0RjT6OlARfPP7LcuK0CYooze2UnVuRaoBVRfFsq6SJJ_qJOO3FdZFqZO2Ur3IXBBsSif8ow9qejQ9gR915mRpbwhVcU5h3xIKrU38ZoUPg/s998/biliardino%20e%20cena%20vecchie%20glorie.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="666" data-original-width="998" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQiFm9sZKFbB2jmyNvIv9qcq3OxWiGlXf8WKVNSH5CkAoe_ghWq8gs0F8h4hyvSQykC3igagUbMlqwtPiJ0RjT6OlARfPP7LcuK0CYooze2UnVuRaoBVRfFsq6SJJ_qJOO3FdZFqZO2Ur3IXBBsSif8ow9qejQ9gR915mRpbwhVcU5h3xIKrU38ZoUPg/w409-h274/biliardino%20e%20cena%20vecchie%20glorie.jpg" width="409" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #38761d; font-size: x-small;"><i>Ritrovi romani fra amici delle Vecchie Glorie</i></span></div><p>Fra gli amici ritrovati ci sono anche Carmelo Ferraro, il mio migliore amico a Messina, Sergio Brancato con cui con Carmelo facevamo il trio inossidabile, e i carissimi Carmelo Cammaroto, Nicola Arena, Pino Miceli e Manlio Marino. Poi ho avuto anche il piacere di ritrovare Roberta Mandini sorella di Daniela, e ovviamente Sergio Barlassina, e di conoscere carissime persone con cui non avevo contatti, come il super coach Renato Castorina, piacevole sorpresa di cui ho già parlato anche nelle altre due puntate, Claudio Castorina, Ettore Castorina (pare che Castorina sia il cognome più diffuso nelle Vecchie Glorie 😀), Daniela Merlo, Adalgisa Minà,<span lang="IT" style="font-family: &quot;Times New Roman&quot;, serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">&nbsp;</span>Pippo Dini,&nbsp;<span lang="IT" style="font-family: &quot;Times New Roman&quot;, serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">come&nbsp;</span>l'omonimo Nico Bonasera (si chiama Domenico come me) e Maurizio La Rocca, con cui insieme a Anna Palazzolo tuttora si scherza continuamente e ci si fa una valanga di risate, il caro Maurizio Polli che scoprii piacevolmente dopo essere anche amico di famiglia con i miei fratelli e i miei cugini, e poi Barbara Mellini, Claudia Troilo e Tiziana Baccarella, che insieme alle due sorelle Mandini sono state ribattezzate come le cinque grazie 😃,&nbsp; Paola Piatta,&nbsp;la cara Andrea Pantano Zaccone e i cari Lillo Bonanno, Sergio Iannello e Cesare Santambrogio che ci hanno lasciato 😥, Nicola Tiseno, Giovanni Scozzaro, Giovanni Ruggeri, i fratelli Claudio e Renato Dispenzieri, Elisa Trungadi, Nino Lucchesi, Vittorio Currò, Enrico Grasso, Umberto Ortale, Aurelio Puzone, i grandi Vittorio Smiroldo e Vincenzo Bonaventura, e tanti altri.</p><p>A luglio del 2013 ci fu una partitella a Messina, e qui sotto c'è la foto ufficiale del gruppo Vecchie Glorie, fatta proprio in quell'occasione. Come vedete eravamo in tantissimi!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCgFwUJK0fRFK-S4LhDn8eN00ENS7neG6ZIziN3Ph5ADgnrfnqwYdn_rb39Kma8e057zEeUljDUOL2femBHlDl8KFXDPF8c2XeoviqeOeUgcgltRwAuofffvw8uxxsW_tHyGVs2AFOIYgVakbVA5wHiP9qjKc3-Ts7269Hg00YpcK6szsKiHzFU7g4ZQ/s960/Vecchie%20Glorie%20del%20basket%20messinese.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="312" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCgFwUJK0fRFK-S4LhDn8eN00ENS7neG6ZIziN3Ph5ADgnrfnqwYdn_rb39Kma8e057zEeUljDUOL2femBHlDl8KFXDPF8c2XeoviqeOeUgcgltRwAuofffvw8uxxsW_tHyGVs2AFOIYgVakbVA5wHiP9qjKc3-Ts7269Hg00YpcK6szsKiHzFU7g4ZQ/w416-h312/Vecchie%20Glorie%20del%20basket%20messinese.jpg" width="416" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #38761d; font-size: x-small;"><i>Vecchie Glorie del basket messinese</i></span></div><p>Lì io ritrovai praticamente tutti, e mi pento ancora di non essermi cambiato per giocare 😓 Mi sono però rifatto pochi mesi dopo, perché in diversi sono venuti a trovarci a Roma, e organizzammo una partitella grazie a Gaetano. Come vi dicevo questa fu l'ultima volta che messi piede in un campo di basket. Ero un po' arrugginito con i movimenti, mi ricordo che Daniela continuava a incoraggiarmi, dimostrando la stessa empatia di 30 anni prima e il suo essere sempre una bella persona 💛, e anche grazie a lei qualche gancio e qualche canestro dalla linea di fondo ci uscì. Però ahimè non schiacciavo più e nemmeno toccavo più il ferro! 😓 Come si suol dire c'è sempre un'ultima volta! Chiudo qui sotto con l'ultima fotografia di squadra fatta in occasione di questa mia ultima partitella ❤️&nbsp;</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz-1zYDj1Mkr1Jc0z0S-DOQMJQeDJjzsmeBg1aDmuWlxSvdy2kpraBBw3PLS6nHAi9sdE0ynNxxANiYfEotByQNs0-RTY_NaF6nHD-IxIf57Az6p0RofZCVpC7vg2MOUPDlH1Bfd39gVEEN5M30bxPCCaZfdmvAk_hBLiG7nQj2lcqB4Bjk5GPBvXlTA/s1390/vecchie%20glorie%20a%20Roma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1030" data-original-width="1390" height="303" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz-1zYDj1Mkr1Jc0z0S-DOQMJQeDJjzsmeBg1aDmuWlxSvdy2kpraBBw3PLS6nHAi9sdE0ynNxxANiYfEotByQNs0-RTY_NaF6nHD-IxIf57Az6p0RofZCVpC7vg2MOUPDlH1Bfd39gVEEN5M30bxPCCaZfdmvAk_hBLiG7nQj2lcqB4Bjk5GPBvXlTA/w409-h303/vecchie%20glorie%20a%20Roma.jpg" width="409" /></a><br /><span style="color: #38761d; font-size: x-small;"><i>Vecchie glorie a Roma</i></span></div><p>Ho finito! Finalmente direte voi! 😂 Ringrazio&nbsp;Massimo per la sua bellissima amicizia, e ringrazio anche tutti coloro che vennero a trovarci quella volta a Roma! Il rapporto fra noi vecchie glorie continua tuttora fra tanti di noi, e ne sono veramente molto felice! ❤️ Grazie a tutti per essere arrivati alla fine di questa blog-trilogia, spero tanto di avervi tenuto una piacevole compagnia! 🔚</p>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]30tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-85711960769889907362023-02-17T11:07:00.009+01:002023-07-09T23:31:00.779+02:00Vita da cestista (seconda parte)<p>Eccomi qui, pronto per scrivere la seconda parte di questa mia testimonianza, che racconta quello che ho vissuto in tanti anni di pallacanestro! 😍 Non solo, ma mi sono reso pure conto che questa sarà sicuramente più lunga della precedente e che molto probabilmente ci vorrà anche la terza e ultima parte, che spero di scrivere anche se sarà un po' più corta delle altre (sì sì direte, le ultime parole famose eheh 😅), ovvero quella della vecchiaia! 😂 Adolescenza, giovinezza e vecchiaia! In effetti il basket ha caratterizzato in qualche modo lo scorrere della mia vita, perché è stato parallelo a tutte le cose che si sono susseguite nel mio cammino. Come dicevo, questa seconda testimonianza racconta quello che ho vissuto nei bellissimi 5 anni di pallacanestro&nbsp;&nbsp;trascorsi a Messina 💛 Il cuore giallo è voluto! Infatti questi 5 anni meravigliosi sono stati carichi di amicizia, e il cuore giallo significa proprio amicizia 💛&nbsp;</p><p>Premetto che Messina è sempre stata una città fortemente baskettara, una vera e propria eccezione per il sud. Durante quegli anni in cui c’ero anch’io c’era una quantità pazzesca di squadre, almeno una decina femminili che giocavano campionati dalla serie B in giù, e altrettante maschili che andavano dalla serie B alla prima divisione. Quasi tutte con il settore giovanile molto attivo. Del resto stiamo parlando della città che ha regalato al basket una figura di assoluto rilievo per la pallacanestro nazionale come <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Tracuzzi">Vittorio Tracuzzi</a>! 💯</p><p>Comincio con un'immagine e relativo articolo, presi da un giornale dell'epoca (siamo alla fine degli anni '80), <i>La Gazzetta del Sud</i> (me la ricordo fin da piccolino perché la leggeva sempre mio nonno paterno).&nbsp;</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGTD3kEVUOT1Z-xX-8TOsdXSUrjqvmlB9u72t39uyO8lGwPns8pWFjRlpcqRFuK69fgtR1KW2PC3mj_dqurYpTrdiKp65I1dmUkslKm4tTlBmtpKD2lDnCHWImfbYCjhTa-OuRBRZUDnGBFAoP2UQheTUYHV0roJ5ioQlX53Z79DYGWfilCee6qNvWfw/s769/1980_nico_basket_Giarre-Parati%20Bucalo%20(1).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="724" data-original-width="769" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGTD3kEVUOT1Z-xX-8TOsdXSUrjqvmlB9u72t39uyO8lGwPns8pWFjRlpcqRFuK69fgtR1KW2PC3mj_dqurYpTrdiKp65I1dmUkslKm4tTlBmtpKD2lDnCHWImfbYCjhTa-OuRBRZUDnGBFAoP2UQheTUYHV0roJ5ioQlX53Z79DYGWfilCee6qNvWfw/s320/1980_nico_basket_Giarre-Parati%20Bucalo%20(1).jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Articolo della Gazzetta del Sud del 20 ottobre 1980</span></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Quello fu il mio anno migliore in serie D, ovvero il 1980-'81. Dall’articolo si legge anche che io e il grande Pino Miceli, conosciuto in tutto l’ambiente messinese come Micio, spesso eravamo insieme i mattatori di quella squadra. Ma la mia avventura messinese cominciò due anni prima nell'autunno del 1978, all'inizio dell'Università. Non mi sarei mai aspettato che avrei vissuto 5 anni di basket da favola, e non solo per la pallacanestro intesa come gioco in campo, ma anche per tutto il bellissimo contorno, che va dalle amicizie vere alla tifoseria da palazzetto alle domeniche intere passate sulle gradinate della palestra Juvara, all'epoca quella che ospitava un po' di tutto, non solo il basket, e che si trovava vicino al lungomare, non so se adesso esiste ancora, visto che c'è il nuovo palazzetto di Messina San Filippo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Allora, il mio primo anno lo giocai in Promozione e Prima Divisione con La Fondiaria, con cui mi divertii moltissimo e la squadra era molto affiatata, ma mi dovevo ancora ambientare. Tuttavia fu allora che nacque la mia prima vera amicizia, in un modo molto strano perché oltre che di scontri in campo (praticamente ci marcavamo sempre io e lei quando si difendeva a uomo) era fatta spesso di sguardi e lunghe chiacchierate fuori dal campo e durante i momenti di riposo. Con la squadra giocavamo in un palazzetto fuori dal mondo, chiamato guarda caso Il Ritiro, che si trova su una delle strade che da Messina portano ai colli, dove spesso la gente va in estate per prendere un po’ di fresco. Io e lei…sì avete capito bene 😍 Una volta alla settimana dividevamo il campo del Ritiro con la Libertas Messina, una delle squadre femminili di serie B della città. L’amicizia fra me e Anna Palazzolo cresceva di settimana in settimana, in campo nessuno dei due esitava a difendere duro, ma una cosa simpatica, che è rimasta il simbolo della nostra amicizia, era il fatto che quando io la stoppavo le chiedevo scusa ❤️ Lei se lo ricorda tuttora, dopo più di 40 anni, e ogni volta che ce lo ricordiamo insieme scattano risate su risate 😂❤️</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Nella foto che segue sono con Anna, ma più di 30 anni dopo, e insieme a noi ci sono due persone, Massimo (che nominerò alla fine) e un'altra bravissima giocatrice dell'eopca, che si chiama Daniela Merlo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1fau4Wi6SCAT0qUG-H6XIJjHECiMPG8cGFRqK2KfubC7HJ2eVMGy8hL1T0Jbs8B7iYUVeCBoBW0Sj-bVEWO8f8Az2pCsrFsezxcvgBVVsF88hHkdANAyMUekvMfMgtl7PfjdVMDAgRG3s2dAJZDta1PcebWFVIR9WRbZchd_0X9BMY9Yn9rX_BigX-w/s643/Nico%20Anna%20Massimo%20Daniela.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="643" data-original-width="578" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1fau4Wi6SCAT0qUG-H6XIJjHECiMPG8cGFRqK2KfubC7HJ2eVMGy8hL1T0Jbs8B7iYUVeCBoBW0Sj-bVEWO8f8Az2pCsrFsezxcvgBVVsF88hHkdANAyMUekvMfMgtl7PfjdVMDAgRG3s2dAJZDta1PcebWFVIR9WRbZchd_0X9BMY9Yn9rX_BigX-w/s320/Nico%20Anna%20Massimo%20Daniela.jpg" width="288" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Io, Anna, Massimo e Daniela</span></i></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">L’anno successivo i carissimi Vincenzo Bonaventura e Peppe Termini mi chiamarono per chiedermi se volevo giocare in serie D con la Liberale Messina, che era conosciuta come la Parati Bucalo, e fu allora che conobbi anche il simpatico dirigente Carmelo Briguglio. Fu un’ottima annata, e anche se il quintetto base era già predisposto, mi divertii tanto lo stesso perché l’allenatore mi faceva entrare in campo quasi sempre, anche se purtroppo mi sa che non gli ero molto simpatico e non ne ho mai capito il motivo. Di quell’anno voglio ricordare un compagno di squadra, che mi voleva molto bene e a cui ero molto affezionato. Purtroppo è mancato qualche anno fa. Si tratta del grandissimo pivot Lillo Bonanno, che giocò in tante squadre sempre da mattatore. Sono stato felice di riuscire a riabbracciarlo poco prima che ci lasciasse. Di questo ringrazio l’amico Sergio Barlassina, anche lui grande giocatore e avversario in serie D, per il fatto di avermi contattato per chiedermi se volevo entrare a far parte del gruppone delle Vecchie Glorie del basket messinese, che mi hanno anche permesso di ricordare l'affetto con cui altri due veterani, Nicola Arena e Carmelo Cammaroto, mi trattavano considerandomi il loro fratellino minore. Vidi Lillo per l’ultima volta a una cena organizzata 10 anni fa dal gruppo. Durante quel primo anno di Parati Bucalo iniziai ad andare sempre al palazzetto dello Juvara a vedere tutte le partite maschili e femminili, inclusa la serie B maschile in cui militava il grande playmaker Renato Castorina, di cui ho già parlato nel mio post precedente su Chieti. In serie C invece militava l’Amatori Messina con Ciccio Mirenda, e alle sue partite mi facevo sempre delle grandi chiacchierate con sua sorella Rosanna 😍 Peccato esserci persi col tempo. Con Ciccio invece siamo rimasti amici tuttora.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">E ora passiamo al mio anno migliore, quello a cui si riferisce l’articolo in alto. Un grazie enorme va al caro Giovanni Cocivera e a suo fratello Ernesto, che con entusiasmo mi dissero "dai, rimani alla Parati Bucalo, che quest’anno ci divertiamo un sacco". A rincarare la dose fu Carmelo Ferraro, che ribadì quanto ci saremmo divertiti. Ed è stato proprio così. Qui sotto c’è la foto di squadra di quell’anno fantastico, in cui ci sono, in piedi da sinistra Mastroianni (dirigente), M. Marino, Miceli, Ferraro, Chillemi, Brancato, E. Cocivera (allenatore), accosciati da sinistra Anastasi, Cammaroto, Modica, G. Cocivera, Pavone.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYYicKaoRUbWh4bjdklkrxHxxdvMSisJcLbEoMMXR9M9LVhCYYZ4uNmwjvHyniyYmqhsOQ-jnab8ZdxoCbpRcKCJSV26WPkF0RWXht5y7oogb4vFgLgPHOTgqvB2iAVXQh9F-a3_yNw73O05sGWi8bNEKdDAnsC4yXqQIDZSppy2k8iiBIbOwyZAA2Qg/s691/Foto%20Parati%20Bucalo%201980-1981.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="481" data-original-width="691" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYYicKaoRUbWh4bjdklkrxHxxdvMSisJcLbEoMMXR9M9LVhCYYZ4uNmwjvHyniyYmqhsOQ-jnab8ZdxoCbpRcKCJSV26WPkF0RWXht5y7oogb4vFgLgPHOTgqvB2iAVXQh9F-a3_yNw73O05sGWi8bNEKdDAnsC4yXqQIDZSppy2k8iiBIbOwyZAA2Qg/s320/Foto%20Parati%20Bucalo%201980-1981.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Parati Bucalo 1980-1981&nbsp;</i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">C'è anche un altro articolo di quell'anno, che vi metto qui sotto. Potete immaginare quando uscì la Gazzetta e io lo vidi come ci rimasi di sasso 😂 Mio nonno mi disse più volte bravissimo continuando a ridere 😀💜</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLlSusNNr14r2OjbTrbtfNE8isPqNvGYtovkrWbtY4o1exW3piQIe3OtM-6fU4QkWqvySja28t2Kw51ae-prBfH0DunIGcK75eA552Lyxv88hNR69OTCpwDktwBvXCtSWfSX59PWusTSbyYh73rMz7Zszo5nrU02kGZ9GqP2jrqZIGAKIS0NUW0vb7KQ/s731/1981_Decide%20Chillemi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="731" data-original-width="649" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLlSusNNr14r2OjbTrbtfNE8isPqNvGYtovkrWbtY4o1exW3piQIe3OtM-6fU4QkWqvySja28t2Kw51ae-prBfH0DunIGcK75eA552Lyxv88hNR69OTCpwDktwBvXCtSWfSX59PWusTSbyYh73rMz7Zszo5nrU02kGZ9GqP2jrqZIGAKIS0NUW0vb7KQ/s320/1981_Decide%20Chillemi.jpg" width="284" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Articolo della Gazzetta del Sud dell'8 marzo 1981</span></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Fuori dal campo facevamo trio fisso io, Carmelo Ferraro e Sergio Brancato. A Sergio va un grazie a posteriori per tutti i passaggi in macchina che ci ha dato in quel periodo 💛😀 Mi ricordo quante risate che mi facevo quando si incazzava con Carmelo e gli diceva “Guarda che non ti faccio più da tassista!” 😂 Nella foto che segue siamo i tre inseparabili di quell'anno!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinYaT1SQjcqrv6vvA7i5VSz7QJCDIqZ8pD9OeCHDoj-tfSOn2NXMGbzLFrkGgzORFWBEe16xUaATQkcmDZXPu5gLp4jbwQMZDFooSdTTeFnTZr-PGviSnjEOag1Pe6ammFaAKDyq6DbrXlvPiedpFpKS1RGWlOqpSjeWihAKy-wiYi6TUPl5Ee--tIIQ/s618/Sergio%20Carmelo%20Nico.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="618" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinYaT1SQjcqrv6vvA7i5VSz7QJCDIqZ8pD9OeCHDoj-tfSOn2NXMGbzLFrkGgzORFWBEe16xUaATQkcmDZXPu5gLp4jbwQMZDFooSdTTeFnTZr-PGviSnjEOag1Pe6ammFaAKDyq6DbrXlvPiedpFpKS1RGWlOqpSjeWihAKy-wiYi6TUPl5Ee--tIIQ/s320/Sergio%20Carmelo%20Nico.jpg" width="249" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Sergio, Carmelo e io</i></span></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">A Carmelo va invece un grazie di cuore per la bellissima amicizia che ci siamo regalati. È stato il mio migliore amico in quegli anni, e penso anche io il suo, e tuttora rimane sempre uno dei migliori amici che abbia mai avuto. Era un giocherellone, come si vede dal disegno qui sotto che mi ha dedicato, ma capace di tanto amore e affetto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7znv7hbL636TDaTCDSWWHR6zgzwSMKftAPID0hsSVZaRa4hi3T95plE17JP_CDsyGTNtXG8JQoK9CtpV1xRc4_W_dI5LFHyYDItF3781BnfQazuRIoauJ0kfmI3PBcBJRBJMxRyh5rxp8f8IolXRw1Ix5F-hIsAz_70TB8Qb4uEDKAi1zMTGDyn8BqA/s549/Chillemata%20(Carmelo%20Ferraro).