Margherita Gonzaga (1564-1618)

duchessa consorte di Ferrara, Modena e Reggio

Margherita Gonzaga (Mantova, 27 maggio 1564Mantova, 6 gennaio 1618) è stata una nobile del Ducato di Mantova e terza moglie del duca Alfonso II d'Este.

Margherita Gonzaga
Jeannin Bahuet, Ritratto di Margherita Gonzaga, 1585-1590
Duchessa consorte di Ferrara, Modena e Reggio
In carica27 febbraio 1579 –
27 ottobre 1597
PredecessoreBarbara d'Austria
SuccessoreVirginia de' Medici
NascitaMantova, 27 maggio 1564
MorteMantova, 6 gennaio 1618
DinastiaGonzaga per nascita
Este per matrimonio
PadreGuglielmo Gonzaga
MadreEleonora d'Austria
Consorte diAlfonso II d'Este
ReligioneCattolicesimo
Ducato di Mantova
Gonzaga

Federico II
Figli
Francesco III
Guglielmo
Vincenzo I
Figli
Francesco IV
Figli
Ferdinando
Figli
Vincenzo II
Figli
Modifica

Biografia

modifica

Era figlia di Guglielmo Gonzaga duca di Mantova e di Eleonora d'Austria, figlia dell'imperatore Ferdinando I d'Asburgo.

Sposò a Ferrara il 24 febbraio 1579 Alfonso II d'Este, divenuto duca di Ferrara, Modena e Reggio nel 1559.

Alfonso era stato sposato già due volte, nel 1558 con Lucrezia de' Medici, figlia di Cosimo I, e nel 1565 con Barbara d'Austria, figlia di Ferdinando I d'Asburgo, rimanendo vedovo e senza figli entrambe le volte.

Avendo ricevuto una bolla da Pio V nel 1567 in cui veniva incalzato ad avere figli legittimi, se non voleva che gli Este perdessero il Ducato di Ferrara, Alfonso fu spinto a un terzo matrimonio[1]. Per Guglielmo, padre della sposa, il matrimonio significava rinnovare un'antica alleanza con il Ducato di Ferrara, anche in vista delle mire espansionistiche del Granducato di Toscana nei confronti di ducati minori come quelli di Mantova, Ferrara e Parma[2]. A questo matrimonio Guglielmo ne fece infatti seguire un altro nel 1581: quello tra il suo primogenito Vincenzo e Margherita Farnese, figlia di Alessandro[2].

 
Ferrara, il Castello Estense.

Presso la corte estense Margherita, amante della musica, aveva dato il via al balletto delle donne e al concerto delle donne[3]. Si circondò di dame letterate, come Tarquinia Molza, poetessa e musicista[4].

Anche con il terzo matrimonio, però, Alfonso rimase senza eredi legittimi. Gli sforzi del duca di evitare l'annessione del ducato, feudo della chiesa, alla Santa Sede, come la partecipazione alla crociata contro i turchi, risultarono vani[5]: alla sua morte nel 1597 Papa Clemente VIII non riconobbe la successione di Cesare d'Este, discendente da un figlio naturale di Alfonso I d'Este.

 
Margherita Gonzaga riceve il modello della chiesa di Sant'Orsola.

Tuttavia, gran parte del palazzo ducale e del giardino annesso rimasero di proprietà degli Este e quindi di Margherita[6]. La corte tuttavia dovette trasferirsi a Modena, nel cui ducato gli Este continuarono a rimanere al governo per varie generazioni[5].

Ormai vedova, Margherita rientrò a Mantova, ma non trovò spazio per le sue mire politiche all'interno della corte gonzaghesca del fratello Vincenzo I, duca di Mantova e Monferrato. Compensò le sue ambizioni dedicandosi alle attività filantropiche, già intraprese a Ferrara. Quindi, il 31 ottobre 1599 fondò il monastero di Sant'Orsola[7], che divenne una corte parallela a quella ducale, dedicata alla devozione religiosa e al prestigio personale, celebrando entrambe attraverso la committenza artistica[8], in particolare con le opere pittoriche della suora Lucrina Fetti, sorella di Domenico Fetti, pittore della corte di duca Ferdinando Gonzaga.

Ascendenza

modifica
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Francesco II Gonzaga Federico I Gonzaga  
 
Margherita di Baviera  
Federico II Gonzaga  
Isabella d'Este Ercole I d'Este  
 
Eleonora d'Aragona  
Guglielmo Gonzaga  
Guglielmo IX del Monferrato Bonifacio III del Monferrato  
 
Maria Branković  
Margherita Paleologa  
Anna d'Alençon Renato d'Alençon  
 
Margherita di Lorena  
Margherita Gonzaga  
Filippo I d'Asburgo Massimiliano I d'Asburgo  
 
Maria di Borgogna  
Ferdinando I d'Asburgo  
Giovanna di Castiglia Ferdinando II d'Aragona  
 
Isabella di Castiglia  
Eleonora d'Austria  
Ladislao II di Boemia Casimiro IV di Polonia  
 
Elisabetta d'Asburgo  
Anna Jagellone  
Anna di Foix-Candale Gastone II di Foix-Candale  
 
Caterina di Navarra  
 
  1. ^ Italica - Rinascimento Archiviato il 28 marzo 2008 in Internet Archive.
  2. ^ a b http://www.provincia.alessandria.it/marchesimonferrato/Guglielmo%20Gonzaga.htm[collegamento interrotto]
  3. ^ Mostre[collegamento interrotto]
  4. ^ http://www.cedoc.mo.it/estense/info/expo/beu-mo-2007_donne-arte-modena.pdf[collegamento interrotto]
  5. ^ a b http://www.eca.ferrara.it/cz/corte.html[collegamento interrotto]
  6. ^ http://stampa.comune.fe.it/attach/stampa/docs/giardinoduchesse_05_03.pdf[collegamento interrotto]
  7. ^ Cynthia A. Gladen, cit., pag. 126.
  8. ^ Cynthia A. Gladen, cit., pag. 124.

Bibliografia

modifica
  • Cynthia A. Gladen, Suor Lucrina Fetti: pittrice in una corte monastica seicentesca in I monasteri femminili come centri di cultura fra Rinascimento e Barocco, Roma 2005, Edizioni di storia e letteratura
  • Roberto Ragione, Claudia Lattanzi, Il complesso religioso di Sant’Orsola a Mantova. Appunti di lettura sul programma architettonico avviato da Margherita Gonzaga nel «Choro per le Suore», in «Civiltà Mantovana» (LVIII, n. 157, primavera 2024), Il Bulino, Modena 2024, pp. 60-77. [ISSN: 0391-7479][1]

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN249376238 · BAV 495/75244 · CERL cnp01412896 · GND (DE1016216963