Lozio
Lozio (Lós in dialetto camuno[5][6]) è un comune italiano di 349 abitanti[1], della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia.
Lozio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Amministrazione | |
Sindaco | Natale Gemmi (lista civica) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°59′11″N 10°15′43″E |
Altitudine | 975 m s.l.m. |
Superficie | 23,74 km² |
Abitanti | 349[1] (30-9-2022) |
Densità | 14,7 ab./km² |
Frazioni | Laveno, Sommaprada, Sucinva, Villa |
Comuni confinanti | Cerveno, Malegno, Ossimo, Schilpario (BG) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25040 |
Prefisso | 0364 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017095 |
Cod. catastale | E706 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 604 GG[3] |
Nome abitanti | loziesi |
Patrono | santi Nazario e Celso (Laveno) santi Pietro e Paolo (Villa) |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Lozio nella provincia di Brescia | |
Sito istituzionale | |
«Ascendendo poi una Valle detta la Val de Locio si trova esso Commun de Locio, qual contiene quattro terre, cioè: Villa, Sonciva, Summaprada, et Laveno.»
Si tratta di un comune sparso: non esiste una frazione definibile "capoluogo" e la sede comunale si trova a Laveno.
Lozio è meta turistica per migliaia di persone all'anno.
Il territorio di Lozio confina con diversi comuni: a est quello di Cerveno, a nord Schilpario, ad ovest Ossimo, ed a sud Ossimo e Malegno.
Geografia fisica
modificaTerritorio
modificaIl comune di Lozio occupa l'intera Val di Lozio. Laveno, Sucinva, Sommaprada sono posti nella parte terminale della vallata, mentre Villa è posizionata in testa alla conca.
Storia
modificaÈ accertato che Vicus Lotii ebbe origine romana, in quanto sono state ritrovate monete in bronzo e rame con l'effigie di Tiberio e Costantino in zona. Inoltre la stessa toponomastica del posto contiene radici latine (Villa, Sunciva - sub civis, Sonvico - summus vicus..).[7]
Nel 1156 si riporta di una rissa tra gli abitanti di Lozio e Borno che, recandosi in processione a Cividate Camuno, si scontrarono all'altezza di Malegno.[8]
Il paese di Lozio possedeva un forno fusorio dove fondeva il ferro proveniente dalla Val di Scalve.[9]
Tra il 1371 ed il 1428, Bernabò Visconti, concede a Lozio di far parte della comunità di Val di Scalve, e solo di seguito entrerà nella Comunità di Valle Camonica.[9]
Tra il 1411 ed il 1428 sono i Federici i possessori del feudo, a seguito dell'eccidio di Lozio a spese dei Nobili.[10]
A partire dal 1500 inizia la decadenza della famiglia Nobili che vende grandi quantità dei propri latifondi alle comunità di Scalve, Ossimo e Lozio.
Nel XVI secolo esisteva una vicinia per ogni frazione, più una vicinia generale che si effettuava presso il "dos dei Consei" (dosso dei consigli). Tra i documenti dei registri della Vicinia si trova che vi sono numerose differenze linguistiche tra i dialetti camuni parlati nelle quattro frazioni di Lozio.[11]
Fino al 1754 i Nobili mantennero il diritto di caccia nel territorio del Lozio. Una vertenza con la vicinia fece perdere in quest'anno il loro diritto.[12]
Nel 1944-1945 agiva la squadra partigiana agli ordini di Giacomo Cappellini.[13]
Feudatari locali
modificaFamiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:
Famiglia | Stemma | Periodo |
Nobili | ? - 1410 | |
Federici | 1410 - 1428 | |
Nobili | 1428 - ? |
Simboli
modifica«Troncato: nel primo d'argento; nel secondo di rosso, in guisa di muraglia merlata alla ghibellina, murata e aperta di nero; all'aquila al naturale, uscente dalla partizione, linguata di rosso, allumata d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modificaLe chiese del territorio di Lozio sono:[14]
- Villa
- Chiesetta di Santa Cristina, ricostruita nel XVI secolo.