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="549" data-original-width="436" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7znv7hbL636TDaTCDSWWHR6zgzwSMKftAPID0hsSVZaRa4hi3T95plE17JP_CDsyGTNtXG8JQoK9CtpV1xRc4_W_dI5LFHyYDItF3781BnfQazuRIoauJ0kfmI3PBcBJRBJMxRyh5rxp8f8IolXRw1Ix5F-hIsAz_70TB8Qb4uEDKAi1zMTGDyn8BqA/s320/Chillemata%20(Carmelo%20Ferraro).jpg" width="254" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Chillemata, disegno di Carmelo Ferraro 😂</i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Conobbi tutta la sua famiglia, suo papà e sua mamma, mancati purtroppo molto giovani, mi volevano un bene dell’anima, cosa che non potrò mai dimenticare! ❤️ Sia loro che lo stesso Carmelo e i suoi fratelli mi chiamavano professore 😍 Lui è poi venuto anche a Chieti a conoscere la mia famiglia ❤️ Sono rimaste proverbiali le nostre partite a scacchi, che duravano ore, ma ci divertivamo come matti. Carmelo mi aiutò anche a scrivere il mio libro di problemi di scacchi, dove riportai anche pezzi di partita fra me e lui. Cosa che tuttora mi lascia l’amaro in bocca, perché stavo per mandarlo a un editore e come uno stupido prestai la bozza del libro…che purtroppo non è più tornata indietro 😢 Torniamo alle cose belle, la mia amicizia con Carmelo. Eravamo quasi sempre insieme e…questa ve la dico, mi convinse addirittura a fare un corso per arbitro di basket 😂 Finito il corso, la FIP mi assegnò pure diverse partite da arbitrare e spesso i due arbitri eravamo proprio io e Carmelo. Quanto ridere, ve lo assicuro! Però va detto che “arbitro cornuto” non me l’ha mai detto nessuno 😂😂😂 Forse Carmelo sì, visto che ha continuato a livello agonistico e è diventato uno stimato professore di Educazione Fisica, ma io ovviamente non avrei mai potuto raggiungere i livelli dei due super arbitri Nico Bonasera (ci chiamiamo omonimo 😉) e Maurizio Polli (che è stato anche un carissimo amico di famiglia).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Di quell'anno voglio ricordare anche le finali universitarie a Salsomaggiore, e la sfiga che si impossessò di me. Qui un ricordo affettuoso va a un altro giocatore, Cesare Santambrogio, che ci ha lasciato da poco. Ebbi la fortuna di essere convocato col CUS Messina per queste finali, e iniziai con un bellissimo 6-0 per noi con il CUS Milano che aveva giocatori nientemeno che del Simmenthal Milano. Segnai io tutti e tre i primi canestri...ma, come vi dicevo, la sfiga ci vide benissimo e dopo quel 6-0 feci un gancio cielo e mi beccai una storta alla caviglia di quelle peggiori in assoluto! Mi incazzai come una iena, ovviamente mica per il dolore, ma perché non avrei potuto più giocare 😀😪 Tuttavia in quei giorni continuai lo stesso a divertirmi con i miei compagni, specialmente con Pippo Dini (compagno di squadra a Messina di Sergio Barlassina), che continuava a fare scherzi tremendi a tutti! 😂 Quello che mi dispiacque di più fu il fatto che dovetti saltare anche la partita con il CUS Chieti, e immaginate quanto ci avrei tenuto. Fu bello comunque almeno salutare i miei vecchi compagni, dispiaciuti anche loro di vedermi azzoppato!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Prima ho citato delle tante domeniche alla palestra Juvara a vedere dalle gradinate tutte le partite maschili e femminili possibili e immaginabili. Queste domeniche sono state il punto chiave per la seconda bellissima amicizia femminile di quel periodo. C’era una ragazza molto dolce e bravissima in campo, che giocava in serie B e che mi faceva aspettare con ansia le partite domenicali della sua squadra,&nbsp;l’Amedeo Motor. Quello che notai subito in lei è che non se la tirava per niente, al contrario di altri giocatori e giocatrici, e che aveva un modo di giocare contemporaneamente sia egoista che altruista, a seconda di quello che occorreva alla squadra, una vera giovane leader. Non era una cosa che è così facile da vedere. Un giorno fra me e me mi dissi che avrei tanto voluto diventare amico di questa ragazza! 💛 Però non la conoscevo di persona e poi ero ancora tanto timido. E così le scrissi una lettera, dicendole che un’amica come lei l’avrebbero voluta tutti. Lei mi rispose con un’altra lettera, dicendomi che era stata molto felice di ricevere la mia, e io non volevo credere ai miei occhi. E così cominciammo a scriverci, pur abitando nella stessa città 😀 Era timida anche lei! Questa ragazza meravigliosa si chiamava, anzi si chiama Daniela Mandini. Dopo esserci scritti per un po’ di tempo, iniziammo a telefonarci e parlavamo di tutto, fra risate e confidenze. La sua voce timida era dolce come lei. Non siamo mai andati oltre l’amicizia, nonostante qualche simpatica malalingua ci sia stata, perché è questo quello che entrambi volevamo 💛 Per questo scrissi per lei una canzone sull’amicizia. Non sto a citarla tutta, non mi sembra il caso, ma solo un verso importante, che poi era una delle cose che più mi aveva affascinato di lei perché le consentiva quasi sempre di distribuire assist su assist: "vagava un pallone in campo, potevo anche girarmi altrove, tanto ero più che convinto che quasi certamente te ne saresti impossessata". Tuttora io e Daniela siamo molto amici ❤️</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Nella foto che segue sono con Daniela, sempre più di 30 anni dopo, insieme sempre al solito Massimo 😉</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDpyX4xQjzcJycf4-1bRo-7N9lvl2gnXaQLr5g296Jtr_CJASfYjYVND6-f7U1Qo4N_DMa79dyCnJIyAjbWacESKmtHti46hl1BAcASSxfNlT7WC8B-bXcM6pP4ds9G6bqFrHhYQ9I22T-TTOVWybuPNM0Z6X8B3jaHhyiTuogL9iD2CxN_x9IxHCO_w/s369/Nico%20Daniela%20Massimo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="289" data-original-width="369" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDpyX4xQjzcJycf4-1bRo-7N9lvl2gnXaQLr5g296Jtr_CJASfYjYVND6-f7U1Qo4N_DMa79dyCnJIyAjbWacESKmtHti46hl1BAcASSxfNlT7WC8B-bXcM6pP4ds9G6bqFrHhYQ9I22T-TTOVWybuPNM0Z6X8B3jaHhyiTuogL9iD2CxN_x9IxHCO_w/s320/Nico%20Daniela%20Massimo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: small;">Io, Daniela e Massimo</span><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Gli ultimi due anni messinesi sono stati meno ricchi di cose da raccontare, le amicizie erano già consolidate, e continuavo ad allenarmi e a giocare come sempre. In quei due anni cambiammo allenatore, e ci allenò Antonio Bucolo, davvero una bella persona. Vi racconto velocemente un episodio che fa morire dal ridere. Lui fumava il sigaro e la pipa, e un giorno andammo in trasferta e ci fermammo a fare benzina. Bucolo mi chiese se per favore gli andavo a comprare in autogrill una scatola di una certa marca. Ora non mi ricordo il nome, ma lui voleva una scatola di tabacco, e non ci pensò al fatto che che io non potevo certo conoscere le marche di tabacco. Il nome però era simile a una marca nota di caramelle. E così gli portai una scatola di caramelle 😂😂 Povero Bucolo quella volta! 😂</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Chiudo il mio periodo messinese con una foto di squadra che risale al 1983, l'anno dalla mia laurea e quello in cui, purtroppo, ho dovuto lasciare Messina! Quell'anno io e Carmelo ci divertimmo un sacco con gli scherzi, soprattutto con Jannelli, Ficara, Baldaro e Merlino (Sergio Merlino era molto magro, e per questo Carmelo lo chiamava Stek of Biliard 😂) e con...il numero 9!&nbsp;🤔</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg--uTFXlSt67nfMJkgX0dJrc490cnQCXZEiDeBdeskflHyFvR1ql14hqa7r8jll2ItQLNEAkv9nUGTFBCbJBLtsJho_rlAumXQ975hiErHKMqjytjvJTmqtlJkMZji-FtVaoYOOKrcFeUxy5TUFvaYSsSQODoFn14qBfqEgYbr6XhhGrWQpNKXTajoMg/s955/1983_liberale_messina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="955" height="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg--uTFXlSt67nfMJkgX0dJrc490cnQCXZEiDeBdeskflHyFvR1ql14hqa7r8jll2ItQLNEAkv9nUGTFBCbJBLtsJho_rlAumXQ975hiErHKMqjytjvJTmqtlJkMZji-FtVaoYOOKrcFeUxy5TUFvaYSsSQODoFn14qBfqEgYbr6XhhGrWQpNKXTajoMg/s320/1983_liberale_messina.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Liberale Messina, 1983</i></span></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">C'è un motivo per cui ho voluto mettere questa foto! 💛 Oltre il mio amico del cuore Carmelo, di cui ho già parlato tanto in questo post, in questa foto c'è anche un'altra persona, quello con la maglia numero 9 appunto (il secondo da sinistra accosciato) che per me è stata importante! Per dirvi di chi si tratta vi racconto un aneddoto abbastanza divertente. Quel numero 9 sarebbe poi stato un mio collega nella stessa azienda per tantissimi anni, e avremmo lavorato un po' di anni dopo sulla stessa area dei sistemi mainframe per oltre 15 anni! Io abitavo ancora a Milano, e un giorno andammo da un cliente insieme a Roma (sarà stato intorno ai primi anni '90), ma nessuno dei due sapeva ancora che eravamo colleghi, me la ricordo come fosse ieri quella scoperta! Quando lui mi ha visto non voleva credere ai suoi occhi (e nemmeno io) e mi ha urlato "Nicooooooo che ci fai qui?" Ci siamo abbracciati forte ed è stato un momento indimenticabile! Lui si chiama Giancarlo Marino, ed è stato una persona chiave per la mia crescita lavorativa, ci siamo sempre stimati tantissimo a vicenda. Un episodio che fa morire dal ridere, ma che dimostra la stima che lui aveva nei miei confronti, è successo poco prima che io lasciassi l'azienda! Eravamo a una conference call, e si discuteva di una soluzione, e io dissi la mia! Un paio di colleghi non erano d'accordo, e allora Giancarlo che era il loro manager disse: "Non si discute, quello che dice Nico è legge!" 😂😂😂&nbsp;Una cosa bellissima è che in tanti anni non ha perso assolutamente il suo accento messinese, tanto che il suo manager, quando parlava di lui, lo chiamava sempre Cacertu 😂 Un grazie di cuore a Giancarlo e all'amicizia che ci ha legato in tanti anni di lavoro!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Un abbraccio a tutti, scriverò anche la terza parte, quella della vecchiaia! 😂😃 Tornerò a parlare di Messina con le Vecchie Glorie che mi hanno permesso di ritrovare persone splendide che ora sono diventati amici, e sono Gaetano Barresi e Rocco La Torre, ma anche uno in particolare...sì proprio lui, il terzo delle due foto con Anna e con Daniela! Si chiama Massimo Castorina, anche lui giocatore di quell'epoca, e che ora sempre grazie alle Vecchie Glorie è diventato uno dei miei migliori amici, un amico molto importante per me qui nel Lazio, una di quelle persone di cui si può dire senza esitazione che c'è sempre! 💛 Inoltre nella terza parte nominerò anche altre persone, che però a quell'epoca io non conoscevo, e con cui siamo diventati amici grazie al gruppo delle Vecchie glorie! 👍 Alla prossima allora, vi avevo avvisato che sarebbe stato un post più lungo, ma spero non vi siate annoiati! 😍</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Nico</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]15tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-77395458859508587082023-02-01T13:54:00.037+01:002024-10-26T17:50:30.932+02:00Vita da cestista (prima parte)<p>Era da un po' che non parlavo di basket qui sul blog, e per questo mi è venuto in mente di farlo scorrendo insieme a voi quelli che sono i ricordi più belli di quelle parti della mia vita legate a questo sport meraviglioso!</p><p>Cominciamo col periodo teatino, in Abruzzo. Il mio compagno di scuola Massimo Mili, che era stato anche compagno alle elementari, in seconda media mi disse "Dai Nico, vieni a provare a giocare a pallacanestro che sei alto, sicuramente ti piacerà!" E infatti già durante la seconda media ero arrivato quasi al metro e 90, mi sarei fermato a 13 anni a 1,93, che è la mia altezza di oggi. E così quasi alla fine della seconda media andai a provare, era fine maggio, ma ovviamente non sapevo giocare, e poi i campionati giovanili erano finiti da poco per quell'anno.</p><p>Terminai la seconda media con un 7 risicato in Educazione Fisica. Però, siccome la pallacanestro mi piaceva, finito l’anno scolastico durante l'estate andai quasi tutti i giorni al campo, o alla Villa Comunale o alla Civitella accanto al campo del Chieti calcio, spesso anche da solo, ad allenarmi con un pallone da basket. Dopo l'estate all'inizio della terza media entrai a far parte della Birra Moretti Chieti basket e&nbsp;iniziai ad allenarmi insieme ai miei nuovi compagni. Dopo pochi mesi cominciò il torneo propaganda per adolescenti fino a 13 anni compiuti! E qui c'è il mio ricordo più antico della mia prima partita ufficiale, che terminò addirittura 104-2 per noi 😂😂😂 Non ricordo altro, nemmeno quanti canestri segnai, e non erano pochi! Ricordo però i miei compagni e i due allenatori, il meraviglioso Adriano Palumbo mancato da poco tempo lasciando un vuoto incolmabile e il carissimo Orazio Di Gregorio, due persone splendide sotto ogni punto di vista, per i quali eravamo quasi come figli! 💙 Tutti i movimenti che ho sempre saputo fare molto bene, da terzo tempo, giro, gancio, tagliafuori, cambio di direzione, protezione della linea di fondo, e tanti altri, me li hanno insegnati loro! 💪 Li potete vedere nella foto qui sotto, Orazio a sinistra e Adriano a destra! Inoltre c'ero ovviamente io, il più alto della foto, e il secondo dopo di me, quinto della foto a partire da sinistra, era proprio Massimo Mili.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwu6Oas_wEkHgd1lgXBltRIkZKFiDzEUU7XKd_Yi3nai-YU_ehit5yCUwi8cRJGrF-85yeuQyT7u7R3WlVaY6kkg_7YbFmz6jVAD3GAnJ1zdU-EeA5qKGYRmjFyulqD29AkpZ9j9LEGUmpp5s91koeebwMT0U1ZvWid8ZB5dAIZM5XUqMjUI5VSelRBg/s1039/1973%20Birra%20Moretti%20squadra%20Propaganda.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="1039" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwu6Oas_wEkHgd1lgXBltRIkZKFiDzEUU7XKd_Yi3nai-YU_ehit5yCUwi8cRJGrF-85yeuQyT7u7R3WlVaY6kkg_7YbFmz6jVAD3GAnJ1zdU-EeA5qKGYRmjFyulqD29AkpZ9j9LEGUmpp5s91koeebwMT0U1ZvWid8ZB5dAIZM5XUqMjUI5VSelRBg/s320/1973%20Birra%20Moretti%20squadra%20Propaganda.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;">1972-'73 Birra Moretti squadra Propaganda</span></i></div><p>In terza media al primo quadrimestre presi 9 in Educazione Fisica, col mio professore che non riusciva a credere ai suoi occhi 😅 L'anno dopo andai avanti con i campionati ragazzi e successivamente cadetti, allievi e juniores! Quando iniziai il Liceo Classico entrai subito nella squadra della scuola, dove ebbi l'onore di giocare in quintetto base con l'altro pivot Ciccio Ricci (papà dell'attuale grandissimo giocatore della Nazionale Pippo Ricci), colui che sarebbe diventato diversi anni dopo uno dei sindaci di Chieti più amati, e al primo torneo studentesco della città di Chieti vinsi la mia prima coppa come giovane più promettente del torneo! 😍 Nella prossima foto potete vedere questa coppa, avevo circa 15 anni sono con il mio fratellino Luigi a cui questa coppa piaceva tantissimo&nbsp;❤️</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXhOvlWRyzXhqC3wBCjKrCeyRhss-cw8UDnPUoPth574wvUebNbU0LtflYpEg-78Ypk4C2_z3c1PytBEN5cbPQdGRb5ONotKJTCQi2hoLD0AeqT1Yt5fengXD3whLOcFVmZHnMGgR1ePNPzDk6Kavy1jscgLBRut-C9n03C_dHyLvjOEAKktsyoJ_Uug/s650/Luigi%20e%20io%20con%20coppa%20torneo%20studentesco.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="610" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXhOvlWRyzXhqC3wBCjKrCeyRhss-cw8UDnPUoPth574wvUebNbU0LtflYpEg-78Ypk4C2_z3c1PytBEN5cbPQdGRb5ONotKJTCQi2hoLD0AeqT1Yt5fengXD3whLOcFVmZHnMGgR1ePNPzDk6Kavy1jscgLBRut-C9n03C_dHyLvjOEAKktsyoJ_Uug/s320/Luigi%20e%20io%20con%20coppa%20torneo%20studentesco.jpg" width="300" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;"><i>Luigi, la coppa e io</i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Qui invece c'è la foto di squadra del Liceo Classico, a cui sono molto affezionato! Ciccio Ricci è il terzo in alto da sinistra e io sono il quinto!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxj9HybuPq9UEDJxoKfpwIFyxnS_5ohdXmXFNdluAzU66lSV36eNw40XS4Il3KkAhJ47B9yZEgaawwGn8SxmcbNwTFVbMOsogPND2mT2Q2gwIi6XM9bcEyeVh4GdQlFrvpJTQIfDQbuJT7u2H1VwSystRlc8-CCljiWs1XUvAhtu0dSmUM9-NWT_IDkA/s809/1976%20Squadra%20basket%20Liceo%20Classico%20Chieti.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="548" data-original-width="809" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxj9HybuPq9UEDJxoKfpwIFyxnS_5ohdXmXFNdluAzU66lSV36eNw40XS4Il3KkAhJ47B9yZEgaawwGn8SxmcbNwTFVbMOsogPND2mT2Q2gwIi6XM9bcEyeVh4GdQlFrvpJTQIfDQbuJT7u2H1VwSystRlc8-CCljiWs1XUvAhtu0dSmUM9-NWT_IDkA/s320/1976%20Squadra%20basket%20Liceo%20Classico%20Chieti.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;"><i>Squadra Liceo GB Vico (1975-'76)</i></span></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Poi in quel periodo della scuola dell'obbligo ogni anno c'erano regolarmente gli altri tornei cittadini, come il mitico trofeo Ubaldo Ubaldi e il Palio cittadino di Chieti, commentati da tre speaker impeccabili come Carletto De Virgiliis, Carlo Bonetti e Alceo Esposito, che erano loro stessi simboli della città 😊 Questi tornei si svolgevano al famoso campo della Villa Comunale, che una volta era il punto principale e più rappresentativo della pallacanestro cittadina e che vide anche tornei internazionali dove giocò gente come Meneghin, Zanatta, Bob Morse, Masini, Marzorati, Magnifico, Delibasic, Cosic e tanti altri, e che purtroppo adesso è in disuso e senza più manutenzione! E' triste quelle rare volte che ci torno vederlo senza canestri, sporco e con terriccio al lato 😢 Riprendendo il discorso, in quei due tornei cittadini annuali e nel torneo studentesco annuale io ero sempre in prima linea nelle squadre in cui giocavo! 