Veda
antichi testi sacri induisti
Citazioni sui Veda, raccolta di testi sacri della cultura religiosa vedica.
Citazioni
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- A differenza della Mimamsa, i Veda, che per questa scuola sono eterni ed increati, sono detti dal Nyaya prodotti ed emanati da Dio; le parole e le lettere che li compongono non sono eterne ma anche esse generate. (Giuseppe Tucci)
- 'Aum Tat Sat' sono state tramandate come le tre parole che designano Brahman (Dio). Da questo potere furono creati all'inizio i brahmana (i conoscitori di Brahman), i Veda e i riti sacrificali (yajna). (Bhagavadgītā)
- Ci si può chiedere, alla fine: quale rilevanza può avere ciò che si legge nel Veda, visto che non ha più alcun legame con quella che è la vita corrente nella società secolare? Nessuna, si direbbe. Ma anche la meccanica quantistica non corrisponde in alcun modo alla vita corrente, mentre la fisica newtoniana ha finito per diventare il modello stesso del senso comune. E forse per questo si dovrà pensare che la meccanica quantistica sia irrilevante? Il Veda potrebbe essere assimilabile a una microfisica della mente più che ad altre categorie (pensiero arcaico o magico o selvaggio o altre formule del genere, ormai inerti). (Roberto Calasso)
- Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i Veda) non ci presenta l’originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (Rudolf Steiner)
- È un dato di fatto che i Veda siano soltanto parzialmente integrati nelle tradizioni indiche successive, eppure proprio questo fatto conferisce loro una certa universalità, che va ben oltre le frontiere della cultura indica. Essi sono di origine aria, ma includono elementi innegabilmente non-arii; fatto, questo, controverso, che fa di questo sconcertante documento umano un imponente monumento di interazione interculturale, oltre che una manifestazione specifica della creatività umana. (Raimon Panikkar)
- Gli antichi canti dei Veda, i grandi poemi del Mahâbhârata, del Ramâyana sono tutti tramati di mirabili fiabe, che forse, prima di assorgere alla maestà di poema, furono raccontate ai bambini. (Olga Visentini)
- I Veda hanno numerosi riscontri nell'Avesta (sicuramente elaborato, questo, nella penisola di Apseron); e al dio avestico Ahura (Ahura Mazda) corrisponde il grande dio vedico Asura (o le divinità indicate con tale nome). (Gabriele Mandel)
- Il Sāṃkhya, lo Yoga, il Pañcarātra, ed il Veda, così com'è detto nello Svacchandatantra, non debbono essere vilipesi, in quanto che sono originati tutti da Śiva. Queste varie tradizioni, correnti nel mondo, non sono che frammenti isolati, estratti da una tradizione unica. Esse offuscano e traggono in inganno i loro devoti. (Abhinavagupta)
- Il Veda è in realtà il sapere dei serpenti. (Śatapatha Brāhmaṇa)
- Il Veda è Brahma; è uscito da Lui come suo alito. (Prânatoshini, 19[1])
- Quegli estratti dai Veda che ho letto ricadono su di me come la luce di una più alta e pura illuminazione, a descrivere un percorso più elevato attraverso strati più puri. Si erge su di me come la luna piena dopo che le stelle sono scomparse, giungendo da strati lontani nel cielo. (Henry David Thoreau)
- Quello enunciato nel Veda è il Dharma supremo; in secondo luogo viene quello della tradizione sacra; segue poi quello praticato dagli uomini dabbene. Ecco i tre dharma eterni. (Mahābhārata)
Note
modifica- ↑ Citato in Michel Vâlsan, Sufismo ed esicasmo, Edizioni mediterranee, p. 53. ISBN 88-272-1369-4