- parrocchiale dei santi Pietro e Paolo, citata nel 1366 (Ecclesia s Pietri de Lozo), venne ristrutturata nel 1602. L'allungamento e 'innalzamento (abbassandone il pavimento) sono opere del XIX secolo. Affreschi della volta sono di Antonio Guadagnini.
- Sucinva
- Chiesa di San Antonio da Padova, del secolo XVII
- Sommaprada
- Chiesa di San Giovanni Battista, sul portale è incisa la data 1634
- Laveno
- Chiesa di santo Nazzaro e Celso, fu ricostruita nel XVII secolo.
- Chiesa di Santa Maria Assunta, del secolo XVII
Architetture militari
modifica- Castello di Lozio dei Nobili, dove si consumò il tragico eccidio di Lozio.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[15]
Tradizioni e folclore
modificaGli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di
- Laveno è Laigna o Bèrgoi
- Villa è Passèi
- Sommaprada è Canò o Canòs
- Sunciva è Quàdoi[senza fonte]
Vi era usanza un tempo, durante il carnevale di recitare nelle stalle "drammi" chiamate "giostre". Altre tradizioni locali erano:
- Santa Lucia - 13 Dicembre: Le bambine e i bambini del paese pulivano le catene dei camini trascinandole per le strade del paese.
- Befana - 6 Gennaio: I bambini e le bambine ricevevano piccoli doni (solitamente cibo come ad esempio carrube).
- Falò degli sposi: al ritorno in paese di una coppia di novelli sposi era uso accendere un fuoco all'ingresso dell'abitato per accogliere la nuova famiglia.[senza fonte]
Esistono nel folklore della Val Camonica alcuni proverbi in dialetto camuno riguardanti Lozio:
Geografia antropica
modificaUrbanistica
modificaSebbene il paese di Lozio non esista, il comune è formato da quattro frazioni presenti nella Val di Lozio: Laveno, Sucinva, Sommaprada e Villa. Quest'ultima è la più densamente abitata, ed ivi si trova il famoso Castello.
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 aprile 1995 | 21 febbraio 2004 | Giovan Battista Pizio | lista civica | Sindaco | |
21 febbraio 2004 | 14 giugno 2004 | Paola Fico | Commissario | ||
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Claudia Fiorani | lista civica | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Antonio Giorgi | lista civica | Sindaco | |
26 maggio 2014 | 10 giugno 2024 | Francesco Regazzoli | lista civica | Sindaco | |
10 giugno 2024 | in carica | Natale Gemmi | lista civica | Sindaco |
Note
modifica- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 475.
- ^ Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 167.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 362, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Giacomo Goldaniga, Storia del castello di villa e l'eccidio dei Nobili di Lozio, Darfo Boario Terme, Tipografia Lineagrafica, 1992, p. 35.
- ^ Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 1, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1980, p. 159.
- ^ a b Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 1, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1980, p. 160.
- ^ Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 1, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1980, p. 161.
- ^ Arnaldo Canossi, Lozio nella storia e nel folklore, Breno, Illustrazione camuna, 1927, p. 57.
- ^ Giacomo Goldaniga, Storia del castello di villa e l'eccidio dei Nobili di Lozio, Darfo Boario Terme, Tipografia Lineagrafica, 1992, p. 79.
- ^ Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 1, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1980, p. 162.
- ^ Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 45.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Andrea Morandini, Folklore di Valcamonica, Breno, Tipografia Camuna, 1988, p. 292.
- ^ Atlante Demologico Lombardo, su demologia.it. URL consultato il 12-08-2008.
Bibliografia
modifica- Arnaldo Canossi, Lozio nella storia e nel folklore, Breno, Illustrazione camuna, 1927.
- Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 1, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1980.
- Giacomo Goldaniga, Lozio, le contrade, la gente
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Lozio
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Lozio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lozio
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.lozio.bs.it.
- Lòzio, su sapere.it, De Agostini.
- Fotografie storiche - Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.