😍 Purtroppo i miei bei ricordi teatini di giocatore di basket dopo il torneo propaganda si limitano a questi tornei, perché nella squadra principale FIP mi capitarono quasi sempre allenatori che mi trattavano a pesci in faccia, facendomi passare anche partite intere seduto in panchina, di cui uno in particolare (pace all'anima sua)! Ce ne fu però uno che invece ricordo sempre con affetto, perché allenò la prima squadra e mi prese sotto la sua protezione, e io lo ripagai con delle partite fantastiche! Purtroppo stette poco tempo a Chieti, era il grande Carlo Rinaldi, mancato purtroppo tre anni fa! 💜 Tuttavia, nonostante la tanta panchina fatta dopo il grande Rinaldi, negli anni successivi ho giocato anche io in diversi momenti cruciali, lo devo ammettere, e a questo proposito vi dico&nbsp;una cosa che racconto spesso, ovvero quello che per me è forse uno dei ricordi più belli dei momenti in cui ho giocato, che secondo me è anche molto divertente, e riguarda le finali interzonali dei tre campionati giovanili che ho citato all'inizio, ragazzi, cadetti, allievi e juniores. A queste finali i vari allenatori mi facevano entrare in campo spesso, secondo me perché ero abbastanza forte in difesa. Infatti in tutti e quattro i campionati incontravamo sempre la squadra del San Severo, dove militava il giovane Walter Magnifico. 😍 Ovviamente quando entravo se si giocava a uomo lo dovevo marcare io, e facevo la mia bella figura perché lui se la vedeva brutta visto che lo tagliavo sempre fuori (questo movimento lo sapevo fare benissimo grazie a Adriano e Orazio). Ma qual è la cosa divertente? Che ogni anno per guardarlo in faccia dovevo alzare sempre di più la testa, in quanto lui cresceva di almeno 10 centimetri all'anno 😂 Non mi va di ricordare altro, anche se di episodi belli come avete letto ce ne furono!</div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Devo però oggi ringraziare il mio vecchio compagno di squadra Gianni Incurvati per aver riportato in vita in questi giorni una nostra vecchia fotografia di squadra che vedete nell'articolo che mi ha mandato Gianni per il mio compleanno (Gianni è il quarto in alto da sinistra e io il quinto)&nbsp;che nemmeno ricordavo più esistesse, e che ha un po' lenito i miei non bellissimi ricordi di quell'epoca! E infatti dall'anno prima la Birra Moretti Chieti Basket si chiamò Rodrigo Chieti 😊</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Feu275ayX3fFgw-VxSkxxOJxBuCtcGmtlCPOuXFKpQndLKWZeO_KhhUQQ3pjngRW8mwLnS6hS8MOlMo__i4i_WO7AF1rgDVI-YwIIaDYQpYxFSqgOUI1-TbxBo7v_YVjmKbPPcbSqRDJlP2absLjkpIPrY6Mq8xDqxeWucYVwoECXssCrPxvU5yJdg/s1080/Rodrigo%20juniores%20articolo%201978.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="810" data-original-width="1080" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Feu275ayX3fFgw-VxSkxxOJxBuCtcGmtlCPOuXFKpQndLKWZeO_KhhUQQ3pjngRW8mwLnS6hS8MOlMo__i4i_WO7AF1rgDVI-YwIIaDYQpYxFSqgOUI1-TbxBo7v_YVjmKbPPcbSqRDJlP2absLjkpIPrY6Mq8xDqxeWucYVwoECXssCrPxvU5yJdg/s320/Rodrigo%20juniores%20articolo%201978.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-size: x-small;"><i>Rodrigo Chieti juniores articolo 1978</i></span></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Questo è il riassunto della mia prima parte di vita cestistica! Nel prossimo post vi racconterò invece la bellissima esperienza a Messina, nei 4 anni e mezzo di Università! Curioso, ma anche molto bello, un piccolo legame fra il basket di Chieti e quello di Messina che si è creato di recente, ed è rappresentato dal carissimo Renato Castorina, oggi grandissimo allenatore che ha allenato la squadra di Chieti negli anni recenti, e durante il mio periodo messinese grandissimo playmaker che fece grande la prima squadra di Messina! 🏀<br /><br /></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]15tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-66812329745330353332023-01-16T20:26:00.009+01:002023-01-17T01:13:28.219+01:00Quando Riccardo mi invitò a giocare con i titoli delle canzoni di Guccini 😂<p>Come ho scritto qui altre volte, a cavallo del millennio prima dell'avvento dei social esistevano quelli che si chiamavano newsgroup, dove gruppi più o meno folti di persone discutevano postando su un tema riguardante qualcosa o qualcuno di specifico. Questo tema poteva essere un personaggio (o più di uno), un luogo, un concetto ben preciso, un insieme di oggetti comuni, o altro. Allora si usava il termine OT per dire che si era usciti fuori tema, o IT per dire invece che il post era in tema. Poi spesso accadeva che i partecipanti al newsgroup, chi più chi meno, diventassero amici! E nel mio caso dopo 20 anni alcuni di loro sono rimasti e l'affetto che ci lega è sempre enorme.</p><p>Uno dei newsgroup più attivi nella rete era senz'altro quello dedicato a Francesco Guccini, ed è da qui che ho tratto lo spunto per questo post! Scommetto già che molti di voi rideranno per diversi minuti quando finiranno di leggere 😂 E sì, come è giusto che sia per un newsgroup dedicato a una persona incredibile che ne diceva di tutti i colori ai suoi concerti facendoci ammazzare dal ridere! Voglio ricordarne una su tutte, e cioè quando, prima di cantare "<a href="https://www.youtube.com/watch?v=FBFzwB-loYs">Al trist</a>", diceva sempre (lo riporto dal disco live) queste parole: "E se qualcuno non capisce, sfiga per lui, perché tanto alla radio ascoltate il 90% di musica americana e non capite un cazzo, potete una sera ascoltare il dialetto modenese con lo stesso effetto" 😂 Si rideva davvero tanto nel newsgroup! Certo, si parlava anche tantissimo di Guccini ovviamente e tante discussioni erano incredibilmente interessanti, ma si rideva anche parecchio!</p><p>Sono tanti gli amici che ho conosciuto su questo newsgroup e a cui ho voluto veramente bene, e ad alcuni con cui siamo rimasti in contatto ne voglio ancora! Uno di questi, con cui purtroppo ci siamo persi, ma che è rimasto costantemente nel mio cuore, è sicuramente Riccardo Venturi, conosciuto su blogger per i suoi post molto belli su cui non fa commentare <a href="http://ekbloggethi.blogspot.com/">sul suo blog dal titolo in greco</a>, e conosciuto anche per il suo bellissimo sito "<a href="https://www.antiwarsongs.org/">Canzoni contro la guerra</a>" che trovate citato qui sulla pagina principale sulla colonna di destra. Riccardo è un genio, conosce e parla perfettamente più di 20 lingue, e se non ricordo male ha scritto pure un dizionario islandese-italiano-islandese, o qualcosa del genere. Se ne inventava di tutti i colori, per esempio le riscritture gucciniane, in cui lui riscriveva interi testi di Guccini riadattandoli goliardicamente a argomenti ben specifici. Me ne ricordo uno, "Kimono", in cui orientaleggiava "Eskimo"! Fantastico! E invitava spesso pure noi a farlo, e pure io mi sono cimentato, soprattutto quando c'era da smascherare dei troll! 🤣</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJBhi004RGRk-umOUseUQcgAxrsEQFmskBJ3eTMi4FRH93aJOwQABqkeZ_jAfCk76tgEhfGhDooeDDk875BdNDDowbl7-h9N9jr60Kpbee1YyUceczIBxHxNUx6zgIzw_pBrvljfwdPuraH5NqfzjMT9_tf9qqWftOd6CAOqsNqHJ6Gbfcx3Lo1vPLaw/s1127/Raduno%20Verghereto.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="906" data-original-width="1127" height="257" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJBhi004RGRk-umOUseUQcgAxrsEQFmskBJ3eTMi4FRH93aJOwQABqkeZ_jAfCk76tgEhfGhDooeDDk875BdNDDowbl7-h9N9jr60Kpbee1YyUceczIBxHxNUx6zgIzw_pBrvljfwdPuraH5NqfzjMT9_tf9qqWftOd6CAOqsNqHJ6Gbfcx3Lo1vPLaw/s320/Raduno%20Verghereto.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Uno dei nostri famosi raduni del newsgroup a Verghereto</i></span></div><div><br /></div>Nella foto qui sopra, ritrovata dalla nostra amica newsgrouppara Paola (è una di coloro con cui sono rimasto in contatto e a cui voglio molto bene), c'è uno dei nostri raduni del newsgroup in un posto meraviglioso dove siamo stati due o tre volte, si chiama Verghereto ed è in provincia di Forlì-Cesena. Ci siamo Maria e io in mezzo col cartello di Pavana (che ha una storia anch'esso), alla sinistra di Maria c'è Paola, mentre Riccardo si trova in piedi a destra, sempre guardando la foto.&nbsp;E chissà che non si faccia vedere qui in questo post Riccardo. Non so come fa, ma quando parlo di lui qui sul blog in genere rispunta e commenta! Mi piacerebbe tanto se lo facesse!&nbsp;❤️<p>Ma, vi sarete chiesti, perché mi è venuto in mente di scrivere questo post, da cui il suo titolo? Perché ho ritrovato in un mio hard disk un cimelio incredibile! Sto ridendo infatti da un quarto d'ora, non ci si crede! 🤣 Quello che ho ritrovato è una cosa che postai sul newsgroup, su invito del Venturi ovviamente, che mi sta facendo sganasciare dalle risate! Non riesco a smettere, vi giuro! 🤣 E non oso immaginare che cosa potesse avere postato Riccardo 😂😂😂</p><p>Chissà, magari farò la stessa cosa con un po' di canzoni di Lolli naturalmente! 💯😂</p><p>Pronti per ridere? 😂😂😂 Ovviamente&nbsp;dovete conoscere i titoli delle canzoni di Guccini per massimizzare le risate che spero vi farete 😉</p><p>Se qualcuno ovviamente si vuole cimentare, si può accomodare nei commenti 😉🤣</p><p><br /></p><p><b><span style="color: #2b00fe;">GIOCARE CON I TITOLI DELLE CANZONI DI GUCCINI</span></b></p><p><span style="color: #2b00fe;">Primo giorno di vita di un logorroico: <b>Nacque</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Ultimo giorno di vita di un logorroico: <b>Tacque</b> </span><br /><span style="color: #2b00fe;">Punto dove il fiume si getta nel mare: <b>Rio è morto</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Combattere con la Matematica : <b>Canzone delle equazioni differenziali</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">La padrona del locale "La Bella Napoli": <b>Nostra signora della pizzeria</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Previsioni del tempo: <b>Le piogge capite</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">La piazza che si svuota: <b>Un altro attorno è andato</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Ordine disdetto: <b>Un altro storno è andato</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Ennesimo tradimento: <b>Ho ancora le corna</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Cosa fa Berlusconi al processo: <b>Ritratta</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Sempre quel famoso logorroico: <b>Prolysseus</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Attività lavorativa: <b>Una mansione</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Richiesta leghista al governo: <b>Pensione per il Cè</b> </span><span style="font-size: xx-small;">(1)</span><br /><span style="color: #2b00fe;">In città alle due del pomeriggio in estate: <b>In piazza si gronda</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Uscite fuori porta: <b>Gite</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Denominazione di un crocevia romano (zona Eur): <b>Semaforo Colombo</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Un genovese quando c'è una colletta: <b>Certo non dai</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Una bambina che ottiene sempre tutto: <b>Viziatta</b></span><br /><span style="color: #2b00fe;">Berlusconi dal parrucchiere: <b>La tua vanità</b></span></p><p><span style="font-size: x-small;">(</span><span style="font-size: x-small;">1) Il leghista Alessandro Cè</span></p>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]24tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-57827865197068218022022-12-30T21:10:00.006+01:002022-12-31T12:55:12.995+01:00Come ho scoperto Lolli<p>Il mio ultimo post dell'anno non poteva che essere dedicato a Claudio, e ne approfitto per fare gli auguri di buon anno a tutti! Anche se, con l'attuale situazione politica, c'è poco di buono da aspettarsi con danni non solo all'economia, ma anche alla democrazia! Sono davvero molto preoccupato! Claudio diceva sempre che ci si può salvare la vita con la musica, anche se purtroppo non basta per evitare di ascoltare la disumanità da cui siamo sempre più circondati, o come diceva lo stesso Claudio da quest'<a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2018/08/odio-moderno-odio-contenmporaneo.html">odio moderno e contemporaneo </a>🙄</p><p>"Salvarsi la vita con la musica" è stato anche un <a href="https://www.rutiglianoonline.it/notizie/cultura/10801-salvarsi-la-vita-con-la-musica%E2%80%9D,-film-su-claudio-lolli.html">film documentario dedicato a Lolli</a> prodotto dal mio amico lolliano Salvo Manzone, scaricabile anche da YouTube! Per cui ci provo a salvarmi la vita con la musica, o almeno quella parte di vita che riesco a salvare, raccontandovi come ho scoperto Claudio! Devo tutto a una mia vecchia amica catanese, che si chiama Anna!</p><p>Ai tempi dell'Università, che ho frequentato a Messina (ovviamente mi sono laureato in Matematica, giusto per rendere giustizia a questo blog&nbsp;😍), facevo praticamente di tutto. Giocavo a basket in serie D (altro elemento di questo blog&nbsp;😍), suonavo la chitarra (altro elemento di questo blog&nbsp;😍) e cantavo spesso con gli amici, ma nel primo anno i più suonati erano Guccini e De André, che erano la mia colonna sonora dell'epoca. Non sapevo però ancora che cosa mi aspettava.</p><p>Viaggiavo anche spesso, e mi capitava di prendere il treno in giro per la Sicilia. Una delle mie mete era Catania, dove c'era una mia cugina, e spesso stavamo tutti insieme io, mio fratello e i cugini siciliani, fra cui anche lei.</p><p>Un giorno vedo arrivare una lettera a casa (vecchi tempi senza la posta elettronica), ed era Anna! Mi disse che mi aveva voluto scrivere perché mia cugina, sua amica, le aveva parlato spesso di me. Fu una sorpresa bellissima, e abbiamo cominciato a scriverci e a sentirci, sempre in amicizia. Un giorno andai a Catania e andai a trovarla. Passeggiammo un po' per il bellissimo lungomare di roccia nera di Catania, e a un certo punto prima che io ripartissi per Messina lei mi disse di salire a casa sua, perché aveva qualcosa da darmi. Mai avrei potuto immaginare di che cosa si trattava.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ9bGrp8mTqAF_GUqA4m3qWEEQeQxDWJpAazoLt8tbM8HNUagGhUjOkpxOnosyEw6XAThQeewsf8iRkWMHzKW70GCN-W6wrlOvV0lBEWdjExGFI0GYANmHVGJrT3jgE-NbSWFQcHAjG0GPyDdXsoUZIqPSvnqKwH07EOMkDNQFPAArlyc4LzPZizCFtA/s265/cassetta%20C60.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="176" data-original-width="265" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ9bGrp8mTqAF_GUqA4m3qWEEQeQxDWJpAazoLt8tbM8HNUagGhUjOkpxOnosyEw6XAThQeewsf8iRkWMHzKW70GCN-W6wrlOvV0lBEWdjExGFI0GYANmHVGJrT3jgE-NbSWFQcHAjG0GPyDdXsoUZIqPSvnqKwH07EOMkDNQFPAArlyc4LzPZizCFtA/s1600/cassetta%20C60.jpg" width="265" /></a></div><div><br /></div>Ebbene sì, era proprio una cassetta C60! Lei mi disse "ascoltiamola insieme e poi te ne vai". Partiamo col lato B, me lo ricordo ancora! "Quelli come noi" fu subito un colpo al cuore nei confronti di quest'uomo che avrei amato per tantissimi anni a venire fino a quando ci ha lasciato, e anche dopo, e che continuerò ad amare!<div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Qtoc0-DJH7Q" width="320" youtube-src-id="Qtoc0-DJH7Q"></iframe></div><div style="text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Quelli come noi, la prima canzone di Claudio che ho ascoltato&nbsp;</i></span></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ecco, quella cassetta del famoso album delle 5 mila lire, ovvero <b><i>Aspettando Godot</i></b>, me la ricordo ancora, dire quanto l'ho consumata è impossibile e sarebbe riduttivo!&nbsp;</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Da lì ad oggi le scoperte a mano a mano di tutti i suoi album e di tutte le sue canzoni si sono susseguite in maniera incredibile, e ogni singola volta è stato meraviglioso!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il resto è storia e si trova in questo blog...non tutto ovviamente, perché si potrebbe parlare di Claudio per giorni e giorni, senza stancarsi mai! E sicuramente scriverò altro di lui! Intanto avevo voglia di condividere anche questo con voi, ovvero come scoprii l'uomo che mi avrebbe cambiato la vita!&nbsp;❤️</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><br /><br /><p><br /></p></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]19tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-34014884191985833842022-11-25T13:47:00.006+01:002022-11-25T13:57:19.539+01:00 L'osceno del villaggio di Federico Salvatore<p>Questa è un'altra recensione che dovevo scrivere nel sito scomparso della Brigata Lolli, ma poi non l'ho più scritta. E per questo voglio cogliere l'occasione per farlo adesso, in questo luogo che mi appartiene e dove insieme a tanti di voi abbiamo condiviso tantissimi pensieri!&nbsp;</p><p class="MsoNormal">Come già vi ho raccontato nei post precedenti, il sito scomparso della Brigata Lolli (detta affettuosamente "Bielle" e ora rimasta solo come pagina Facebook) ospitava quei cantautori di nicchia che pur essendo bravissimi non hanno avuto quella visibilità che avrebbero meritato! Uno di questi è sicuramente <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Salvatore">Federico Salvatore</a>, un napoletano verace che ultimamente non sta tanto bene purtroppo (e per questo voglio mandargli da qui tutto il mio affetto possibile, dicendogli "Forza Federico siamo con te!").</p><p class="MsoNormal">Federico Salvatore in passato si fece conoscere dal pubblico napoletano con una serie di album goliardici, come per esempio <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Azz...">Azz</a>, in cui faceva ridere ma nello stesso tempo raccontava delle realtà, come ad esempio nelle due Ninna nanna, di cui <a href="https://youtu.be/983rvZGMSC8">qui</a> c'è la prima! Successivamente è diventato un personaggio decisamente scomodo, per questo dimenticato dai media, un uomo vero che non si è mai piegato a nessun compromesso e che, pur avendo tutte le carte in regola per sfondare e fare una carriera strepitosa, ha scelto, sapendolo, il rischio di restare nell’ombra, cosa che si è poi purtroppo avverata.</p><p class="MsoNormal"><span lang="IT"><o:p>Il disco di cui vorrei parlare però è quello che più mi è rimasto nel cuore, quello in cui Federico denuncia, parla degli ultimi senza dimenticare un po' di goliardia.</o:p></span></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjtR2tJb-kcU2tknBZRotn2byMoGGr_ZHIxSVwe75Bkwr_ofWItbAcdnrs2vrKAiDpLc5-MbRyq5PhyPW40enPxMKsFcU8emaGZqd1BvvZdJtx2viGQb7l7i-Z4aHCCSmHlGpFqex3jPLSIFOos7LiiAnl5B-cSACHOSJpl7eLM5lCv3eEpWcHsMlNxIw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="294" data-original-width="300" height="277" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjtR2tJb-kcU2tknBZRotn2byMoGGr_ZHIxSVwe75Bkwr_ofWItbAcdnrs2vrKAiDpLc5-MbRyq5PhyPW40enPxMKsFcU8emaGZqd1BvvZdJtx2viGQb7l7i-Z4aHCCSmHlGpFqex3jPLSIFOos7LiiAnl5B-cSACHOSJpl7eLM5lCv3eEpWcHsMlNxIw=w283-h277" width="283" /></a></div><br />Federico Salvatore non l’ha mandata a dire proprio a nessuno, anzi, ha preferito farlo di persona in questo splendido album, mettendoci la faccia.&nbsp; Per questo mi sento molto onorato di scrivere qualcosa su di lui, e così ho pensato di farlo recensendo proprio l’album che lo ha allontanato dal commerciale, ma che lo ha fatto entrare, insieme ad altri motivi, prepotentemente nel mio cuore, e penso in quello di tanti altri come me. Ringrazio il mio amico Ezio per avermelo fatto conoscere!&nbsp;<p></p> <p class="MsoNormal"><span lang="IT">Manifesto di questo album, che si intitola <b>L’osceno del villaggio</b>, può essere considerata sicuramente <i>"<b>Se io fossi San Gennaro</b>"</i>, una sorta di protesta sotto forma di lettera ai napoletani.<o:p></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/ZtRYcRnJ5cY" width="320" youtube-src-id="ZtRYcRnJ5cY"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Se io fossi San Gennaro (Federico Salvatore)</i></span></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ascoltandola<span style="font-family: inherit;"> si capisce tutto, le denunce che fa sono molto forti e, dopo 20 anni dall'uscita del disco, ancora molto attua</span>li, soprattutto adesso...</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><i><span jsname="YS01Ge" style="background-color: white; color: #202124;">È perciò che mi accaloro coi politici nascosti</span><br aria-hidden="true" style="background-color: white; color: #202124;" /><span jsname="YS01Ge" style="background-color: white; color: #202124;">perché solamente loro sono i veri camorristi</span><br aria-hidden="true" style="background-color: white; color: #202124;" /><span jsname="YS01Ge" style="background-color: white; color: #202124;">a cui Napoli da sempre ha pagato la tangente</span><br aria-hidden="true" style="background-color: white; color: #202124;" /><span jsname="YS01Ge" style="background-color: white; color: #202124;">e qualcuno l'ha incassata con il sangue della gente!</span></i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><i><span jsname="YS01Ge" style="background-color: white; color: #202124;"><br /></span></i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span jsname="YS01Ge" style="background-color: white; color: #202124;"><span style="font-family: inherit;">Forse la canzone a cui sono più affezionato è proprio quella che dà il titolo al disco, ovvero <i>"<b><a href="https://youtu.be/FZXDZxySkWY">L'osceno del villaggio</a></b>"</i>. Anche questa contiene un'altra serie di denunce, tramite parole forti, quasi parolacce, che diceva di non dire mai da piccolo, ma che a volte è stato inevitabile dire. Ci sono affezionato soprattutto per questi versi:</span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span jsname="YS01Ge" style="background-color: white; color: #202124;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: white;">Ho fatto il classico ed in quell'ultimo&nbsp;</span><span style="background-color: white;">anno scolastico '76</span><br style="background-color: white;" /><span style="background-color: white;">per dare l'anima ad un politico&nbsp;</span><span style="background-color: white;">il voto minimo fu 36.</span><br style="background-color: white;" /><span style="background-color: white;">Ma ero giovane e mi imbottivano&nbsp;</span><span style="background-color: white;">di grosse pillole d'ideologia,</span><br style="background-color: white;" /><span style="background-color: white;">mentre il politico coi soldi pubblici&nbsp;</span><span style="background-color: white;">in sud America volava via.</span><br style="background-color: white;" /><span style="background-color: white;">Ah! Che figlio 'e zoccola! Uscì di colpo dalla bocca mia.</span><br style="background-color: white;" /><span style="background-color: white;">Ah! Che figlio 'e zoccola! Uscì quel giorno dalla bocca mia.</span></i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;">Anche io, come Federico, sono uscito dal classico con 36, pur avendo la media quasi dell'8 (almeno si doveva rispettare il curriculum, cosa che nemmeno il membro interno buon anima si sbattè per ottenere)...il tutto perché mi capitò una commissione di gente schierata decisamente dalla parte opposta alla mia, sicuramente nostalgica del ventennio. E alla fine non esitarono a mettermi 1 al tema di italiano sul Parlamento Europeo perché avevo espresso idee secondo loro troppo di sinistra! Davvero uno schifo!</span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;">Un'altra canzone che mi piace menzionare è <i>"<b><a href="https://youtu.be/jWXoAm6vMpk">C'era nel vicolo</a></b>"</i>, piena di denunce anch'essa verso politici corrotti che lui paragona a un cabaret. Mi piace menzionarla perché la musica mi ricorda molto De André.</span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;">Poi c'è un pezzo molto commovente intitolato <i>"<b><a href="https://youtu.be/o0CP_-OfPUc">Le scarpe</a></b>"</i>, in cui sottintende secondo me un pensiero agli ultimi che forse le scarpe non le hanno mai potute nemmeno vedere (</span></span><i><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;">E quali scarpe ho regalato nei pacchi di beneficenza&nbsp;</span><span style="background-color: white;">e con quel gesto ho superato l'esame con la mia coscienza...ma quelle che fanno più male le scarpe dell'indifferenza</span></span></i><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;">)</span></span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">!</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Poi si parla di corruzione e raccomandazioni senza cui non si va avanti (<i>"<b><a href="https://youtu.be/CE3AOl6vCPU">A chi conosco</a></b>"</i>), anche questa molto attuale e vent'anni fa Federico è come se ci avesse visto lungo con quello che sta facendo questo governo (</span><i><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;">A chi conosco all'Ufficio Comunale&nbsp;</span><span style="background-color: white;">che mi condoni la villa che ci ho al mare</span></span></i><span style="background-color: white; color: #545454; font-family: zonapro, zonaproblod;">)</span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">!</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Per chiudere questa recensione&nbsp; non può mancare quel Federico Salvatore goliardico, con una canzone con la quale veramente ci si ammazza dalle risate! 😂 Sto parlando di&nbsp;</span><i>"</i><b style="font-family: inherit;"><i>Tournée</i></b><i>"</i><span style="background-color: white; font-family: inherit;">, dove Federico scherza fingendosi una personaggio di spettacolo che fa conquiste femminili assurde in tutta Italia...per poi però dovere stare attento di tornare a Napoli dove c'è sua moglie (<i>sta casa aspiett a te</i>)&nbsp;</span><span style="background-color: white;">😂</span><span style="background-color: white;">😂</span><span style="background-color: white;">😂 Niente, non dico altro, questa canzone va ascoltata e basta!</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/qdvtwG-HXUk" width="320" youtube-src-id="qdvtwG-HXUk"></iframe></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="color: red; font-size: small;">Tournée (Federico Salvatore)</i></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]17tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-41715557288665555552022-11-07T19:53:00.002+01:002022-11-07T20:00:16.407+01:00"Altro?" "Altro?" "Altro?" Esatto, era proprio Milano! Ma c'è anche un po' di amicizia qui!<p>Dai, ho deciso che vi devo far fare una risata 😃 Prima però voglio fare una sorpresa ad alcuni miei amici ❤️</p><p>Pochi mesi dopo che ci eravamo trasferiti a Pomezia, a pochi passi da Roma vicino al mare, viste anche tutte le mozzarelle di bufala buonissime che avevo mangiato a Napoli, nella città di mia moglie Maria, e che ho sempre adorato anche prima di conoscerla, abbiamo scoperto l'esistenza di un posto, chiamato <a href="https://www.facebook.com/ilbocconcinosas/">Il Bocconcino</a>, specializzato in mozzarelle di bufala. Questo andava a coprire le carenze di tutti i supermercati, in cui le mozzarelle di bufala non erano così buone come eravamo abituati a mangiarle.<br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJf-o7z_uLpiPiRmLbfyB2Y_VGJBXH7zyikSJ62PUC1OrB7Qcuj3tY2D5fujkb8nZJxhnbIQNJkS9KQ-0AgxN0RjAc6sBB6jWAzXi3C5d0qBKOiyNdU-UXZPmRaWFIH6pwtjhKJkA9Kezt8SvUPWtJd_LoFhzIUo8BC1OqHJc5weTLvo5hwuRaruXWeg/s1600/pane%20olio%20e%20mozzarelle.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJf-o7z_uLpiPiRmLbfyB2Y_VGJBXH7zyikSJ62PUC1OrB7Qcuj3tY2D5fujkb8nZJxhnbIQNJkS9KQ-0AgxN0RjAc6sBB6jWAzXi3C5d0qBKOiyNdU-UXZPmRaWFIH6pwtjhKJkA9Kezt8SvUPWtJd_LoFhzIUo8BC1OqHJc5weTLvo5hwuRaruXWeg/s320/pane%20olio%20e%20mozzarelle.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Mozzarella di bufala con olio d'oliva</span></i></div><br />In questa foto che vedete c'è uno dei piatti secondo me più buoni in assoluto, ovvero mozzarella di bufala con olio d'oliva, ma in questo caso la mozzarella del Bocconcino si univa all'olio d'oliva buonissimo che ci ha mandato i nostro amico Mimmo, che io chiamo affettuosamente Mimmuzzo, papà della mia piccola amica Greta, che mi chiama zio!&nbsp;❤️<div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1pqBD06URREF_hFsM3nWRq9uNA6hg7l_Git_S9KIVCJOoj5THX6clOEH-o35r1hl2sfE3b-znSlToUrsFcCybXoJSgJ8buYpX6DZ9jeplMDWR6OVqy0H6vFD6cAsesIFeUNN3wZ5RGD-LVePQxpb2GAVtVQHg5N8mhtNQWOtXzSFkHC1Zzcx5YqaMrQ/s622/Greta%20e%20io%20a%20Modena%20al%20suo%20diciottesimo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="468" data-original-width="622" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1pqBD06URREF_hFsM3nWRq9uNA6hg7l_Git_S9KIVCJOoj5THX6clOEH-o35r1hl2sfE3b-znSlToUrsFcCybXoJSgJ8buYpX6DZ9jeplMDWR6OVqy0H6vFD6cAsesIFeUNN3wZ5RGD-LVePQxpb2GAVtVQHg5N8mhtNQWOtXzSFkHC1Zzcx5YqaMrQ/s320/Greta%20e%20io%20a%20Modena%20al%20suo%20diciottesimo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Greta e io a Modena al suo diciottesimo</i></span></div><div><br />Ho conosciuto Greta e la sua bellissima famiglia a Modena, in occasione del Premio Pierangelo Bertoli di pochi anni fa, quando lei contemporaneamente festeggiava il suo diciottesimo compleanno! Quando ho visto che lei si era commossa al nostro pranzo per tutto l'affetto che aveva ricevuto, sono andato subito ad abbracciarla! Ed è da lì che la nostra bellissima amicizia è cominciata e che lei ha iniziato a chiamarmi zio Nico senza smettere mai fino a oggi ❤️</div><div><br /></div><div>Poi siamo diventati amici con tutta la sua famiglia, composta da Greta e suo papà Mimmuzzo, da sua mamma Mariarosaria e dalle due dolcissime sorelline Marianne e Gioia, e siamo anche andati a trovarli in Calabria!&nbsp;😍 Mamma mia che abbuffata che ci faceste fare! 😋 E quanto bene vi vogliamo! ❤️</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUOQAKt2G_-NcmTr-Xr8cJE__ST_0MftVuHNngIA-Sz8gZ2zo0NTABZwsdleYGiJz4Aem866fPdEBggcoS9GL0bAiHEnAeSQBGplVk3ARV9NCLGlWgiObHsKfI4J-AY64ozjN35LKVjSOFJ2gf7Zf0_1Fio5TqFzVCbPNGRhA4vwU5-lXzRE7XetFvXQ/s744/Famiglia%20Astone%20Calopezzati.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="744" data-original-width="496" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUOQAKt2G_-NcmTr-Xr8cJE__ST_0MftVuHNngIA-Sz8gZ2zo0NTABZwsdleYGiJz4Aem866fPdEBggcoS9GL0bAiHEnAeSQBGplVk3ARV9NCLGlWgiObHsKfI4J-AY64ozjN35LKVjSOFJ2gf7Zf0_1Fio5TqFzVCbPNGRhA4vwU5-lXzRE7XetFvXQ/s320/Famiglia%20Astone%20Calopezzati.jpg" width="213" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Noi e la bellissima famiglia di Greta</span></i></div><br /><div>E' da quel momento che è cominciata anche la degustazione del loro olio d'oliva, che ora di tanto in tanto ci facciamo inviare a casa dallo stesso Mimmo! Una bontà indescrivibile!&nbsp;😋</div><div><br /></div><div>E la risata dov'è, direte voi? Sta arrivando, ancora qualche secondo di pazienza, ma ci tenevo a dedicare un post a questi miei meravigliosi amici!&nbsp;💛</div><div><br /></div><div>Torniamo al Bocconcino per arrivare alla risata (che forse dal titolo si intuisce). Come accade spesso da quando abitiamo a Pomezia, compriamo la mozzarella di bufala in questo negozietto, dove a servire c'è una ragazza che si chiama Mirella che è davvero gentile e deliziosa, e quando io o Maria la chiamiamo al telefono per ordinare ci riconosce immediatamente!</div><div><br /></div><div>L'ultima volta che ci sono andato, ho chiesto le mozzarelle e Mirella me le ha preparate, quando ha finito mi ha detto "Altro?" e io ho chiesto il pane, e dopo averlo preparato mi ha chiesto sempre "Altro?", e avanti così fino al quando aveva preparato tutto! In quel momento, mentre mi serviva, io mi sono ricordato di un fatto molto divertente che succedeva sempre a Milano, dove ho abitato per 20 anni. Lo sapete che a Milano corrono tutti e hanno tutti una gran fretta! Per i milanesi il tempo è davvero denaro e va risparmiato! Infatti questa fretta non succedeva solo mentre li vedevo camminare per strada a passo velocissimo! Succedeva anche nei supermercati o nei negozi di alimentari, e questa cosa mi è rimasta impressa più che il fatto di camminare veloce, e mi faceva ridere ogni volta! Ho raccontato a Mirella, facendola ridere a crepapelle, che lei chiede se voglio altro appena ha finito di preparare quello che ho chiesto, mentre quando abitavo a Milano, in qualunqiue supermercato o negozio di alimentari andassi, chi mi serviva iniziava subito a dire "Altro?" "Altro?" "Altro?" eccetera appena iniziavano a preparare, in modo da risparmiare il tempo necessario a chiederlo dopo e che poteva diventare tempo morto, in modo tale che mentre venivo servito potessi elaborare tutto quello che volevo dopo! 😂 Ma la cosa ancora più divertente è che quell'"Altro?" spesso veniva detto due o tre volte di seguito, probabilmente anche per abitudine, e io mi iniziavo a preoccupare e ad andare in panico quando la mia mente non si ricordava in quel momento quello che dovevo comprare&nbsp;😂😂😂</div><div><br /></div><div>Ecco, sono sicuro che molti di voi hanno riso, chi tanto chi poco, ma sono certo che anche i miei amici lombardi che leggeranno si faranno due sonore risate! 😂</div><div><br /></div></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]16tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-71955121742891590502022-10-12T12:52:00.007+02:002022-10-12T13:09:44.651+02:00Furti di identità e autenticazione a due fattori<p>Ciao a tutti! Questo post è un po' diverso dal solito, ma magari potrebbe essere utile a qualcuno!</p><p>Ultimamente stanno avvenendo su quasi tutti i social, soprattutto su Instagram, dei furti di identità studiati ad arte, che spesso causano brutte sensazioni che vanno dalla semplice incazzatura, e possono raggiungere anche forti depressioni, a seconda del carattere di ognuno di noi!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbXYBjnRBbVJEUdTx7SRxZ1xZVnHzQnppRYi6jifLoZjWVZ8m8ML2Ror8hHulzXRa8i_PRX1YqeX-_zbo5ADKj5MeevgmXJ9yDD8KDTXtW36g3j7izJVbUClfiQCgYm6iYG9etvKIhkHCZBQaR2dODUEMIaLf4AuVOmo3LP99HB8oPNhbijD5OLQWN9g/s740/furti%20identit%C3%A0%20(tecfromthenet).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="493" data-original-width="740" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbXYBjnRBbVJEUdTx7SRxZ1xZVnHzQnppRYi6jifLoZjWVZ8m8ML2Ror8hHulzXRa8i_PRX1YqeX-_zbo5ADKj5MeevgmXJ9yDD8KDTXtW36g3j7izJVbUClfiQCgYm6iYG9etvKIhkHCZBQaR2dODUEMIaLf4AuVOmo3LP99HB8oPNhbijD5OLQWN9g/s320/furti%20identit%C3%A0%20(tecfromthenet).jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Furti d'identità</span></i></div><div><br /></div><div style="text-align: left;">I&nbsp;<span style="text-align: center;">furti d'identità, come si può vedere in questa immagine presa da <a href="https://techfromthenet.it/2022/03/10/furto-di-identita-digitale-un-problema-sempre-piu-diffuso/ ">questo articolo</a> di Techfromthenet scritto da <a href="https://techfromthenet.it/author/barbara/">Barbara Tomasi</a>, avvengono soprattutto sui dispositivi mobili, perché rispetto ai Personal Computer sono quelli dove è più facile fare del cybercrime proprio per le caratteristiche dei cellulari o tablet, nei quali è più complicato fare delle verifiche immediate sul contenuto di siti, immagini e messaggi vari.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;">In rete ci sono tanti tipi di persone con caratteristiche molto diverse le une dalle altre. Ci sono purtroppo tantissimi odiatori seriali, che non esitano a offendere gli altri, basandosi principalmente su genere o sesso,&nbsp;</span><span style="text-align: center;">soprattutto in quei casi in cui le altre persone non la pensano come loro, e lo abbiamo visto con i migranti e di conseguenza con chi sosteneva e sostiene il fantastico Mimmo Lucano!</span><span style="text-align: center;">&nbsp;Ma in rete per fortuna ci sono anche tantissime belle e brave persone, molto spesso&nbsp;</span><span style="text-align: center;">altruiste e quindi&nbsp;</span><span style="text-align: center;">nettamente migliori di tutti gli odiatori di cui parlavo prima, che sono fondamentalmente egoisti!</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;">Vi volevo parlare di uno dei metodi più frequenti usati attualmente dai criminali del web, che si basa soprattutto sulla presenza in rete di queste belle persone altruiste! Visto che ormai l'apertura dei link sconosciuti, che prima era all'ordine del giorno, oggi difficilmente avviene, i cybercriminali si sono inventati questo metodo subdolo, che consiste nel chiedere via messaggio la cortesia a una di queste brave persone di aiutare uno dei propri contatti, fra quelli con cui si è interagito di più, a recuperare la propria identità che era stata bloccata per qualche motivo sconosciuto da Instagram (o da Twitter, Facebook, TikTok, e altri). Peccato che questo contatto che chiede il favore era stato già hackerato dal cybercriminale da quel poco tempo che basta per non far sospettare il malcapitato. Accettando di dare quest'aiuto, sicuramente la persona dovrà digitare utenza e password mentre viene monitorato con il contatto hackerato. E il gioco è fatto per il cybercriminale, user e password salvate e immediato cambio del numero di telefono di recupero dell'identità! Questi cybercriminali poi, conoscendo per ovvie ragioni il numero di telefono della persona derubata, le fanno una telefonata e chiedono parecchi soldi per restituirle l'identità! Davvero micidiale e assurdo!&nbsp;😡</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;">Io da persona prevalentemente altruista sarei tentato ad aiutare, e mi è pure arrivato uno di questi messaggi da un contatto con cui interagivo abbastanza, ma per fortuna i miei 36 anni di specialista informatico, con gli ultimi 3 anni di azienda passati nella Security, mi hanno fatto immediatamente pensare a un cybercriminale. E infatti ho lasciato subito perdere il messaggio. A due miei amici purtroppo era già successo, e quando ho chiesto loro la modalità mi hanno poi confermato esattamente che era avvenuto proprio così.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;">Il modo migliore per proteggersi da questa eventualità, e da tutte le altre, è quello di impostare sulle proprie identità social l'autenticazione a due fattori.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhxHwibkVMfRTEYQ478MtHVblSXBCzrwzq5bTYJjfcxs1HtGxxCo1Ym-aWFRnDQL2XdQkKcNnXdHk6joNoIe0E5T3aN2v9BAFg_3VMU7hW8kwAr7XR0I8FkZRY9kh2-kCbO922pPsjfgntSvcd9cH14XRnQKIUazjHo8-ij8ilDteo0IHkklAbw7VsISA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="231" data-original-width="241" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhxHwibkVMfRTEYQ478MtHVblSXBCzrwzq5bTYJjfcxs1HtGxxCo1Ym-aWFRnDQL2XdQkKcNnXdHk6joNoIe0E5T3aN2v9BAFg_3VMU7hW8kwAr7XR0I8FkZRY9kh2-kCbO922pPsjfgntSvcd9cH14XRnQKIUazjHo8-ij8ilDteo0IHkklAbw7VsISA" width="250" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Login tradizionale non più sufficiente</i></span></div><br /><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;">Quest'operazione non è molto complessa, e ogni social permette di implementarla. Bisogna collegarsi al social con il proprio dispositivo principale, e cercare le impostazioni di <b><i>Sicurezza</i></b>, che certamente ha fra le possibili scelte <i><b>Autenticazione a due fattori</b></i>! Il risultato finale che si otterrà è che chiunque acceda con un nuovo dispositivo, che sia cellulare, tablet o PC, sarà obbligato a digitare una sequenza di caratteri che arriverà via SMS sul nostro cellulare o, meglio, sarà generata automaticamente da un'app di autenticazione digitale gratuita, come per esempio IBM Verify, Google Authenticator, Duo Mobile o altre! La scelta del metodo va effettuata quando si imposta l'opzione di Sicurezza di Autenticazione a due fattori.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: center;">Io, anche perché nella mia ex azienda l'ho usato parecchio (mi occupavo proprio di autenticazione a due fattori su sistemi mainframe 😉), ho scelto di utilizzare IBM Verify! Vi faccio vedere l'esempio e poi vi saluto, sperando di poter essere utile a qualcuno!&nbsp;</span></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGHTrVtilp52O-8tjMzkkiGLIa4K1M2iP4tmLU_pJfu_Qjq93FSBYH_0k8iQCqwAYwvtyQgsDOmlTRHR04RLlnmyTonRhqRD254GDugwgV7ub3P97Ij5gbBx47vthTZ86DW51AA_9pCKWgfNe3PX8hjtZHq1MTIlznw70nPIVStCczhQxUSPadiN7q3A/s1400/processo%20autenticazione%20a%20due%20fattori.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="1400" height="186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGHTrVtilp52O-8tjMzkkiGLIa4K1M2iP4tmLU_pJfu_Qjq93FSBYH_0k8iQCqwAYwvtyQgsDOmlTRHR04RLlnmyTonRhqRD254GDugwgV7ub3P97Ij5gbBx47vthTZ86DW51AA_9pCKWgfNe3PX8hjtZHq1MTIlznw70nPIVStCczhQxUSPadiN7q3A/w400-h186/processo%20autenticazione%20a%20due%20fattori.jpg" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Processo autenticazione a due fattori</i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: center;">Nell'immagine sopra che vi ho creato, dopo aver installato IBM Verify (ma va bene anche un'altra app come Google Authenticator o Duo Mobile) e averlo impostato su Facebook come metodo di seconda autenticazione, ho tentato un accesso sul mio Facebook da un altro dispositivo e Facebook mi ha chiesto giustamente di digitare il secondo fattore di autenticazione, io ho aperto l'app IBM Verify (prima freccia blu), ho cliccato su Facebook&nbsp;</span><span style="text-align: center;">(seconda freccia blu), ho ottenuto il secondo codice di autenticazione&nbsp;</span><span style="text-align: center;">(terza freccia blu)</span><span style="text-align: center;">&nbsp;e infine ho digitato quel codice 321077 (ovviamente non è lo stesso da me effettivamente ottenuto) nel punto in cui me lo chiedeva Facebook e sono entrato con quel dispositivo.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: center;">Intanto, anche se non vi è successo ancora nulla, io l'autenticazione a due fattori la imposterei comunque!&nbsp;</span>👍🏻</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: center;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: center;">Un abbraccio 🤗</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: center;">Nico</span></div><br /><div style="text-align: left;"><br /></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]9tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-14755446538929994782022-09-27T17:53:00.003+02:002022-11-18T10:06:04.510+01:00Claudio Lolli - Voglia di silenzio<p>E adesso è il turno del mio amato Claudio Lolli, ripubblico molto volentieri la recensione che scrissi per la Brigata Lolli di questo disco meraviglioso, meno conosciuto di altri ma non per questo meno bello. In questo disco c'è anche una delle canzoni che più mi identifica, ovvero <b>Via col vento</b>, in cui c'è proprio rappresentato quello che io avrei voluto essere, ma che le vicissitudini della vita non mi hanno permesso di essere, ovvero un professore.&nbsp; E in “Via col vento”&nbsp;è rappresentato proprio quel tipo di insegnante anarchico che mi sarebbe piaciuto essere! 💙</p><p>L'album è questo che vedete qui sotto, e subito dopo come al solito in azzurro la recensione, nella quale mi è piaciuto sottolineare anche alcune intersezioni (termine che mi piace come sapete) con l'album L'uomo occidentale di Bennato del quale ho ripostato la recensione (cliccare <b><a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2022/08/inutilita-della-guerra.html">qui</a></b> se volete leggerla o rileggerla) alcuni giorni fa!</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgkFt38wVeh3QxViAAvSn9G8U_k6zUvwFDIQdc10tAJxvgDEfcQQBA66aKoxINmq8vMDELtH2Ve39IwKNt35WcHn12cJpt8953SIXoMMDHL0WglhTPr2mGRSB_6_uQRo3hglGNhQL2ijywdF_3aOoq3yRIxJpvpfpbJ8IsHwmxhBlgUheOHpmgT8GEtOg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="198" data-original-width="200" height="287" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgkFt38wVeh3QxViAAvSn9G8U_k6zUvwFDIQdc10tAJxvgDEfcQQBA66aKoxINmq8vMDELtH2Ve39IwKNt35WcHn12cJpt8953SIXoMMDHL0WglhTPr2mGRSB_6_uQRo3hglGNhQL2ijywdF_3aOoq3yRIxJpvpfpbJ8IsHwmxhBlgUheOHpmgT8GEtOg=w289-h287" width="289" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Copertina album Claudio Lolli (omonimo)</i></span></div><br /><span style="color: #2b00fe;"><b>Claudio Lolli: Voglia di silenzio </b>(La Brigata Lolli, 1 giugno 2004)</span><p></p><p><span style="color: #2b00fe;">La canzone che fino a oggi mi ha dato più brividi non è di Guccini.&nbsp; Non è nemmeno di De Andrè.&nbsp; Eppure questi due meravigliosi signori hanno saputo darmene di brividi in tutti questi anni.&nbsp; E tanti!</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">Quella di cui parlo è una bellissima canzone, di quelle che riescono a cambiare la visione delle cose, che rispecchia in pieno quella che è ormai da qualche anno una delle mie esigenze primarie: voglia e bisogno di silenzio!&nbsp; Come dice il mio amico Red, a volte è bello capirsi senza parlare!&nbsp; Così come sarebbe bello se tanta gente che ci circonda, dal mondo politico a quello sportivo, dalla cerchia dei conoscenti a quella dei colleghi di lavoro, dai parenti agli amici, provasse a chiudere gli occhi lasciandosi trasportare dai pensieri o, perché no, provasse a godere di questa incredibile sensazione.&nbsp; È bello a volte starsene in silenzio, scoprire, gustare il silenzio che la mente può offrirci anche in presenza del rumore più assordante, ascoltare in silenzio una persona cara, godersi il silenzio dei propri sentimenti che non hanno nulla da dire perché si esprimono da soli (<i>“tutte le lingue del mondo non ci servono per capirci e l'unica lingua che ho non mi basta per baciarti, per baciarti dove vorrei, dove sei bella come sei, dove non c'è mai stato bisogno di parlare”</i> – Tutte le lingue del mondo, quarto splendido brano dell’album che stiamo scoprendo insieme), immergersi nel silenzio della penombra della propria stanza in quei momenti in cui non si sa che cosa fare per prima e non si ha nemmeno voglia di pensarci.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">Una volta esisteva un silenzio che parlava:<br /></span><span style="color: #2b00fe;"><br /><i>...</i><br /></span><i><span style="color: #2b00fe;">ripensando a quel silenzio magico,<br /></span></i><i><span style="color: #2b00fe;">quel silenzio che non c'era più,<br /></span></i><i><span style="color: #2b00fe;">e ai rumori del mondo, antipatici,<br /></span></i><i><span style="color: #2b00fe;">dispettosi alzavano il bicchiere,<br /></span></i><i><span style="color: #2b00fe;">e i più romantici svillaneggiavano&nbsp;<br /></span></i><i><span style="color: #2b00fe;">mostrando il sedere...</span></i></p><p><span style="color: #2b00fe;">Sì, la canzone magica è questa, “La fine del cinema muto”, di Claudio Lolli, contenuta nell’album del ritorno di Claudio sulla scena, sulla nostra scena, “Claudio Lolli – Omonimo” del 1988.&nbsp; Si è trattato di un ritorno alla sua maniera, cioè appunto in silenzio.&nbsp; Tanto è vero che molti dei suoi estimatori non se ne sono nemmeno accorti subito, ma soltanto dopo qualche anno quando Claudio, assieme al suo chitarrista e amico fraterno Paolo Capodacqua, ha cominciato a proporla durante i concerti del loro “Viaggio in Italia”.&nbsp; E allora la domanda era d’obbligo “Ma allora hai scritto qualcos’altro in questi ultimi anni?”&nbsp; Inutile dire che, per noi, si è trattato di un ritorno alla grande.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">“La fine del cinema muto” ci trasporta, fra un brivido e l'altro, in un mondo magico, in cui più si cerca di rimanere e da cui invece purtroppo più si continua a uscire.</span></p><p><i><span style="color: #2b00fe;">...<br />si perdevano in discorsi accademici<br /></span><span style="color: #2b00fe;">sulla storia e il suo occhio di lince,<br /></span><span style="color: #2b00fe;">per capire se è vero che chi perde ha torto<br /></span><span style="color: #2b00fe;">e che ha sempre ragione chi vince...</span></i></p><p><span style="color: #2b00fe;">Già, chi perde ha torto e ha sempre ragione chi vince!&nbsp; È la ferrea regola del “saper campare”!&nbsp; E non solo!&nbsp; Edoardo e Eugenio Bennato hanno ripreso questo stesso concetto applicandolo alle guerre (<i>“perché il più debole ha sempre torto e il più forte ha sempre ragione”</i> – A cosa serve la guerra – da “L’uomo occidentale” di Edoardo Bennato), ai motivi futili e insensati per cui vengono combattute.&nbsp; I potenti una guerra la vincono sempre, i deboli la perdono sempre.&nbsp; &nbsp;Non ha bisogno di commenti!&nbsp; I parallelismi fra i due album non sono però finiti.&nbsp; Il secondo splendido brano del disco di Lolli, “Aspirine”, è anch’esso un pezzo da ascoltare in silenzio, al quale si riconduce in qualche modo “Every day, every night – A Kiev ero un professore” del disco di Edoardo.&nbsp; I due personaggi, il professore di filosofia di Bennato (<i>“perché tra il mio futuro ed il mio passato questa terra di nessuno è un passaggio obbligato”</i>) e l’uomo descritto da Lolli (<i>“c’è terra di nessuno fra l’angoscia e Gorbaciov... e lì vorrei portarti e riposarci ancora un po’”</i>), si trovano entrambi a fare i conti con un passato, che comunque non rinnegano, per rivedere il proprio ruolo nella società il primo, e il proprio rapporto sentimentale il secondo.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">Si passa poi dalla quotidianetà, sempre silenziosa, de “La pioggia prima o poi” (<i>“Le impressioni solite della luce e del colore si mescolano a un brivido di aria mattutina, le automobili cominciano a muovere le ore, ti spettino un orecchio e ti faccio più carina... e la città è già nuvola, oasi senza deserto, e camminiamo tutti dentro alla carta velina, sotto a un cielo pirata, con un occhio coperto, la pioggia, prima o poi, ci arriverà vicina”</i>) al perenne contrasto chiaro con le ferre regole della società, per la quale il tempo è denaro, laddove per Claudio invece è molto più importante, direi fondamentale nella vita di tutti i giorni, quel tempo, appunto “Tempo perso” (<i>“il tempo ci scrittura come un impresario, noi lavoriamo gratis nel suo calendario e con un contratto ci farà pagare le poche cose che riusciamo a rubare, i baci rubati dietro le colonne o nel tempo perso di una notte insonne”</i>), che invece denaro non è, ma rappresenta ben altro per noi che transitiamo velocemente in questa vita (<i>“il tempo presente non si conosce, perde tempo a difendersi dalle angosce, si rifà vivo, molto invecchiato, solo quando sarà tempo passato”</i>) e che avremmo anche il diritto di godercela un po’, in silenzio.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">Chiude il disco un brano che secondo me è un vero capolavoro, sia per la musica (probabilmente è l’arrangiamento meglio riuscito di tutto l’album), che si lascia ascoltare ancora prima di far caso alle parole (cosa non facile nelle canzoni di Claudio), ma soprattutto per come racconta quello che racconta.&nbsp; È un pezzo che mi tocca profondamente, che tocca una dimensione (quella del professore) sempre silenziosa, che è tutta mia e che sono riuscito solo di sfuggita a sfiorare con mano.&nbsp; Credo proprio che insegnare sia quello che avrei voluto fare da grande, ma la vita mi ha portato purtroppo a dover fare altre scelte.&nbsp; &nbsp;Aver vissuto il contatto con i ragazzi per poco meno di un anno mi fa mancare ogni giorno di più questa dimensione di rapporto fra professore anarchico (<i>“Di cosa parleremo stamattina, di Marx oppure dell'ottava rima, o studieremo nella nebbia sui vetri le probabilità di futuro per gli innocenti, innocenti come siete voi, santi volgari ed ignoranti eroi di un mondo che non vuole e comprerà la vostra libertà” – “cari ragazzi dell'ottanta noi, santi volgari ed ignoranti eroi, rompere i vetri in caso di soffocamento ... e via col vento...”</i>) e studenti (<i>“Via col vento, via col vento, che non ha più risposte, solo un presentimento, via col vento, professore, per cominciare a vivere abbiamo poche ore, via col vento, via col vento, chissà perché mi viene in mente oggi la mia prima millecento...”</i>), dimensione che Claudio, in&nbsp; “Via col vento”, ci fa vivere con incredibile emozione.&nbsp;</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">Ho voluto lasciare in fondo la terza canzone dell’album, che ha per me un significato particolare perché parla di una terza Rimini dopo quelle di De Andrè – “Rimini” – e Guccini – “Inutile” –.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">È difficile fare confronti, e sicuramente io sono la persona meno indicata per fare analisi di testi, visto che ci sono sicuramente persone più competenti di me in proposito, fra professori, linguisti e letterati.&nbsp; Ma questo tipo di confronto mi intriga troppo, sebbene non è mia intenzione farlo ora qui!&nbsp; Mi intriga perché Rimini ha un suo fascino, lo ha sempre avuto, e non credo che sia casuale che tutti e tre i più grandi ne abbiano parlato, utilizzandola come pretesto per raccontare qualcosa con una canzone.&nbsp; Già dalla prima strofa di “Adriatico” (<i>“Non ci sono olandesi a Rimini a parte qualche turista, non ci sono ingegneri idraulici con progetti di riconquista, non ci son terre da recuperare, niente battaglie, tutto a posto sembra che debba averla vinta il mare...”</i>) viene subito il primo pensiero, per non chiamarlo sussulto, che ti prende in toto, e cioè se questi versi vogliono in qualche modo ricordare le altre due Rimini, quella di Guccini (<i>“a parte qualche turista”</i>), ma soprattutto quella di De André (<i>“non ci sono ingegneri idraulici con progetti di riconquista, non ci son terre da recuperare”</i>, oppure <i>“che non promette viaggi che non ci porterà mai lontano”</i> in una strofa più avanti).&nbsp; Qui veramente si tratta di un grosso sussulto!&nbsp; Infatti, anche se la canzone è della metà degli anni ‘80 quando ancora aspettavamo con ansia il prossimo album di De André (“Le nuvole” n.d.a.), ti sembra quando la senti come se Lolli volesse ogni volta ricordare Fabrizio... forse perché siamo noi a volerlo ricordare attraverso le sue parole.&nbsp; Le tre Rimini, in ognuno dei casi una Rimini simbolo di qualcosa di triste, la grande distruzione di un popolo descritta da De André, la piccola triste giornata d'amore descritta da Guccini, le piccole grandi tristi sensazioni descritte da Lolli.&nbsp; Queste ultime sensazioni esprimono anch’esse un forte desiderio di silenzio, che contrasta con il “baccano” derivante da un mare come l’Adriatico, che per Claudio rappresentava anche <span style="white-space: pre;"> </span>quelle vacanze alle quali si è costretti da una tipica famiglia borghese emiliana.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">Vorrei tornare un attimo a quel mio bisogno di silenzio che, come ho scritto all’inizio, contrasta con il dover vincere a tutti i costi.&nbsp; Spesso infatti vincere viene identificato con il parlare e il silenzio diventa inevitabilmente perdente!&nbsp; “Ma che fai, non parli?” mi dicevano quando ero bambino, oppure “Ha detto una parola, adesso nevica!”, anche in pieno luglio.&nbsp; Poi si cresce, si comincia a lavorare, e avere sempre qualcosa da dire diventa pressante, quasi asfissiante... per vincere!&nbsp; Non mi piace vincere così!&nbsp; Mi piacerebbe vincere in un’altra maniera, facendo vincere i perdenti... forse è per questo che non farò mai carriera.&nbsp;<br /><br /></span></p><p><span style="color: #2b00fe;">CLAUDIO LOLLI - OMONIMO (Claudio Lolli)</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">1. La fine del cinema muto<br /></span><span style="color: #2b00fe;">2. Aspirine<br /></span><span style="color: #2b00fe;">3. Adriatico<br /></span><span style="color: #2b00fe;">4. Tutte le lingue del mondo<br /></span><span style="color: #2b00fe;">5. La pioggia prima o poi<br /></span><span style="color: #2b00fe;">6. Tempo perso<br /></span><span style="color: #2b00fe;">7. Via col vento</span></p><div><br /></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]20tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-70675743927064841642022-08-26T13:39:00.001+02:002022-08-26T13:39:09.932+02:00Inutilità della guerra<p>Continuiamo come promesso con i repost dal vecchio sito scomparso della Brigata Lolli 😢 Qui ve ne ripropongo uno ancora purtroppo molto attuale dove il tema, molto caro a Edoardo e Eugenio Bennato, della guerra e della sua completa inutilità gioca un ruolo fondamentale e fa da filo conduttore all'intero album. Il post risale al 2004, quando questo blog ancora non esisteva 😊 I temi trattati da Bennato nell'album di cui parlai a quell'epoca&nbsp;sono ancora tremendamente attuali soprattutto oggi, in cui si sono arrivate a dedicare anche 24 ore al giorno per parlare della guerra che sappiamo e di tutti i meccanismi Nato che Bennato in qualche modo condanna in questo album, quando invece molte altre guerre rimangono dimenticate e non meritano neanche una parola dai media e dagli stati più potenti, argomento che ripresi anche&nbsp;<a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2014/10/guerre-che-non-fanno-notizia.html">in questo post del blog</a>! Anzi, a volte queste guerre "piccole" vengono considerate pure merce di scambio per ottenere vantaggi per altro discutibili, e ne scrissi un esempio nel post dedicato a una delle ultime canzoni di Vecchioni, ovvero <a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2019/02/cappuccio-rosso.html">Cappuccio rosso</a>&nbsp;(<i>clicca per leggere il post</i>)! Qui sotto in azzurro la recensione che scrissi circa 18 anni fa che&nbsp; mi fa piacere riproporre 😊</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg0p5rvtJVGPRKSB4gih4bjFFtkYBFoOlXohLsvibXP3xbvrCsT2_XSU99bTY7613pLHhj5a5NeVz39SQOZ0Ed7HjeUkgov5-T2BX2ApGPjpPWLNoriWe5tvMS7OCxLkbPTixs515Lq2XuSi7AztQdBP_LT-SyVH-C9VNF2L4kX-I7-7qoP6zqEgQsroA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="217" data-original-width="217" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg0p5rvtJVGPRKSB4gih4bjFFtkYBFoOlXohLsvibXP3xbvrCsT2_XSU99bTY7613pLHhj5a5NeVz39SQOZ0Ed7HjeUkgov5-T2BX2ApGPjpPWLNoriWe5tvMS7OCxLkbPTixs515Lq2XuSi7AztQdBP_LT-SyVH-C9VNF2L4kX-I7-7qoP6zqEgQsroA" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Copertina dell'album L'uomo occidentale di Edoardo Bennato</span></i></div><p><span style="color: #2b00fe;">E’ passato un po’ in sordina l’ultimo lavoro di Edoardo Bennato. Un po’ troppo!</span></p><p><span style="color: #2b00fe;"><b>L’uomo occidentale</b>, titolo dell’album, ha infatti già quasi un anno di vita, ma finora se ne è parlato poco. Forse la parentesi di alcuni dischi meno riusciti degli ultimi anni (a parte Sbandato, dove si è ricominciato a ritrovare parte del Bennato di un tempo) ha fatto passare sotto silenzio il fatto di aver rivisto finalmente un Bennato tornato a schierarsi alla grande. Con un disco a 360 gradi contro tutti i tipi di guerre, da quelle che coinvolgono i paesi potenti e di cui si parla sempre, a quelle dimenticate di cui non si parla mai, a quelle di beghe interne come accade da sempre nella sua Bagnoli, a quelle di terrorismo con il triste fenomeno dei kamikaze, già espresso da Vecchioni in una sua bellissima canzone, in cui Edoardo ha la sensibilità di non cadere nel luodo comune che vuole il fenomeno ristretto al mondo musulmano (“Non è amore la guerra della fede di chi è pronto a uccidere e morire per amore di Cristo o di Allah”). Il tutto trovando anche spazio per i più deboli e gli emarginati, per coloro che “in un censimento nessuno conterà” o “gli extracomunitari della comunità”.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">Mia moglie mi ha regalato <b>L’uomo occidentale</b>&nbsp;circa quattro mesi fa. Prima di allora avevo ascoltato solo un paio di brani che passavano per radio, troppo poche volte per la verità. Su Isoradio esattamente, che per un viaggiatore come me è sicuramente la radio più ascoltata per causa di forza maggiore. "Stop America" per esempio era il brano più trasmesso credo, anche perché uscito prima con un singolo. Ne rimanevo sempre più catturato ("...però, questo è il Bennato che piace a me!"), quasi a scandire le dolcissime e fortissime sensazioni che mischiavano i ricordi più antichi, in cui il vecchio Bennato era immancabilmente in testa ai miei ascolti insieme a Guccini e De André (Lolli e Bertoli sono arrivati dopo). Ascoltavo con immenso piacere questo nuovo e ritrovato Bennato durante uno dei miei tanti viaggi, imprecando per il fatto che ormai Isoradio per il 99% trasmette musica che non amo. "Meno male che c'è ancora un piccolo 1%", ogni tanto mi ritrovavo a dire. E adesso continuo ad ascoltare tutto il disco con grande assiduità, scoprendo ogni volta delle sensazioni nuove.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;"><i><b>Stop America</b></i>, come dicevo, è un bel pezzo di Edoardo che apre l’album e condanna senza mezzi termini lo strapotere statunitense.&nbsp;</span><span style="color: #2b00fe;">Ma a fare grande l’album, a mio avviso, è la collaborazione di sempre con suo fratello Eugenio, ben conosciuto a noi di Bielle. Questo sodalizio si manifesta nel disco in quelli che secondo me sono i due brani più incisivi, scritti da Eugenio e magistralmente musicati da Edoardo che, verso dopo verso, è riuscito a cogliere con la musica ogni sfumatura di quanto scritto da Eugenio. <b><i>A cosa serve la guerra</i></b>&nbsp;l'ho sentita già un centinaio di volte, insieme all'altro brano scritto da loro a quattro mani che è <b><i>Non c'è tempo per pensare</i></b>. Entrambe le canzoni, che secondo me sono il fulcro di questo disco, come dicevo hanno una musica quasi perfetta, che Edoardo Bennato non poteva addattare meglio ai testi. Sembra quasi che abbiano scritto la stessa cosa, uno a parole e l'altro in musica. Già quando una canzone ti prende, ti entra dentro in modo forte e deciso ed è destinata a non uscire più dal tuo cuore e dalla tua testa... pensa poi quando in questa canzone c'è un concetto già espresso dal nostro Claudio Lolli, che amo in modo particolare, esattamente alla stessa maniera! Allora il piacere diventa doppio! </span><i>NOTA: Riproporrò presto anche il post dedicato al disco di Lolli che contiene questi concetti.</i><span style="color: #2b00fe;"> Sembra stupido, ma si ripercorre tutta una vita in compagnia di questi personaggi, ed è bello quello che si prova pensando che la tua musica non è casuale.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">"si perdevano in discorsi accademici<br /></span><span style="color: #2b00fe;">sulla storia e il suo occhio di lince,<br /></span><span style="color: #2b00fe;">per capire se è vero che chi perde ha torto<br /></span><span style="color: #2b00fe;">e che ha sempre ragione chi vince..."<br /></span><span style="color: #2b00fe;">&nbsp; &nbsp; &nbsp;(La fine del cinema muto - Claudio Lolli)</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">"la guerra è un caso irrisolto<br /></span><span style="color: #2b00fe;">perché la sua soluzione<br /></span><span style="color: #2b00fe;">è che il più debole ha sempre torto<br /></span><span style="color: #2b00fe;">e il più forte ha sempre ragione"<br /></span><span style="color: #2b00fe;">&nbsp; &nbsp; &nbsp;(A cosa serve la guerra – Edoardo/Eugenio Bennato)</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">In <b><i>Non c’è tempo per pensare</i></b>&nbsp;c’è forte il concetto del falso patriottismo esteso dai potenti anche all’obbligo morale di partecipare a guerre sante per salvare in fretta il mondo, con conseguente sacrosanta ribellione, che sfocia nella diserzione, dovuta alla consapevolezza dell’inutilità di ogni tipo di guerra.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">Un altro pezzo bellissimo è <b><i>Every day, every night – A Kiev ero un professore</i></b>. Prima questo filosofo vedeva tutto rosso intorno a sè, quello della società in cui viveva e quello del “suo semaforo”, ma “ora che ha saltato il fosso è un’altra vita, un altro rosso”. E’ proprio vero che il rosso attuale è migliore del rosso precedente?&nbsp;</span></p><p><span style="color: #2b00fe;"><b><i>L’uomo occidentale</i></b>, che dà il titolo all’album, non ha bisogno di commenti perché il titolo riassume esattamente quello che è il contenuto del testo (“...comporta anche il dovere di pensare a mantenere senza orgoglio e presunzione l’equilibrio mondiale e per questo ho il mio daffare perché è un obbligo morale”).</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">Bello anche il dialogo con un ragazzino molto più maturo della sua età, che non riesce a capire chi “ci detta le istruzioni” e alle cui perplessità verso il potere “non sa dare torto” (“coloro che fanno i miracoli a loro specifico uso e consumo”).</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">Il disco si chiude con due tributi, uno al grande Renato Carosone (<b><i>‘O sarracino</i></b>, rifatta molto bene alla sua maniera in versione rock) e uno a Elvis Presley (<b><i>Love me</i></b>, che ha voluto lasciare più o meno identica all’originale). Alla fine di quest’ultimo tributo, dopo circa un minuto e mezzo di silenzio nella stessa traccia (cosa già sperimentata in album precedenti), parte un brano in accento lombardo, con quell’erre moscia alla Guccini tipica delle parlate strette settentrionali, tratto da una poesia del Manzoni (Marzo 1821). Bella la musica, belli il ritmo e l’ambientazione che sembra fuori da studi di registrazione, quasi fatta in casa. Resta ancora un mistero la scelta di questa chiusura, con una poesia che, attualmente, parlerebbe quasi padano. Forse però scegliere di chiudere con il racconto di una guerra che non si è mai combattuta non è del tutto casuale.</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">L’UOMO OCCIDENTALE (Edoardo Bennato)</span></p><p><span style="color: #2b00fe;">1. Stop America<br /></span><span style="color: #2b00fe;">2. Ritorna l'Estate<br /></span><span style="color: #2b00fe;">3. A Cosa serve la guerra<br /></span><span style="color: #2b00fe;">4. Bambina innamorata<br /></span><span style="color: #2b00fe;">5. Non c’è tempo per pensare<br /></span><span style="color: #2b00fe;">6. Si scrive Bagnoli<br /></span><span style="color: #2b00fe;">7. A me mi piaci così<br /></span><span style="color: #2b00fe;">8. Every day every night (A Kiev ero un professore)<br /></span><span style="color: #2b00fe;">9. Balli e sballi (Wooly Bully)<br /></span><span style="color: #2b00fe;">10. L'uomo occidentale<br /></span><span style="color: #2b00fe;">11. Non so darti torto ragazzino<br /></span><span style="color: #2b00fe;">12. Non è amore<br /></span><span style="color: #2b00fe;">13. Gloria<br /></span><span style="color: #2b00fe;">14. 'O Sarracino [Tributo a Renato Carosone]<br /></span><span style="color: #2b00fe;">15. Love Me [Tributo a Elvis Presley]</span></p><div>Questa è la recensione che scrissi nel 2004. Più avanti Bennato ha continuato a schierarsi, per esempio con l'album <b>Pronti a salpare</b>, in cui ha trattato in modo impeccabile il tema dell'immigrazione, che è un altro di quelli a me molto cari.</div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]10tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-22521675008051546562022-08-08T13:33:00.008+02:002022-11-07T18:29:30.598+01:00Maneggio, cavalli e nipoti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKJFEwZpopXciN8jo461hrq-xUIcD4POyXpRZUfUVCBjZM7c9SrHq0ItZGy9Tc47GMyJnCwIjj12j3ftbvHOX7hkRwZ7TNZZz0SCYzKnaPaJBLt9Vfnk4cKTOCs_OAntjWAKIamGVPkhh_vp6ygaycajVImsg86QTGhsV1Dn0-IY8woDK_JB12iFnpHQ/s3264/B5935205-3450-4493-817C-C75080E8499E.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3264" data-original-width="2448" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKJFEwZpopXciN8jo461hrq-xUIcD4POyXpRZUfUVCBjZM7c9SrHq0ItZGy9Tc47GMyJnCwIjj12j3ftbvHOX7hkRwZ7TNZZz0SCYzKnaPaJBLt9Vfnk4cKTOCs_OAntjWAKIamGVPkhh_vp6ygaycajVImsg86QTGhsV1Dn0-IY8woDK_JB12iFnpHQ/s320/B5935205-3450-4493-817C-C75080E8499E.jpeg" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Rosalia</i></span></div><p>Più avanti capirete perché ho voluto iniziare il post con questa foto ❤️</p><p>Non sono mai salito su un cavallo. Ma su un cammello e un dromedario sì 😂 È stata un’esperienza molto bella, che mia moglie Maria si ricorda perfettamente, visto che al dromedario dietro di noi piaceva molto il nostro didietro e chissà come mai il suo muso andava sempre lì 😂😂😂</p><p>Comunque, a parte gli scherzi, salire su un cavallo è una delle cose che da ragazzo mi sarebbe piaciuto fare e che rimpiango di non aver fatto. Come imparare a suonare il pianoforte. Sia l’equitazione che le lezioni di piano erano cose purtroppo abbastanza dispendiose, e la mia famiglia fatta da 2 genitori e 4 marmocchi non navigava certo nell’oro. Ma ormai è andata, ho fatto altre cose tipo suonare la chitarra e giocare a pallacanestro che mi resero felice lo stesso.</p><p>Tornando a noi, i cavalli mi sono sempre piaciuti, tanto è vero che da ragazzo adoravo guardare le imprese dei grandi Piero e Raimondo D’Inzeo, di cui allego una foto presa dalla rivista Cavallo Magazine, stavo incollato alla TV quando c’erano loro 💯</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfSBv3oE-QChsUenZ6mWilLtOTbYvPIDuhVAH2Xh0-jbj-8tVlQrIS41eaI_YoxWpdnhMCqi7Kf6EaH095I9NFW5kIovYJFSoFOKHNuHtjaWbXaeLeh8oxCWXNFRkyDd71qOVnCrf3hvjv-X1rMvKbCvOA5IkfeWVQlblCa8ot4hrnOGfCkUII1UUbeA/s653/Raimondo%20e%20Piero%20D'Inzeo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="367" data-original-width="653" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfSBv3oE-QChsUenZ6mWilLtOTbYvPIDuhVAH2Xh0-jbj-8tVlQrIS41eaI_YoxWpdnhMCqi7Kf6EaH095I9NFW5kIovYJFSoFOKHNuHtjaWbXaeLeh8oxCWXNFRkyDd71qOVnCrf3hvjv-X1rMvKbCvOA5IkfeWVQlblCa8ot4hrnOGfCkUII1UUbeA/s320/Raimondo%20e%20Piero%20D'Inzeo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Piero e Raimondo D'Inzeo (foto da Cavallo Magazine)</i></span></div><p>E quando ne vedevo qualcuno mentre percorrevamo in macchina chilometri e chilometri rimanevo sempre affascinato e giravo sempre la testa. Bellissimi ricordi. Una cosa bella che adesso mi piace menzionare è che un mio carissimo amico cantautore canturino, Andrea Parodi, mi ha risvegliato di botto tutti questi ricordi di ragazzino nel momento in cui ho ascoltato per la prima volta il bellissimo album Chupadero, in particolare la bellissima canzone "Dove corrono i cavalli".</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/d-DUCm4KldU" width="320" youtube-src-id="d-DUCm4KldU"></iframe></div><p>Chupadero è stato realizzato da Andrea, che insieme a un altro bravo cantautore toscano, Massimiliano Larocca, e ad altri loro colleghi di peso come Massimo Bubola e Jono Manson, hanno messo insieme per l’occasione un gruppo chiamato Barnetti Bros Band. Quel disco tocca le corde e ti porta verso la realtà del west americano con pezzi meravigliosi come Pancho e Lefty, tradotta in italiano dal brano dell'indimenticabile Townes Van Zandt!</p><p style="text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/TSD_du3bucs" width="320" youtube-src-id="TSD_du3bucs"></iframe></p><p>Però grazie a mia nipote Rosalia ho scoperto quanto può essere rilassante passare un po’ di tempo in un maneggio.<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga8VIg8r1YkVfpPde5YUanXXR7PM7zi7MG-lGKdKkHH-B-1cfIjhC9AgE6f-wvaE3Oc6WkibkoMqqxMDOcRusYN8FJC7biqGLV5E015bnweJWzdc9cbk_HeySe7wLAB1-QpgduIZG6EVUO57SHwj45iIU4A-rp2fScjpZYC7JOz6mms0JC-G4rgx0IRQ/s1560/88A8ADCA-D6F2-473A-A74B-871BC64B2EBC.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1560" data-original-width="1147" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga8VIg8r1YkVfpPde5YUanXXR7PM7zi7MG-lGKdKkHH-B-1cfIjhC9AgE6f-wvaE3Oc6WkibkoMqqxMDOcRusYN8FJC7biqGLV5E015bnweJWzdc9cbk_HeySe7wLAB1-QpgduIZG6EVUO57SHwj45iIU4A-rp2fScjpZYC7JOz6mms0JC-G4rgx0IRQ/s320/88A8ADCA-D6F2-473A-A74B-871BC64B2EBC.jpeg" width="235" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red; font-size: x-small;">Rosy nel suo ambiente naturale 😍</span></i></div><p></p><p>Spesso vado con lei insieme a mia moglie Maria, ma anche da solo qualche volta, a vedere Rosy che va ad allenarsi oppure a vedere le gare a cui partecipa, dimostrando di essere brava non solo nell'esito delle gare, ma anche per come gestisce bene il suo cavallo e per come dà il 100% di sè stessa, sia in gara che negli allenamenti. Quando mi siedo a guardarla mi sembra di dimenticare tutto, anche i miei acciacchi, e il tempo scorre in modo incredibilmente gradevole! Rosalia mi mette allegria perché vuole sempre che le faccia video e foto 😂 Le due che ho allegato, ovvero appunto quella all’inizio del post e quest’ultima, sono due delle fotografie più belle che le ho scattato. Mi fece letteralmente sciogliere quando le scattai la prima, quella in cui mi guarda e mi sorride, e per questo ho voluto metterla all’inizio del post. In tutto questo c'è quella tranquillità e senso di pace e rilassatezza, di cui parlavo prima, che il maneggio riesce a darmi, soprattutto quando vado a vedere gli allenamenti, perché ci sono poche persone e il rumore dei cavalli che vanno in pista e della voce della brava allenatrice riesce a confondersi con quello delle foglie mosse dal vento. Grazie Rosy per tutto questo, ti voglio bene! 💖</p><p><br /></p>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]10tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-3621523851266103532022-07-12T15:09:00.003+02:002022-07-17T14:24:01.616+02:00Guccini e De André: viaggio fra intersezioni e contrapposizioni<div>Fino a poco tempo fa esisteva un sito, chiamato <b>Brigata Lolli</b>, nato alla fine del secolo scorso dall’idea di alcuni amici che insieme a me erano appassionati del nostro Claudio Lolli, per celebrare in qualche modo molti di quei cantautori che non avevano avuto quella visibilità e quel rispetto che avrebbero meritato, e si scelse Lolli proprio come simbolo, visto il suo costante interesse per gli ultimi. Questo sito anno dopo anno si riempiva di contenuti bellissimi su tantissimi personaggi sconosciuti, che avevano scritto e cantato cose bellissime, ma anche di aneddoti e storie legate a personaggi della musica più conosciuti. Questo sito purtroppo è scomparso dal web per motivi a me sconosciuti 😟 Ecco perché vorrei iniziare a riproporre qualcuno dei miei scritti che erano ospitati in quel sito, e inizierei con questo viaggio fra intersezioni e contrapposizioni su Guccini e De André, che mi sembra davvero bello riproporre. Si tratta del mio punto di vista su alcune cose che questi due grandissimi cantautori avevano in comune e altre in cui differivano, spero che vi piacerà.</div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOQxgLp5RUkZapJREq_hQQxVYKH8UZ2HbMNGGZQ5Aj8UkR2X_xPh8J4vTOYUApJ3Qtma8o3lZ7S8J2Rjx9ghjS_c-CA9bgyx7yNKpGjrphdZcHHXR0vmefi22WDhPKVTwRxKtfu8KKLad6AMnkgFxhjSjyi7OoB0_6lqA08ApMnTJpVh3Fj7hMSJJD_w/s233/faber%20guccio%20claudio.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="216" data-original-width="233" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOQxgLp5RUkZapJREq_hQQxVYKH8UZ2HbMNGGZQ5Aj8UkR2X_xPh8J4vTOYUApJ3Qtma8o3lZ7S8J2Rjx9ghjS_c-CA9bgyx7yNKpGjrphdZcHHXR0vmefi22WDhPKVTwRxKtfu8KKLad6AMnkgFxhjSjyi7OoB0_6lqA08ApMnTJpVh3Fj7hMSJJD_w/s1600/faber%20guccio%20claudio.jpg" width="233" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Foto storica di&nbsp;<span style="text-align: left;">De André, Guccini e Lolli</span></i></span></div></div><div><br /></div><div><span style="color: #2b00fe;">"Un anno è andato via; della mia vita già vedo danzar l'altro che passerà. Cantare il tempo andato sarà il mio tema, perché negli anni uguale sempre è il problema." (Francesco Guccini)</span></div><div><span style="color: #2b00fe;"><br /></span></div><div><span style="color: #2b00fe;">Che fatica fare un tema, ragazzi! Non è mai stato il mio forte, lo riconosco, preferivo navigare fra numeri ed equazioni. È dal liceo che non mi cimento più con questo tipo di esercizio, e nonostante qui si parli di due dei miei miti, vi confesso che non è affatto semplice e che mi stanno venendo mille paure di arenarmi senza riuscire più ad andare avanti. Forse se fosse stato un problema di Algebra o Geometria non sarei qui a preoccuparmi 😊</span></div><div><span style="color: #2b00fe;"><br /></span></div><div><span style="color: #2b00fe;">E visto che ho tirato in ballo l'Algebra e la Geometria, da buon matematico non posso che cominciare questo viaggio con un qualcosa che, per certi versi, può considerarsi contemporaneamente intersezione e contrapposizione per Francesco e Fabrizio, un qualcosa di molto importante per entrambi vissuta sia dall'uno che dall'altro con molta serenità e naturalezza, ma con cui ciascuno si confrontava a modo suo. Si tratta del "vizio" e del loro rapporto con esso. Entrambi avevano un ottimo rapporto con il vizio, diventava una cosa positiva che aiuta a vivere meglio e con la quale si convive facilmente, un qualcosa che sicuramente si adatta a ogni persona, identificandola. Questa può considerarsi l'intersezione. Ma dove sta la contrapposizione? Sta nel modo in cui essi lo vivevano e negli strumenti che entrambi hanno scelto per identificarli. Per Fabrizio la sigaretta, da sempre una compagna di vita e senza la quale non si fa nulla, non un concerto, non una delle poche interviste, non il contatto con la gente, la sua gente. Anche Francesco è un gran fumatore, ma non ha scelto questo per identificarsi. Lui si identificava con il vino, quel vino a cui non avrebbe mai rinunciato per tutto l'oro del mondo, e con cui non si fa nulla, non un concerto (se potesse si porterebbe il bicchiere anche durante un'intervista), non il contatto con la gente, la sua gente. E quale palcoscenico migliore di quello dove i due artisti si esibivano per capire questa loro identità, anche in questo contrapposta. La sigaretta di Fabrizio denotava una persona molto timida e riservata, che dà molto a chi lo sta ascoltando comunicando attraverso la propria solitudine tramite quella della sua eterna sigaretta, sempre accesa accanto alla sua chitarra. È come se dicesse "Amici, quello che sto facendo lo sto facendo per voi, e proprio per questo ho bisogno di chiudere la mente mentre canto, perché solo così riesco a darvi il massimo, cioé tutto me stesso!". Il vino di Francesco invece denotava una persona molto estroversa, un compagnone, che riesce a dare molto nel momento in cui coinvolge tutti nei suoi monologhi ridendo e scherzando, e proprio questo stava a significare quell'eterno bicchiere di vino su una mensolina in mezzo al palcoscenico, che è quel vino con cui ci si riunisce con gli amici a cazzeggiare, quel vino con cui ci dice "Amici, beviamo e scherziamo insieme, perché solo così la serata acquista più valore!". Tutto questo crea una grossa intersezione, e cioé che entrambi si ponevano a noi che li amiamo così come sono, senza fronzoli, e sempre con grande affetto.</span></div><div><span style="color: #2b00fe;"><br /></span></div><div><span style="color: #2b00fe;">Una qualità per me importantissima che li accomuna molto è rappresentata dalle loro prese di posizione secche e decise, particolare presente in modo anche più forte in Lolli e Bertoli, e da qui si capisce perché anche Lolli e Bertoli mi piacciano molto. È già difficile schierarsi politicamente quando si è personaggi come loro, e tutti e quattro lo hanno fatto, ma una volta schierati prendere posizione non è comunque facile, è scomodo.</span></div><div><span style="color: #2b00fe;"><br /></span></div><div><span style="color: #2b00fe;">Il viaggio fra le intersezioni prosegue con due canzoni bellissime, Inutile e Rimini. Non a caso entrambi hanno scelto Rimini come città simbolo di una storia triste, la prima in piccolo (una triste giornata d'amore) e la seconda in grande (la distruzione del popolo dei nativi americani). Frasi come "e dire che volevo regalarti un compleanno un pò diverso" e "non regalate terre promesse a chi non le mantiene" vogliono forse anche rappresentare la consapevolezza, che i due artisti avevano, che purtroppo non sempre le cose vanno come dovrebbero andare, anche per l'ipocrisia dei potenti ("abortire l'America e poi guardarla con dolcezza"). Ma le due Rimini portano anche alla luce una delle maggiori contrapposizioni esistenti fra i due artisti, piu diretto l'uno nei suoi racconti ("deserta nell'estate in ogni simbolo imbecille e vacanziera"), più ermetico l'altro nelle sue poesie ("non fate più scommesse sulla figlia del droghiere"). Ma questo è naturale, la poesia è sempre stata più ermetica della prosa, e infatti ecco, da questa analisi emerge quella che è forse secondo me è la contrapposizione più bella fra Guccini e De André , perché è quella che caratterizza ciascuno dei due: Francesco era più un cantastorie, perché metteva in versi la prosa, cosa non facile per altro, Fabrizio era più un poeta che con la sua voce inconfondibile parlava cantando attraverso i versi delle sue poesie. E non potrebbe essere diversamente, perché senza questa caratterizzazione probabilmente nessuno dei due sarebbe stato quello che è stato.</span></div><div><span style="color: #2b00fe;"><br /></span></div><div>Ecco, questo è quello che scrissi più di 20 anni fa, rivisto con senno di poi, e che fu pubblicato sul sito della Brigata Lolli. Una cosa bellissima che mi viene in mente, e che ha dell'incredibile, è che anche Lolli scelse Rimini per raccontare una storia per lui non bellissima, ovvero la storia di quell'Adriatico che lui era costretto a sorbirsi per andare al mare con i genitori, e che spesso anche dopo continuò a perseguitarlo quando andava a fare i concerti nelle Marche, in Abruzzo, Molise o Puglia, e doveva prendere il treno da Bologna costeggiando tutto l'Adriatico! Sicuramente questi erano e rimangono pensieri miei che si prestano a tante opinioni diverse, ma soprattutto se ne possono trovare altre, sia di intersezioni che di contrapposizioni. Però fu carino scrivere un post come questo e, soprattutto, riuscire a completare il mio tema 😂😊</div><div><br /></div><div>PS. Intanto come regalino vi metto qui <a href="https://guccinifanclub.wordpress.com/2011/11/11/gucciverba/">questo link a un cruciverba interamente dedicato a Guccini</a>, appunto il <b>Gucciverba</b>, che contiene tutte le definizioni attinenti al Guccio e che qualcuno di voi sicuramente conosce già 😊 Lo creai per gioco in quell'epoca in cui scrissi il post che vi ho riproposto, e che poi fu scoperto e ospitato su uno dei siti importanti dedicati al maestrone di Pavana.</div><div><br /></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]14tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-30891710696948662792022-04-20T19:25:00.005+02:002022-04-26T02:17:21.349+02:00Le fettuccine di Catarina<p>Dite la verità, pensavate che avessi sbagliato la lettera A giusto? 😀 Forse non tutti, ma sicuramente qualcuno che lo ha pensato c'è 😉 Come sicuramente ci sarà qualcuno che, leggendo il titolo, avrà pensato di trovare nel post anche la foto di un bel piatto di tagliatelle, che in Abruzzo si preferisce chiamare fettuccine 😋 No, non c'è nessun piatto qui sotto, anche se la storia vissuta in un paesino dell'entroterra abruzzese che sto per raccontarvi ne ha molto a che fare, e non è un errore la A al posto della E 😊</p><p>Catarina è il modo in cui viene chiamata in dialetto castiglionese una donna che si chiama Caterina! Dialetto castiglionese, ovvero quello di un piccolo comune della provincia di Pescara che si chiama Castiglione a Casauria, di cui dopo vi mostrerò uno scorcio per me molto importante.</p><p>Questa Caterina di cui vi sto per raccontare è una delle signore per bene d'altri tempi a cui ho voluto più bene in vita mia! E so anche benissimo quanto me ne ha voluto lei 💓 E' mancata qualche anno fa, ma resterà per sempre nel mio cuore e nei miei ricordi più belli!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg06FArmKdaUWeZ4Ore_vgtw3ZA2CKKMpjXZOA60vS3Yx6ZVDin0VtJ5bOlg1rf-i9M1gHEanPv0z78n1NOLnSHc7rRfbtNXaNQy-SObCghqeCfm8rAR5Xe1oI88Ui7yCbphPoaLLwusIswu6Y6cMb1hcgQLNvwIXjg3o1PfdaHgxjdSJYzTE7QyGVgg/s302/Catarina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="302" data-original-width="300" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg06FArmKdaUWeZ4Ore_vgtw3ZA2CKKMpjXZOA60vS3Yx6ZVDin0VtJ5bOlg1rf-i9M1gHEanPv0z78n1NOLnSHc7rRfbtNXaNQy-SObCghqeCfm8rAR5Xe1oI88Ui7yCbphPoaLLwusIswu6Y6cMb1hcgQLNvwIXjg3o1PfdaHgxjdSJYzTE7QyGVgg/s1600/Catarina.jpg" width="300" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: #2b00fe;">Caterina</span></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Caterina era la mamma del mio amico Gianni, che vi "presentai"&nbsp;<a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2008/08/il-mio-amico-gianni.html" target="_blank">in uno dei primi post</a>&nbsp;di questo blog 💓 Lei, suo marito Mimì, e i loro figli Gianni e Annamaria, miei amici del cuore, abitavano appunto a Castiglione a Casauria, proprio in questa strada che vedete nella foto qui sotto e che è una delle tre uscite dal paese.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW7MKhqehnHygYADe2Gdy26l-5yGFcDp0lQNJvFRkDWhKJaieot83kH86EemfcleuXJk4Xlw8Y7bKm5br__EitukoRUx69a5XtcOf6XAK1cVDXdgAPTPeNdHLLl8p8IOMG-6DZm7jww8enOJTWxJlp7SBxdZHzUOFV-W325mMdtwFhBk7zmeNTpxs6CQ/s960/Castiglione%20a%20Casauria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="640" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW7MKhqehnHygYADe2Gdy26l-5yGFcDp0lQNJvFRkDWhKJaieot83kH86EemfcleuXJk4Xlw8Y7bKm5br__EitukoRUx69a5XtcOf6XAK1cVDXdgAPTPeNdHLLl8p8IOMG-6DZm7jww8enOJTWxJlp7SBxdZHzUOFV-W325mMdtwFhBk7zmeNTpxs6CQ/s320/Castiglione%20a%20Casauria.jpg" width="213" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: #2b00fe;">Castiglione a Casauria (foto di Raffaele Di Loreto)</span></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">La loro era una di quelle case sulla sinistra, in cui si viveva sempre un'aria di paese, fatta di semplicità e amicizia, anche se ovviamente i pettegolezzi non potevano mancare 😂 Soprattutto quando nei primissimi tempi in cui io frequentavo la loro casa abitava con loro una zia, chiamata zì Marietta...non vi sto a raccontare quanti "Catariiiiiiiii....." volavano durante la giornata, perché zia Marietta aveva sempre da ridire, e Gianni spesso la riprendeva con un altrattanto sonoro "zì Marieeeee....e basta mo'" 😂 Oppure Mimì, che da ex fumatore non sopportava più le sigarette e quando entrava in bagno puntualmente diceva "Chi ha fumét? Giààààààà...Annamarìììììì..." 😂😂</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Quante volte io e mio fratello Michele siamo stati lì, anche per interi weekend, in cui le ore di risate superavano abbondantemente tutte le altre! E dormivamo in tre in un letto matrimoniale!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyVZFdDdUgYeVetlntQZoqaWuwwbkuvJNQlrXHYEDJwZ0ftN9lyIsyPvaXQkOFtwBDB6fWiEC5MFG3X1fhR339CIBXGFge4yIO0IQ8ca65K8zxbxh1U749zyGdvMklFG9MAfrNurgqj6_ohRW9dq7Oo0FL3BsKlxn2AUcx81tO60_cZfB4dhSqvu_aEw/s601/Gianni,%20Michele%20e%20Nico%20(bianco&amp;nero).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="601" data-original-width="601" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyVZFdDdUgYeVetlntQZoqaWuwwbkuvJNQlrXHYEDJwZ0ftN9lyIsyPvaXQkOFtwBDB6fWiEC5MFG3X1fhR339CIBXGFge4yIO0IQ8ca65K8zxbxh1U749zyGdvMklFG9MAfrNurgqj6_ohRW9dq7Oo0FL3BsKlxn2AUcx81tO60_cZfB4dhSqvu_aEw/s320/Gianni,%20Michele%20e%20Nico%20(bianco&amp;nero).jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: #2b00fe;">Michele, Gianni e io</span></i></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Caterina cominciò a volermi bene praticamente dal primo giorno, e ogni volta che arrivavo il suo "Nicoooooo" rimbombava per tutto il vialetto! Se per qualche motivo non eravamo potuti andare, chiedeva sempre a Annamaria e Gianni "Ma Nico i Michel n'hann vinut?" oppure "quando vengono?". Spesso io e lei ci siedevamo a fare due chiacchiere davanti al camino, e lei mi raccontava le sue vicissitudini, mi diceva che zia Marietta aveva rotto eheheh, oppure che la pianta aveva fatto meno peperoncini rispetto agli anni precedenti (Mimì ne andava matto e li mangiava pure da soli col pane, e anche a me non dispiacevano), o anche affettuosamente mi chiedeva come stavano a casa o che ci avrebbe voluto lì tutte le domeniche! Una signora d'altri tempi, che dava tutta sé stessa per le persone a cui voleva bene 💓</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">E ora arriviamo al punto! Caterina quando stava ai fornelli si trasformava, preparare da mangiare e vedere gli altri apprezzare la rendeva immensamente felice! Ci faceva sempre trovare qualcosa quando arrivavamo, ciambelloni e crostate che aveva fatto lei, e nei periodi natalizio e pasquale soprattutto non potevano mancare i calcionetti abruzzesi ripieni di marmellata d'uva ma soprattutto <a href="https://www.webmagazine24.it/fritti-di-ceci/" target="_blank">ripieni di farina di ceci</a> come piacevano a me. Ma il suo cavallo di battaglia era uno!!! 😍 Appunto <b>le fettuccine di Catarina</b>! Guai ad andarle a comprare già fatte, un sacrilegio (ma quando raramente non è stata bene cedeva, perchè era impossibile non fargliele "quando viniv Nico" 😂💕). Proprio così, quando dovevamo andare il suo primo pensiero dalla mattina era quello di farmi trovare le fettuccine ("perché a Nico gli piacciono")! In effetti erano buonissime, col suo ragù rigorosamente senza bucce (lei lo sapeva benissimo che non le reggevo) e l'olio di peperoncino sopra, e io ne mangiavo anche 3 o 4 piatti pieni (mio fratello Michele non ce la faceva eheheh) rendendola immensamente felice! 😂 D'altra parte me lo potevo permettere, visto che ero alto 1 metro e 93, pesavo 80 chili e porca miseria non ingrassavo per niente! 😤 Poi subito dopo immancabile la sua insatata di pomodori, con quel basilico che si sentiva per tutta la casa.&nbsp;</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Quindi queste fettuccine di Catarina sono rimaste famose nel tempo per la loro bontà e per tutto l'affetto che c'era dietro...ma lo divennero anche per un secondo motivo abbastanza simpatico! Finita l'Università e il servizio militare, dovetti trasferirmi a Milano per lavoro, e di conseguenza non potevo più andare a casa di Gianni e Annamaria tutte le domeniche! Ma, e qui viene il punto, il mio metabolismo ha cominciato piano piano a cedere. Andavo sempre da Gianni e Annamaria quelle volte che potevo, ma...3 o 4 piatti di fettuccine colmi non ce l'avrei più fatta a mangiarli. Caterina ha continuato a farmele ogni volta...però la prima volta che mi fermai a due alla fine mi disse convinta "Nicooooo, non ti sono piaciute?" 😂😂😂 Tutti giù a ridere quel giorno, so che Annamaria, mia amica del cuore, quando leggerà queste ultime righe, si farà una valanga di risate! E tantissime risate si faranno sua figlia Margherita (che è uguale uguale a Gianni 💓) con il marito Alessandro, a cui voglio tantissimo bene (non vedo l'ora di conoscere finalmente la loro bimba Anna), suo figlio Umberto, e tutti coloro che c'erano o che sapevano di questa tradizione delle "fettuccine per Nico"! 😂</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Catarì, è stato un onore per me fare parte della tua vita! 💓</div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]17tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-22205283280808021432022-04-01T17:27:00.001+02:002022-04-01T17:34:45.274+02:00Codice rosso<p>In questi ultimi anni tremendi, in cui siamo passati da una pandemia devastante arrivando, proprio quando si cominciava a scorgere la luce all’orizzonte, a toccare il fondo addirittura con una guerra che non fa bene a nessuno e che vede gli interessi economici al primo posto nelle agende di tutti i potenti e sovranisti (altrimenti si sarebbe data la medesima importanza anche a tutte le altre guerre che da anni riempiono il nostro pianeta), risvegliando anche gli istinti guerrafondai di tanti capi di stato…in questi ultimi anni tremendi in cui nel mio caso c’è stato anche il fatto personale importante di un’uscita forzata dal lavoro, sì con un accompagnamento tutto sommato buono, che però non toglie la tendenza del mondo del lavoro attuale di considerare le persone come numeri, e non come esseri umani…dicevo, in questi ultimi anni tremendi in cui è successo e sta succedendo tutto questo, è stato un tutt’uno riprendere in mano questo bellissimo libro, scritto dalla mia compagna di scuola e amica Donatella Galante a cui voglio molto bene, e rileggerne alcuni dei passi più significativi.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwwV_o94xPWxeuwUx26u85jKo7YpuEB7008mkOe9OZKcVh9pwfEAmHHszd6eBYG372Iyul9N-oNqNMayR4mH_RQUpDYht-TwDSVGeyzrihfGznlxFHlsef6WmkhK1NKn12LMu1aKiCWdcML3bI3pNVWi7hXjSuN92fkgfiy8Mh4VscZlGxDF09isppZA/s1000/41992473-144C-4E51-8167-B84F4D22FA10.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="663" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwwV_o94xPWxeuwUx26u85jKo7YpuEB7008mkOe9OZKcVh9pwfEAmHHszd6eBYG372Iyul9N-oNqNMayR4mH_RQUpDYht-TwDSVGeyzrihfGznlxFHlsef6WmkhK1NKn12LMu1aKiCWdcML3bI3pNVWi7hXjSuN92fkgfiy8Mh4VscZlGxDF09isppZA/s320/41992473-144C-4E51-8167-B84F4D22FA10.jpeg" width="212" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="color: red;">Codice rosso, di Donatella Galante</span></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div>In questo libro, che si chiama appunto <b>Codice rosso</b>, attraverso il filo conduttore rappresentato dal lavoro continuo delle strutture mediche di soccorso del 118 e che tutti abbiamo apprezzato durante la pandemia, Donatella tratta con dolcezza e con delicatezza diversi temi, fra cui i principali sono quello dell’amicizia, quella fra una dottoressa e un’infermiera del 118 (ma non solo), e quello della prevaricazione e della corruzione nel mondo del lavoro, in cui molti manager sono sempre pronti a esaltare sé stessi con azioni senza scrupoli e considerando i propri riporti non come persone, ma solo come mezzo per soddisfare egoisticamente le proprie ambizioni (Donatella ha scelto di identificare questi manager attribuendo il cognome <i>Rospetti</i> al protagonista negativo del libro 😂), e non manca il tema dell’amore, vissuto intensamente sia da <i>Cassandra</i>, l’infermiera nata ribelle protagonista del romanzo, e sia da due ragazzi omosessuali. Nel libro si scorge benissimo anche un evidente, anche se potrebbe sembrare velato, sfondo politico e antirazzista, che va da una critica anticapitalista e quindi tutto sommato non certo filo-americana, a una forte determinazione nella difesa sacrosanta,&nbsp;attraverso i fatti non solo a parole, del mondo LGBTQ denigrato dalla politica attuale (abbiamo visto tutti che deriva squallida c’è stata in Parlamento quando non è passato il DDL Zan), invitando a voler essere ognuno sempre sé stesso indipendentemente da quello che possono pensare gli altri. Donatella riesce a parlare con dolcezza anche a volte attraverso parole forti e decise di una dottoressa, <i>Laura Gentile</i>, che volutamente ricorda la stessa Donatella, visto che infatti è anche lei una bravissima dottoressa del 118. Laura spesso sembra dura nella sua amicizia con Cassandra, anche quando ha dovuto purtroppo allontanarsi forzatamente. Ma nella durezza c’è amicizia forte, c’è amore, c’è solidarietà…tutte cose che significano tenerci a una persona.<div><br /></div><div><br /><div><p><br /></p></div></div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]18tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-68507304750905918732022-03-28T20:44:00.004+02:002024-03-27T23:35:43.273+01:00Compleanno di Claudio Lolli<p>Da diversi anni ormai il compleanno di Claudio era diventato una ricorrenza che faceva parte integrante della mia vita, non c'era scampo, in un modo o nell'altro gli auguri glieli dovevo fare per forza! 🎂</p><p>Abbiamo iniziato con le mail, proprio all'inizio della nostra conoscenza, e dalle sue risposte traspariva già un affetto incondizionato, anche se mi conosceva poco e le mie doti di stalker nei suoi confronti non erano ancora così sviluppate 😅</p><p>Successivamente siamo passati agli SMS da quando mi diede il suo numero di telefono, rendendomi immensamente felice! Quanti SMS che ci siamo scritti, e riuscivamo a farci parecchie risate anche solo con quelli. Come sapete con un SMS è riuscito a farmi sorridere anche <a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2009/08/papa.html">quando è mancato mio papà</a> 💓 Ma ogni volta che gli facevo gli auguri via SMS, con la sua risposta spesso riusciva a farmi venire le lacrime dal tanto ridere! 😂😂😂</p><p>Poi ho cominciato anche a chiamarlo direttamente per fargli gli auguri, a volte in conferenza a tre con Maria e la mia amica Anna, e non sto a raccontarvi quanto si rideva subito dopo il nostro "tanti auguri prof, buon compleanno"! A volte pensavo che avrebbe tranquillamente potuto fare il comico, e spesso ridevo fra me e me pensando che magari per un segno del destino il suo impegno da malinconico e triste era passato a allegro e scanzonato senza che nessuno se ne fosse accorto prima!</p><p>E oggi, oggi che non c'è più da quasi 4 anni, posso dirvi con gioia che la tradizione non si è interrotta e almeno un post via social ho bisogno con tutto me stesso di dedicarglielo! 💙 Oggi ho esagerato, perché glie ne ho già dedicati due su Facebook e Instagram, e a questo punto non posso non farlo qui a casa mia, ovvero in questo blog!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUAuSzDmPXfbjhR3fycupiIMw31R-UjqjAotUB6kNzb9ZuCdPCpzX9P1CREhkW7Ma7aU76YUk4YUI9VKOy0z40GACE85oxRxaa_zRMEp_kDyP79xCTcqH_l3y7UhBvDeP2L3W7y6UFShZ0CXmM5wB-uKrKGe2sBvcSMeaastTepmUDQ90Uj_oeNujtSg/s3872/Lolli%20e%20Capodacqua_Campiglia%20Marittima.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="3872" height="252" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUAuSzDmPXfbjhR3fycupiIMw31R-UjqjAotUB6kNzb9ZuCdPCpzX9P1CREhkW7Ma7aU76YUk4YUI9VKOy0z40GACE85oxRxaa_zRMEp_kDyP79xCTcqH_l3y7UhBvDeP2L3W7y6UFShZ0CXmM5wB-uKrKGe2sBvcSMeaastTepmUDQ90Uj_oeNujtSg/w376-h252/Lolli%20e%20Capodacqua_Campiglia%20Marittima.JPG" width="376" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="color: red; font-size: x-small;"><i>Lolli e Capodacqua a Campiglia Marittima (LI)</i></span></div><div><br /></div><div>Mi manca molto come avete capito il fatto di non potergli fare gli auguri di persona come ormai era tradizione ogni anno, per cui oggi voglio fargli gli auguri ricordando una delle persone migliori che abbia mai conosciuto con questa bellissima foto del mio amico "Federico il chimico"...così lo chiamava affettuosamente un altro grande che manca moltissimo, ovvero <a href="https://nicochillemi.blogspot.com/2008/09/stefano-per-me.html">Stefano Rosso</a>!</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdzbswfp1KAZOWNjpteJUCEkSXmq8Kind8_mC_y2tDL2zIy3uJTYN7wuvh7Zx4-y9TyAH60LfbDdNg55mzjDXg1kDNg7qq6D8xmAbfsd8YHEcnK3BP3BuQuCxAZiaES-Fov0ubwQIIUdg3Z62cfVuueXID2iqHwI8ilGD3nmGMmTFu_4si16XjTWvhCM3j/s905/IMG_6555.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="886" data-original-width="905" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdzbswfp1KAZOWNjpteJUCEkSXmq8Kind8_mC_y2tDL2zIy3uJTYN7wuvh7Zx4-y9TyAH60LfbDdNg55mzjDXg1kDNg7qq6D8xmAbfsd8YHEcnK3BP3BuQuCxAZiaES-Fov0ubwQIIUdg3Z62cfVuueXID2iqHwI8ilGD3nmGMmTFu_4si16XjTWvhCM3j/s320/IMG_6555.jpeg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="caret-color: rgb(255, 0, 0); color: red;">Claudio, io e Federico il chimico a Campiglia Marittima (LI)</i></div><br /><div>In queste due bellissime foto eravamo a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, nel lontano 2010, a uno dei più bei concerti di Claudio Lolli che abbia mai visto, organizzato da altri due amici lolliani, Narciso Moschini e Pino Calautti. Nella prima sul palco c'è Lolli con il suo inseparabile chitarrista e amico Paolo Capodacqua, nella seconda ci sono io in mezzo fra Claudio e Federico!</div><div><br /></div><div>Buon compleanno amico mio, ti voglio bene e ci manchi!</div><div>Nico</div>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]18tag:blogger.com,1999:blog-328640453484317464.post-82645816901248256182022-03-12T03:00:00.001+01:002022-03-12T03:26:33.999+01:00Per questo mi chiamo Giovanni<p>Questo titolo incredibilmente racchiude due fatti quasi completamente diversi fra loro e a cui sono molto legato. La voglia di scrivere questo post, proprio con questo titolo, mi è venuta dopo aver ricevuto un articolo di giornale di cui vi racconto dopo e che è legato a uno dei due fatti per cui qualcuno si chiama Giovanni, e in uno dei due quello sono io 😀</p><p>Cominciamo col primo. Mi trovavo con Maria e altri amici a Ferrara alcuni anni fa a una delle bellissime rassegne storiche <b>Nuova canzone d’autore</b> (la quarta del 2015) organizzata dall'<a href="https://www.aspettandogodot.it/">Associazione Culturale Musicale&nbsp;<i>Aspettando Godot</i></a>, in cui sul palco oltre Lolli si alternarono ovviamente Paolo Capodacqua, i Gang mitici fratelli Severini e poi anche Alberto Fortis.</p><p>Mi soffermo sul caro amico Paolo Capodacqua, che a un certo punto restò sul palco senza Claudio e iniziò a raccontare di un padre, che portò il suo bambino a conoscere vari luoghi di Palermo fra cui quello dove avvenne la strage di Capaci, e alla fine gli disse “ecco figlio mio, per questo ti chiami Giovanni, per onorare quel grande uomo che fu Giovanni Falcone”. Mi ricordo che ascoltai quel racconto di Paolo con trepidazione, dopo di che arrivarono i brividi quando Paolo cantò per la prima volta la canzone che questo fatto che ci aveva raccontato gli aveva ispirato. Il titolo della canzone è appunto “Per questo mi chiamo Giovanni”, e qui vi allego il video di fortuna che registrai io stesso.</p><p style="text-align: center;">&nbsp; <iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/er8UdHYNlpA" title="YouTube video player" width="560"></iframe>&nbsp;</p><p>Paolo ha inserito questo brano nel suo ultimo meraviglioso album dal titolo <a href="https://www.mescalina.it/musica/recensioni/paolo-capodacqua-ferite--feritoie" style="font-style: italic;">Ferite e feritoie</a>&nbsp;(linkata una bella recensione dell'album), che consiglio vivamente di ascoltare, non ne resterete delusi 😍 Grazie come sempre Paolo!</p><p>Il secondo dei due fatti un po’ lo conoscete già, ma l’articolo di cui vi ho parlato e che vi allego è quello che mi ha fatto venire in mente di scrivere ancora una volta 🙂</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEibE0LOi9y9ODoMU4JC8GKi8yx-ct2Nse_2sWh9__w3KQ_OVEXVTYoQHbWY8X0y0ZQs9_LShlRsJ1nzImQu7VyVwlaCo2K8CSKc2vXJMT6VKScWmoAs9ue0YRTMI48ESzXdV0e7nmJvBbmVWBenj09v1Ss7KWFVzZSR_ccQGx5nZ4ipS6mhj-Tc11J8Ag=s1027" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="704" data-original-width="1027" height="328" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEibE0LOi9y9ODoMU4JC8GKi8yx-ct2Nse_2sWh9__w3KQ_OVEXVTYoQHbWY8X0y0ZQs9_LShlRsJ1nzImQu7VyVwlaCo2K8CSKc2vXJMT6VKScWmoAs9ue0YRTMI48ESzXdV0e7nmJvBbmVWBenj09v1Ss7KWFVzZSR_ccQGx5nZ4ipS6mhj-Tc11J8Ag=w479-h328" width="479" /></a></div><p>Me lo ha mandato Alberto, e lo hanno dedicato a suo fratello Luciano mancato da poco e a cui ho dedicato <a href="http://nicochillemi.blogspot.com/2022/02/ma-che-mi-combini-amico-mio.html">il post di qualche settimana fa</a>. Sì sono proprio loro, i due fratelli Stipiti della Trattoria Toscana da Aldo, e Luciano manca da morire. Sono davvero onorato che nell'articolo abbiano messo una fotografia dove siamo io e lui, a dimostrare che la nostra amicizia era importante, e sono sicuro che Luciano ne sarebbe stato orgoglioso come lo sono io. Non c’era ricorrenza in cui non ci sentivamo anche dopo che ha chiuso la trattoria! Per questo anche io mi chiamo Giovanni, appunto Giuán come mi chiamava affettuosamente Lucianino, proprio perché per lui ero Giovanni…e infatti come sapete, quando qualcuno gli ricordava come mi chiamo, rispondeva sempre “Lo so benissimo che si chiama Nico, ma non me ne frega un cazzo, per me è Giovanni” 😂 Anche Alberto ora quando ci sentiamo mi dice sempre “Ciao Giovanni” 💙</p>nicohttp://www.blogger.com/profile/11323012089299068243[email protected]24